Nazi fucking mouse. Polemico e politico, l'artista arriva alla digital art dopo l'esperienza da regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico.
Polemico e politico, Max Papeschi arriva alla digital-art
dopo l'esperienza da regista/autore in ambito teatrale,
televisivo e cinematografico. Come artista figurativo il suo
approccio con l'Art-World è stato d'immediato successo sia
di pubblico che di critica.
Il suo pop Politically-Scorrect, cita l' American Life e la
rivela nei suoi orrori in maniera ironicamente realistica.
Dal Topolino nazista al Ronald McDonald guerrafondaio le
icone cult perdono la loro simpatia per trasformarsi in un
incubo collettivo.
Una poetica new-pop dai fortissimi contenuti sociali ma dal
taglio sottile e ironico.
GRACE ZANOTTO
Max Papeschi: l'arte del consumo
Segni, simboli e feticci. La nostra epoca è fondata su
nuove iconoclastie profane, che, come fari nella notte,
guidano il nostro modus vivendi, il nostro comportamento e
le nostre scelte.
Max Papeschi, artista rivoluzionario, ironico e
dissacratore, riscopre e rielabora le icone - positive o
negative che siano - della modernità e non solo. Nel
rispetto della logica di consumo, che convive fianco a
fianco con quella del riutilizzo, Papeschi fa convergere
nelle proprie opere schemi mentali, simbolismi ed emozioni
eterogenee, talvolta contrastanti, che hanno come risultato
l’emergere di uno stile affabile e conturbante al tempo
stesso; un’estetica velatamente fanciullesca, che in
realtà altro non è che il preludio ad un significato
profondo, spesso caratterizzato da un elemento di critica e
condanna verso chi, ogni giorno, ci impone stili di vita e
di consumo; una critica, nei confronti di chi governa il
mondo grazie ad armi più affilate dei coltelli: i sogni.
ANGELA LOVEDAY
Inaugurazione 13 giugno ore 19
Skin Gallery
Contrada soncin rotto 1 - Brescia
Orario: martedì - sabato: 15.30 - 19.00
Ingresso libero