Franco Rasma
Alfredo Aceto
Ina Nikolic
Monica D'Alessandro
Bianca Macario
Alessandra Rosini
Matteo Sanna
Gaia Vitozzi
Massimo Sgroi
L'esposizione mette a confronto uno dei pittori italiani piu' visionari e di maggiore carisma, Franco Rasma, con sette artisti dell'ultimissima generazione. Un progetto basato sugli spazi delle alterita' del vissuto del terzo millennio. A cura di Massimo Sgroi.
a cura di Massimo Sgroi
Giovedì 28 Maggio e alle ore 19.00 FRIDAY, inaugura presso la
Changing Role-Roma Vicolo del bollo 13, "La Costruzione dei Mondi”
Curata dal direttore artistico del museo di arte contemporanea di
Caserta, Massimo Sgroi, l’evento mette a confronto uno dei pittori
italiani più visionari e di maggiore carisma, Franco Rasma, con sette
artisti dell’ultimissima generazione. Alfredo Aceto, Ina Nikolic,
Gaia Vittozzi, Matteo Sanna, Monica D’Alessandro, Bianca Maria
Macario Gioia Alessandra Rosini. La costruzione dei mondi è un
progetto basato sugli spazi delle alterità del vissuto del terzo
millennio. Alterità di assoluta derivazione psicologica e che
provocano una dirompente inquietudine dettata dall’inadeguatezza
nella relazione con i sovrabbondanti input che la società
tecnotronica impone.
Come cerchi concentrici la mostra parte
dall’ossessivo mondo di Franco Rasma, popolato di inquietanti figure
oniriche e metafisiche per approdare agli avatar di Gaia Vittozzi,
all’assoluto svuotamento mentale di Matteo Sanna o l’ossessione
della bellezza di Ina Nikolic o, ancora, agli invadenti insetti
elettronici di Bianca Maria Macario Gioia. Le forbice cartesiana fra
res extensa e res cogitants non mai stata divaricata come ora ed
all’artista non resta che documentare, attraverso la forma
dell’opera, la realtà complessa che l’uomo contemporaneo vive.
Nel lavoro di Alessandra Rosini questa ossessione diviene immagine
riflessa di se stessa moltiplicata quasi all’infinito o è la
virtualità della visione attraverso la descrizione oggettuale di
Alfredo Aceto o, ancora è la falsificazione del miracolo
metropolitano di Monica D’Alessandro.
Questa mostra è non soltanto una necessità di proporre una serie di
lavori interessanti; è, piuttosto, una occasione per confrontarsi con
le diverse visioni più che dell’arte, del mondo reale, laddove
questa realtà è composita e stratificata e dove le inautenticità
dei nuovi media finiscono per essere più reali della realtà stessa.
Senza indulgere a nessun compromesso di strategia, Franco Rasma ed i
nuovi artisti che espongono con lui, scavano nel profondo delle
inquietudini e delle ossessioni che, più che appartenere agli artisti
stessi, sono quelle che proviamo in ogni giorno della vita post 2000.
Come è scritto nel testo del curatore della mostra infatti: “Non
cercate più la logica del puro edonismo; se guardate attentamente
troverete il dolore del vivere che voi stessi provate. Poiché
l’arte, quella vera, sempre nella storia degli umani, ha il dovere
di dire la verità. Qui non parliamo di segni nomadici, antropologici,
qui parliamo di verità. E la verità è una ossessione. E’
ossessione della mente. Ossessione per una bellezza corporea perfetta
e mai raggiunta. Ossessione per delle emozioni cercate eppure
impossibili da sopportare o per degli insetti elettronici che ci
invadono, che tormentano la nostra anima. Ossessione per delle
immagini cristallizzate a centinaia in delle lenti a contatto.
Ossessione per un gioco infantile che possa alleviare la nostra noia.
Ossessione per un manichino che piange sangue; miracolo sintetico in
un mondo di falsi. Ossessione per delle piume che danzano inutilmente
in una testa vuota. Ossessione per un alter ego, per un avatar
elettronico spietato, crudele, violento, folle. Perché il re
pipistrello è diventato il re pazzo. Perché, come dice Roy Baty:
cosa si prova ad essere schiavo?”
Inaugurazione 28 maggio 2009
Changing Role
Vicolo Del Bollo, 13 - Roma
Orari: dal martedì al venerdì dalle 16 alle 20
Ingresso libero