Riva dei Sette Martiri
Venezia
(tra l'Arsenale e i Giardini)

Arto Lindsay
dal 4/6/2009 al 4/6/2009
dalle 18
041 5237467
WEB
Segnalato da

Elena Bari




 
calendario eventi  :: 




4/6/2009

Arto Lindsay

Riva dei Sette Martiri, Venezia

Conosciuto principalmente come musicista, negli ultimi anni Lindsay ha iniziato a lavorare alla creazione di parate come una forma d'arte a se' stante. Il suo contributo alla 53. Esposizione Internazionale d'Arte e' dunque una parata dal titolo 'Multinatural (Blackout)', realizzata con la collaborazione della Fondazione Claudio Buziol.


comunicato stampa

Conosciuto principalmente come musicista, negli ultimi anni Arto Lindsay ha iniziato a lavorare alla creazione di parate come una forma d’arte a sé stante. Arto Lindsay è stato selezionato dal direttore della 53. Esposizione Internazionale d’Arte Daniel Birnbaum, fra gli artisti partecipanti alla mostra Making Worlds//Fare Mondi. Il suo contributo è dunque una parata dal titolo Multinatural (Blackout), che la Fondazione Claudio Buziol collabora a realizzare.

Il progetto di Arto Lindsay è esemplare dell’approccio transdisciplinare che distingue la Fondazione Claudio Buziol ed è per questa ragione che la Fondazione ha ritenuto fondamentale supportarlo.

Lindsay sta preparando per Venezia una nuova composizione musicale basata sul rumore bianco, il silenzio ritmico e un samba scritto appositamente.
Il musicista/architetto newyorkese Peter Zuspan collaborerà nel design del suono e software.
Carlos Casas, artist in residence presso la Fondazione Claudio Buziol, seguirà il progetto con un’opera video, l’ideazione di un volume e la documentazione delle sue fasi evolutive. Il coreografo americano Richard Siegal coordinerà tutta la parte performativa, assistito dal danzatore Sébastien Mari (a sua volta artist in residence presso Fondazione Claudio Buziol).
I costumi e gli accessori saranno ideati e realizzati - con la supervisione di Arto Lindsay - dagli studenti e laureati del Corso di Design della Moda dell’Università Iuav di Venezia - Cattedra Claudio Buziol (diretto da Maria Luisa Frisa).

La parata si svolgerà il 5 giugno alle ore 18, partirà da Riva dei Sette Martiri, lungo il mare antistante i Giardini, si dirigerà verso via Garibaldi, svolterà a destra imboccandola, la risalirà sino all’altezza della statua dell’eroe dei due mondi, dove piegherà ancora a destra, scendendo lungo Viale Giuseppe Garibaldi, il viale alberato che conduce di nuovo ai Giardini, disegnando così un ideale triangolo.

Arto Lindsay
Multinatural (blackout)
di Andrea Lissoni

Cosa c’entrano un rilevante contributo all’antropologia contemporanea come il multinaturalismo - oggetto di studio dell’antropologo brasiliano Eduardo Viveiro de Castro - gli indiani Tarahumara in Messico, Antonin Artaud, eventualmente le suggestioni di Rei Kawakubo per Comme des Garçons, la diaspora africana e il suo riemergere di anno in anno come soggetto del Bloco Afro al carnevale di Salvador de Bahia? E la musica noise? E un samba veneziano?

