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Silvano Battistotti
dal 24/5/2009 al 2/7/2009
mart - ven 16-19 o su appuntamento

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Silvano Battistotti



 
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24/5/2009

Silvano Battistotti

ArteGioia107, Milano

Coagulazioni. L'opera informale dell'artista presenta un momento particolare delle sue creazioni in cui il piacere della trasformazione della materia prende il sopravvento sulla sua razionalita'.


comunicato stampa

L’informale è per definizione un ambito di pittura in cui l’assenza della forma caratterizza l’opera. Sappiamo che la pittura è fatta di colore e forma, se quindi togliamo la forma rimane il colore. Le risultanti di queste opere basate sul colore sono però diverse a seconda di come i colori vengono distesi sul piano. Per cui avremo opere molto materiche con grosse concrezioni di colore, altre basate su una distribuzione alternata di colori chiari e scuri, altre in cui la gestualità imprime linee-forza ai colori distribuendo su tutta la superficie dipinta macchie di pigmento in varie direzioni.

Lo spazio a disposizione viene quindi gestito attraverso modalità diverse che vanno dalla spatola tura rapida del colore, alla modulazione plastica dello stesso, all’apposizione per “getto” o diluizione, a grandi campiture di colore in cui si evidenzino rastremazioni, grumi, graffiature, appiattimenti, coagulazioni e quant’altro.

Spesso quest’uso del colore è espressionista, in quanto l’espressività dell’opera è legata alle emozioni che il colore di per sé è in grado di produrre, ed informale perché l’assenza della forma è di massima evidenza, anche se a volte l’associazione particolare di alcune masse cromatiche può evocare figure animali od antropomorfe puramente casuali. Questa dualità è resa possibile dal fatto che il nostro cervello è impostato per poter definire le forme, quindi chiudere linee e superfici per meglio decodificarle. Tutto ciò è legato alla psicologia della forma (Gestalt) per cui a distanza dovremo distinguere delle macchie gialle e marroni per capire se siano foglie secche o una tigre: ecco che la messa a fuoco e la definizione decidono del nostro comportamento.

Apparentemente l’informale sembra offrire la massima libertà espressiva, svincolata dalla forma, ma presenta pur sempre una modalità estetica che può scadere ne casuale, nel ripetitivo, fino al banale. Certamente quando l’informale si associa al “materico” (gruppo COBRA) o al gestuale ( Mathieu, Vedova) l’opera si arricchisce di una “vis vitalis” che ne caratterizza la vivacità espressiva. Le modalità espressive si articolano in vari modi che vanno dall’entropia (o disordine molecolare , quindi dal caos) verso la forma, naturalistica, antropomorfa, fantastica, fino al massimo della sintesi formale nell’arte geometrica.

Tra le varie possibilità espressive sperimentate da Battistotti vi è quella della diluizione di smalti con solventi che ne possano frantumare e frammentare la compattezza cromatica. L’opera informale di Silvano Battistotti presenta un momento particolare delle sue creazioni (prevalentemente geometriche) in cui il piacere della trasformazione della materia prende il sopravvento sulla sua razionalità. L’osservazione attenta di questo “microcosmo magmatico” può suscitare emozioni insolite che la materia formandosi e disfacendosi, evoca.

Inaugurazione 25 maggio

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Via Melchiorre Gioia, 107 - Milano
Orario: mart - ven 16-19 o su appuntamento
Ingresso libero

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