Accendere una lampada e sparire. L'artista crea per Volume! un percorso in cui le opere agiscono sulle pareti e nello spazio per mezzo di riflessi e flebili visioni che sublimano la propria fisicita' all'interno di un movimento capace di generare flussi di pensiero, in una sorta di processualita' circolare.
A cura di Achille Bonito Oliva
L'intervento di Gregorio Botta trasfigura gli spazi di Volume! in una
dimensione ideale, proiettando lo spettatore all'interno di un percorso
iniziatico fatto di visioni immaginifiche,“paradossi meccanici”,
capaci di azionare l'immaginazione e il pensiero.
L'artista crea per Volume! un percorso in cui le opere agiscono
sulle pareti e nello spazio per mezzo di riflessi e flebili visioni
che sublimano la propria fisicità all'interno di un movimento capace
di generare flussi di pensiero, in una sorta di processualità circolare.
Un gioco di ombre e moltiplicazioni delle forme, dove la visione
ricrea un movimento dialettico che lascia emergere l'essenza
interna alle cose, l'armonia che le costituisce.
Figure e immagini riflesse, apparenza e materia creano un mondo
umbratile, come nella sotterranea caverna platonica.
La consistenza della materia, la pesantezza del ferro sono trasposti
nella leggerezza del colore come nella trasparenza dell'acqua,
equilibrati meccanismi capaci di instaurare un dialogo
tra luce e ombra, tra visibile e invisibile.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo in italiano e inglese
con testi di Achille Bonito Oliva, Valerio Magrelli,
Giangiorgio Pasqualotto e Gregorio Botta.
La mostra è realizzata con la collaborazione di Felice Farina.
Dal 29 maggio nella sede degli uffici della Fondazione Volume! in via Santa Maria
dell’Anima 15 saranno esposte delle opere di Gregorio Botta.
Inaugurazione 28 maggio 2009
Volume!
via San Francesco di Sales, 86/88 - Roma
Orari: mart-ven 17-19.30
Ingresso libero