Sono gli elementi con cui Arto Lindsay sta dando forma a Multinatural (blackout), la parata con cui il 5 giugno prossimo, al tramonto, prenderà parte a Making Worlds//Fare Mondi, la mostra principale della prossima Biennale Arte di Venezia, su invito del direttore artistico Daniel Birnbaum.
Ogni elemento non è solo giusto uno spunto o un riferimento, ma un perno che Lindsay sta cercando di interpretare, rielaborare, assemblare e comporre in collaborazione con Richard Siegal e Peter Zuspan insieme allo staff della Fondazione Claudio Buziol di Venezia, che supporta la realizzazione dell’opera l’opera e fa ricerca sull’oggetto “parata” nella storia e nei suoi significati.
Il coreografo Richard Siegal ha elaborato un nuovo sistema coreografico specifico traendo spunto dalla danza tradizionale messicana e dalla danza contemporanea. Si tratta di un sistema che genera una sorta di alfabeto dove a ogni lettera si associa una parte del corpo, un movimento nello spazio e un’azione; ad ogni danzatore viene assegnato un gruppo di lettere in un ordine ben preciso, che gli serviranno per elaborare con la propria creatività una sequenza coreografica.

Il risultato del lavoro coreografico, supervisionato da Sébastien Mari, è associato a un universo musicale creato da Lindsay stesso, basato sull’alternanza di sonorità noise, di un samba appositamente composto e di musica. Per la parte musicale Arto si avvarrà del prestigioso contributo dei suoi storici collaboratori Melvin Gibbs, Alexandre Kassin, Marivaldo Paim e dell’architetto e musicista Peter Zuspan.
Il progetto prevede inoltre un’importante componente di comunicazione visiva a cura di Carlos Casas, artist in residence presso la Fondazione Claudio Buziol che spazia dal coordinamento dell’art direction, alla produzione audiovisiva.

La Fondazione - assecondando così la sua vocazione - ha coinvolto una serie di attori del territorio veneziano, in particolare dando vita ad un team di studenti e laureati dell’Università Iuav di Venezia provenienti dal claDEM (Corso di laurea in Design della Moda, Cattedra Claudio Buziol, diretta da Maria Luisa Frisa) che provvede ai costumi e dal clasAV (Corso di laurea specialistica in Progettazione e Produzione delle Arti Visive, diretto da Angela Vettese) che lavora alla fase organizzativa e produttiva.

Arto Lindsay ha immaginato che la parata durerà dalle due alle tre ore fino a spegnersi nel crepuscolo, che sarà nerastra, che avrà una serie di momenti spettacolari intermedi, che evolverà fra evocazioni di distruzione, di trasformazione e orgiastiche, che prevederà un sound system in movimento e che accoglierà settanta persone, inclusi musicisti e danzatori professionisti. E che sarà un evento artistico, performativo e musicale cangiante e inusuale, forse anche profondamente perturbante.

Note Biografiche

Arto Lindsay
Nato negli Stati Uniti e cresciuto in Brasile, Arto ha preso preziosa ispirazione da entrambi i luoghi per il suo lavoro artistico. Attualmente vive a Rio de Janeiro.
Iniziando come la mente dietro il rumore provocante del DNA a New York, alla fine degli anni Settanta si sposta verso il coinvolgimento con differenti generazioni di musicisti della città. La nuova formazione, Ambitious Lovers, combinava funk, samba e musica sperimentale. Negli anni Novanta ha intrapreso un nuovo percorso con una serie di incursioni nella tradizione della bossanova, senza abbandonare il gusto per l’improvvisazione, la ricerca più radicale, il noise, l’elettronica e le vie più eclettiche della sperimentazione in generale. Col passare degli anni ha creato un network collaborativo a livello globale con relazioni particolarmente strette in Giappone e Brasile. Come produttore ha prodotto album per Caetano Veloso, Marisa Monte, David Byrne e, tra altri, Laurie Anderson.
Attraverso un mix di culture, generi musicali, lingue e persone, Arto Lindsay ha creato una tradizione della reinvenzione costante musicale. Coinvolto nell’arte e negli artisti sin dai primi giorni a New York, al momento Arto sta lavorando sia nel campo musicale sia in quello artistico visivo. Integrando da sempre le sue fonti d’ispirazione nel proprio lavoro, è allo stesso tempo un punto di riferimento e di confronto per artisti visivi e musicisti di ogni generazione.
Lindsay da tempo collabora con artisti quali: Vito Acconci, Rirkrit Tiravanija, Ernesto Neto, Noritoshi Hirakawa, Dominique Gonzalez Foerster.

