Scuderie di Palazzo Moroni
Padova
via del Municipio, 1
049 8204518, 049 8204525 FAX 049 8204532
WEB
Alfredo Rapetti
dal 4/6/2009 al 27/6/2009
martedi' - domenica 9-13 e 15-19

Segnalato da

Fioretto Arte



approfondimenti

Alfredo Rapetti



 
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4/6/2009

Alfredo Rapetti

Scuderie di Palazzo Moroni, Padova

Elementi di scrittura universale. La ricerca pittorica dell'artista si inscrive in un percorso introspettivo teso ad una possibile definizione formale di quel linguaggio dell'anima che millenni di storia ha trasformato e codificato.


comunicato stampa

Un titolo denso di rimandi e di evocazioni, come le opere selezionate che rendono questa esposizione, oltre che un importante appuntamento con un noto esponente della ricerca artistica contemporanea, un percorso introspettivo teso alla ricerca e ad una prima, possibile definizione formale e concettuale di quel linguaggio dell'anima che millenni di storia ha trasformato e codificato.
Un linguaggio fatto di segni e significati che, nella stratificazione del tempo, da sempre s'intreccia e confronta con il linguaggio dell'arte, codice per eccellenza destinato a narrare, anche nel silenzio della più rigida concettualizzazione, sentimenti e sensazioni, idee e speranze della creatività dell'uomo.

Se proviamo a rivolgere uno sguardo solo agli ultimi due secoli, ecco che la scrittura avvolge e coinvolge le forme dell'arte moderna e contemporanea: dalle Vocali sinestetiche di Rimbaud, alle follie tipografiche di Mallarmé, il colpo di dadi gettato nell'azzardo del linguaggio prosegue fra i numeri innamorati e le lettere impazzite del Futurismo, gli spaesamenti dimensionali del linguaggio dada, le scritture automatiche surrealiste, da Breton a Éluard. Sull'onda delle speranze progettuali, la scrittura è elemento fondamentale nelle ricerche di Bauhaus e Costruttivismo, Arte Concreta e Astrazioni geometriche, nella prima metà del Novecento. Come poi non intendere quale scrittura la convulsa grafia del dripping di Pollock, la White Writing di Tobey, tesa fra Oriente e Occidente, le prove alchemiche di linguaggio come segno da Wols a Michaux?

É sull'onda di queste esperienze che Alfredo Rapetti, nato agli albori degli anni Sessanta, costruisce rinnegando il suo linguaggio pittorico, intendendo la scrittura un'azione gestuale, e prima ancora emotiva, sulla superficie-epidermide dell'opera-corpo; una scrittura tesa a scandagliare, attraverso l'azione del togliere, stratificazioni e derive di sensi e significati della pratica pittorica contemporanea. Un vero e proprio diluvio di parole, bisbigli, grida e litanie, fusi nell'inno che Alfredo Rapetti compone nel nome dell'arte, gronda dalle sue tele, tese fra superficie e quarta dimensione, come gli insegnò il maestro spirituale, Lucio Fontana; singole o composte come mosaici di un linguaggio che si unisce e frantuma, le sue opere nascono dall'enfasi di una creazione visiva che, più sembra sfociare in puro piacere estetico, più lo rinnega in direzione di un'analisi del processo pittorico.

Come ferite aperte sul linguaggio d'ogni spazio e tempo, nella costrizione del monocromo o nelle rare concessioni a pochi, densi e brillanti toni cromatici, Alfredo Rapetti affida i suoi dipinti- preghiera al pubblico contemporaneo, invitandolo a rintracciarvi quegli ELEMENTI DI SCRITTURA UNIVERSALE che si celano nel profondo del nostro animo, pronti ad affiorare con l'urgenza del grido o la dolcezza del sussurro.
Un'importante esposizione, dunque, realizzata grazie all'attenta politica culturale del Comune di Padova, aspetta il pubblico dell'arte e chiunque desideri ascoltare, oltre che vedere, le opere di Alfredo Rapetti: vere e proprie pagine strappate da quel grande libro della scrittura universale, che aspettano soltanto di parlarci, emozionandoci. Ilaria Bigotti

Incontro con la stampa e con gli amanti dell’arte 05 giugno alle ore 11.00 presso il Palazzo Maroni
Inaugurazione della Personale alle ore 18

Scuderie di Palazzo Moroni
via del Municipio, 1 - Padova
da martedì a domenica dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, chiuso lunedì

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