Nel segno del quadrato. Il loro punto in comune e' la ricerca costruttivista: nel primo sono presenti effetti ottici programmati, nel secondo un progetto modulare che e' parte dell'opera.
Il punto in comune dei due artisti è dato dalla ricerca costruttivista: nel primo abbiamo un’arte programmata con effetti ottici dati dallo spostamento del fruitore di fronte all’opera, nel secondo assistiamo alla creazione dell’opera tramite un progetto organizzato razionalmente: il modulo è costituito da piramidi a base quadrata ripetute con variazioni cromatiche.
Le così svariate combinazioni ottenute mostrano la ricchezza e la complessità dell’ideazione sottostante. Notiamo che agendo sulla tridimensionalità delle struttura compositiva si determinano delle prospettive inverse di vuoti e pieni, di primo piano e sfondo.
Tutto ciò crea, in quest’arte concreta, incertezza nella visione quindi plurivocità del significato.
Un'altra caratteristica comune ai due artisti risiede nei materiali di natura industriale utilizzati: delle banderelle di tela o pvc, e delle piramidi di materiale plastico. La “Dinamica Visuale” di Toni Costa mostra come la variazione dell’immagine si realizzi davanti allo spettatore, non più passivo ma coinvolto nella visione dell’opera d’arte.
L’arte programmata crea quindi un’immagine variabile, ma entro certi limiti, strettamente correlati al movimento del fruitore.
Silvano Battistotti
Inaugurazione 7 ottobre ore 19
ArteGioia107
via Melchiorre Gioia, 107 Milano
mar-sab 16-19
ingresso libero