Richard Siegal
Richard Siegal è il direttore artistico di The Bakery Paris – Berlino (2002), un’organizzazione che si occupa di collaborazioni artistiche internazionali e della promozione di performance contemporanee.
Durante la sua residenza artistica presso ZKM, Centro per Arte e Media, Siegal ha terminato il suo lavoro sull’installazione If/Then e messo in scena homo ludens, un work in progress con musica dal vivo adattato alla sua metodologia If/Then. La sua nuova opera con Arto Lindsay, Muscle, ha inaugurato il Festival Rencontres Chorégraphiques Internationales Seine-Saint-Denis a Maggio 2009, che sarà rimessa in scena a Tanz im August, Berlino. Siegal fa parte della facoltà D.A.N.C.E. e dell’American Dance Festival, per i quali cura anche il Festival Annuale Forsythe.
Nel 2007, Siegal continuò il suo lavoro sulla Stranger Trilogy. L’opera finale di questo ciclo, As If Stranger, fu messa in scena per la prima volta nel Gennaio 2008 al Danspace Project di New York City e ha vinto il Premio Dance e Performance a New York.
La stagione 2006 ha visto la prima di The New 45 per l’Athens International Dance Festival e Stranger/Stranger Report per il Theatre National de Chaillot, Parigi in coproduzione col Festival D’Automne and Mousonturm, Francoforte. Per quest’opera Siegal ha ricevuto il Premio Mouson. Al suo progetto digitale, If/Then Open Source, realizzato in collaborazione con Hillary Goidell e Florent Berenger, fu premiato con il Premio SACD presso il Monaco Dance Forum.
Nel 2004 Siegal è stato nominato membro onorario del Bolshoi Ballet’s Benois de la Danse e ha conseguito una borsa di studio presso la prestigiosa MacDowell Colony a New Hampshire.
Siegal ha danzato col Ballet Frankfurt di William Forsythe dal 1997 fino all’ultima stagione del corpo di ballo nel 2004. Durante la sua permanenza, è stato soprannominato “l’eccezionale ballerino” dal sondaggio della Critica Annuale del Balletanz (1998, 2000, 2003).

Peter Zuspan
Peter Zuspan è musicista e architetto. E' co-fondatore dello studio di architettura Bureau V, con sede a New York, e responsabile editoriale per la sezione architettura della rivista d'arte “Museo Magazine”. E' professore di architettura alla Columbia University e ha insegnato alla University of Pennsylvania. Ha lavorato come specialista di new media e lead designer alla Diller Scofido + Renfro, e come lead designer all'EAR studio. I suoi lavori collaborativi sono stati esibiti e performati al Whitney Museum of American Art, al Smithsonian Institute, al Zentrum für Kunst und Mediatechnologie, al National Design Museum, e al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris. Progetti di collaborazione precedenti includono Noise Mass e I'll Bring the Thunder con Arto Lindsay. Ha una laurea in arte ed un master in architettura alla Columbia University.

Alexandre Kassin
Alexandre Kassin nasce a Rio de Janeiro in Brasile nel 1974.
Influenzato dal fratello maggiore, comincia ad ascoltare Kraftwerk, CAN ed altra musica sperimentale fin da bambino. Durante l'adolescenza forma una band tex-mex chiamata ACABOU LA TEQUILA e registra due album. Continua la sua carriera creando lo studio di registrazione Monoaural con Berna Ceppas, dove ora si occupa della produzione di artisti di differenti paesi. Un progetto artistico recente è il "+2". Al momento sono stati prodotti tre album: Moreno +2, Domenico +2 e Kassin +2, distribuiti in tutto il mondo.
Come produttore musicale Kassin ha lavorato con artisti come Arto Lindsay, Los Hermanos, Melvin Gibbs, Marivaldo Paim, Caetano Veloso & Jorge Mautner, Vanessa da Mata, Adriana Calcanhotto ed altri ancora.

Melvin Gibbs
Melvin Gibbs è stato chiamato dal “Time Out New York Magazine" il miglior bassista del mondo. Rispettato veterano della scena newyorkese, ha contribuito col suo eccezionale talento al lavoro di alcuni artisti maggiori in molti differenti generi musicali (hip-hop, jazz, e musica afro-cubana) suonando con leggende del jazz come con rappers della New York underground e del brasile e contribuendo a più di 200 album.
La sua relazione lavorativa con Arto Lindsay è evoluta in una collaborazione e Gibbs ha lavorato come compositore, bassista e produttore nell'ultima serie di dischi di Arto.
Altre collaborazioni includono una larga varietà di artisti come David Byrne, John Zorn, le star brasiliane Caetano Veloso e Marisa Monte, Vitamin C, Will Downing, il nigeriano Femi Kuti (figlio di Fela). E' stato membro di bands come Defunkt, Decoding Society, The Rollins Band, Project Logic, and Alphonia Tims (pupillo di Ornette Coleman e Gil Evans), e uno fra i fondatori di Eye and I,"B.R.C." – Black Rock Coalition. Come membro della Rollins Band fu nominato per un Grammy come compositore, suonando davanti a più di 150.000 persone a Woodstock.
Melvin sta al momento partecipando a una produzione jazz utilizzando la tecnica hip-hop dell' "interpolazione" come base di una nuova forma di improvvisazione interattiva, introducendo così il jazz nel ventunesimo secolo. Ha anche dato inizio al JFM Trio: una collaborazione con Jeff Parker (Tortoise, Chicago Underground Duo) e con il noto percussionista Francisco Mora Cattlet.

Marivaldo Paim
Nato a Salvador de Bahia nel 1972, comincia le sue attività artistiche nel 1990 all'interno dell'associazione Ilê Aiyê. Nel 1991 viene nominato istruttore ed educatore della Banda Erê (orchestra di ragazzi d'ilê Aiyê), nella quale insegna le percussioni a bambini e adolescenti.
A partire dal 1993, grazie al suo talento di percussionista, diventa direttore musicale della Band'Aiyê (orchestra principale d'Ilê Aiyê). Da allora in poi centinaia di concerti nazionali ed internazionali si sono svolti sotto la sua direzione. Al di là del suo lavoro di compositore e arrangiatore percussionista delle musiche d'Ilê Aiyê, Marivaldo ha inoltre partecipato agli arrangiamenti e alle incisioni di CD di artisti di spicco quali Caetano Veloso, Daniela Mercury, Ivete Sangalo, Virginia Rodrigues, Margarete Menezes, Moraes Moreira, nonché a 30 anos de Tropicalia. Una volta trasferitosi in Europa, lavora a registrazioni con Arto Lindsay, Bob Sinclar, Luma, Cristina Violle e Salomé de Bahia. È nel 2000 che, nel corso di una di queste numerose tournées con ilê Aiyê, la sua avventura europea è cominciata. Dopo alcune andate ritorno fra la Francia e il Brasile, decide di trasferirsi nel 2005. Questa carriera europea non gli impedisce di dirigere ogni anno i 150 percussionisti d'ílê nel carnevale di Salvador de Bahia, onore che gli è concesso dal 1992! Oggi, è particolarmente coinvolto nell'insegnamento delle percussioni attraverso l'Europa. Viene chiamato a tenere corsi di master a gruppi di musicisti in paesi come, fra gli altri, l'Italia, la Grecia, la Danimarca, la Svezia, la Germania, la Scozia e l' Austria. Dal suo arrivo a Parigi s'inserisce in spettacoli di professionisti della Sambacademia. Nel 2006, lancia il proprio gruppo in Francia: Banda'Ê-Tribal.

Fondazione Claudio Buziol
La Fondazione promuove una serie di attività sociali, educative e culturali, direttamente e in collaborazione con altre istituzioni, organizzazioni e scuole.
In particolare la Fondazione intende valorizzare l’espressione della creatività nelle diverse discipline artistiche e di comunicazione – tra cui video, fotografia, grafica, design, fashion, interactive, musica, scrittura.
Fanno parte del programma della Fondazione: la pubblicazione di un sito internet che rappresenta un osservatorio sulla creatività giovanile; l’istituzione di premi e bandi di concorso dedicati a giovani creativi; l’organizzazione di convegni, workshop, conferenze, mostre ed eventi culturali in genere; il sostegno alle attività educative tramite l’elargizione di borse di studio e la partnership con istituti formativi, tra cui la creazione di una cattedra triennale, intitolata a Claudio Buziol, presso l’Università Iuav di Venezia; l’offerta di residenze per artisti e di finanziamento di progetti; le attività editoriali.

Andrea Lissoni
Andrea Lissoni (Milano, 1970), storico dell’arte, nella sua attività di ricerca su relazioni fra arte contemporanea, performing arts, moving images e immaginari marginali, affianca studi, insegnamento (Accademia di Belle Arti di Brera e Università Bocconi) e cura di progetti espositivi ed editoriali. Nel 2007 ha conseguito il Dottorato internazionale in studi audiovisivi presso l’Università di Udine/Dams di Gorizia. È co-fondatore del network Xing e co-direttore del festival internazionale Netmage. Co-fondatore e curatore del progetto editoriale Cujo, collabora con le riviste Le Purple Journal, Flash Art, Mousse, Close-Up e Rolling Stone Italia, di cui è responsabile della sezione Arte. Nel 2004 ha curato la mostra Circular presso lo stadio di San Siro a Milano (2004). Membro del comitato scientifico della Fondazione Claudio Buziol di Venezia, recentemente ha co-curato le mostra Collateral. Quando l’arte incontra il cinema (Hangar Bicocca Milano e SESC Pompeia, Sao Paulo), il progetto Check-in Architecture, curato le rassegne Ballads from our invisibles parks (Festival del cinema di Locarno) e Clouds of sounds, innerparks (Fair:play, Lugano) ed infine personali di Jimmie Durham (Codalunga, Vittorio Veneto) e Andreas Golinski (Pac, Ferrara). Per Bruno Mondadori editore ha curato i volumi Frontiere e territori. Il cinema di Amos Gitai, Gabriele Basilico. Architetture, città, visioni e la raccolta di testi di Raymond Bellour Fra le immagini. Foto, cinema, video.
Nel 2009 ha iniziato il progetto curatoriale e di ricerca Parades presso la Fondazione Claudio Buziol.

Artist in Residence - Fondazione Claudio Buziol
Carlos Casas, Barcellona,1974
Carlos Casas è filmmaker e artista visivo, il suo lavoro è un crossover tra film documentari, cinema e arti visive e sonore. I suoi ultimi tre film sono stati premiati da festival internazionali da Torino, Madrid, Buenos Aires and Città del Messico, alcuni dei suoi video sono stati presentati in mostre personali e collettive.
Nel 2001 ha iniziato una trilogia di lavori dedicati ai luoghi più estremi del pianeta, Patagonia, Lago di Aral e Siberia. Attualmente lavora a un film sul cimitero degli elefanti sul confine tra India e Nepal.

Sébastien Mari, La Rochelle,1971
Danzatore e coreografo, dopo la formazione al Conservatorio Nazionale di Musica e Danza nella città natale La Rochelle (Francia), ha danzato per due anni col Jeune Ballet di Francia, 6 anni col Nederlands Dans Theater sotto la direzione di Jiri Kylian, 4 anni con Nacho Duato a Madrid e 3 anni col Ballet Gulbenkian del Portogallo, sotto la direzione di Iracity Cardo e Paolo Ribeiro. Con queste compagnie ha messo in scena diverse opere di differenti coreografi come Jiri Kylian, Hans Van Mannen, Ohad Naharin, Mats Ek, William Forsythe, Nacho Duato, Rui Horta, Martino Muller, Patrick Delcroix, Mauro Bigonzetti.
Nella sua ricerca di nuova creatività e di esperienze teatrali, per gli ultimi 5 anni ha lavorato con Saburo Teshigawara, Pascal Touzeau, Nanine Linning, Pieter de Ruiter, Peter Agardi, Sebastian Edward Nichita,Carolina Constantinou, Sabine Linz, Julien Ficely, Giuliano Peparoni (Franco Dragone), Patricia Alzetta, Laurence Fanon, Richard Siegal, Regina van Berkel, fra gli altri.

Coreografo Richard Siegal
Architetto Peter Zuspan (Bureau V)
Musicisti Melvin Gibbs, Alexandre Kassin, Marivaldo Paim
Design dei costumi Corso di laurea in Design della Moda, Università Iuav di Venezia - Cattedra Claudio Buziol (diretto da Maria Luisa Frisa)
Cura del progetto Andrea Lissoni
Coordinamento Anna Kristina Skaar Olsen
con la partecipazione di Carlos Casas e Sébastien Mari/artist in residence - Fondazione Claudio Buziol
con il contributo di
Corso di laurea in progettazione e produzione delle Arti Visive, Università Iuav di Venezia (diretto da Angela Vettese)
e con il supporto addizionale di
• Mrs. Gabriele Lademacher
• Mr. Paulo Pimenta
• ACACIA - Associazione Amici Arte Contemporanea

si ringraziano

• Fondazione Antonio Ratti, Como
• Mrs. Marie-Rose Kahane
• Teatro Fondamenta Nuove, Venezia
• Städelschule, Frankfurt
• CTR Giudecca, Venezia
• Conservatorio Benedetto Marcello, Venezia
• Seletti
• Andrea Molino, consulente musicale/Fondazione Claudio Buziol
• Grégoire Basdevant
• Filipa Ramos
e
• Marsèll

tessuti e capi per i costumi gentilmente offerti da
• Piave Maitex
• Archivio Bonotto
• sinv
• Achille Pinto SpA

webradio
• RADIO PAPESSE

Corso di laurea in Design della Moda, Università Iuav di Venezia – Cattedra Claudio Buziol (diretto da Maria Luisa Frisa)
Kristian Guerra, Luca Bertoni, Valentina Sanna, Nicolò Magrelli, Ethel Lotto, Niccolò Artioli, Alessandra Gasparini, Mauro De Marchi, Giorgio Tollot, Sara De Poli, Federica Toffoletto, Cristina Cerulli, Lucia Rosset, Federica Toffoletto, Agnes Vastag, Momcilovic Tamara, Marco Beltrame, Massimo Cappello, Elisa Costella, Letizia Vicenzi, Serena Conti, Milica Stojic, Melissa Simionato, Erika Comin, Silvia De Marchi, Laura Pieretto, Martina Della Mora.
coordinato da: Amanda Montanari
Corso di laurea in Progettazione e Produzione delle Arti Visive, Università Iuav di Venezia (diretto da Angela Vettese)
Maria Elena Fantoni, Corinne Mazzoli, Claudia Rossini, Valentina Carollo, Antonella Campisi e Monica Soccol

Il work in progress della Parata è visibile su
http://www.youtube.com/user/MultinaturalBlackout

5 giugno - Parata Multinatural (blackout) dalle ore 18

Riva dei Sette Martiri
fermata vaporetto “Giardini”, Venezia
ingresso libero

IN ARCHIVIO [2]
Arto Lindsay
dal 4/6/2009 al 4/6/2009

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede