Rock indipendente e psichedelia si rincorrono aggrappate alle melodie raffinate di un pianoforte. Il sound dei 90 Day Men si muove suadente seguendo le note virtuose del pianoforte di Andy Lansanegan, che disegnano melodie dolci, affascinanti, spigolose, che si rifanno al blues ed al jazz, in cui e' l'improvvisazione a farla da padrone.
LA SORPRESA DELL'INDIE-ROCK AMERICANO
90 DAY MEN
ROCK INDIPENDENTE E PSICHEDELIA SI RINCORRONO AGGRAPPATE ALLE MELODIE RAFFINATE DI UN PIANOFORTE
La rivincita dell'indie rock americano riparte con i 90 Day Men, (nome che deriva da una definizione che viene data ai detenuti in attesa di valutazione psichiatrica) band originaria di St. Louis ma che da cinque anni, risiede stabilmente a Chicago, la patria del post rock.
Proprio in questo genere "ostico" e complesso, legato al jazz ed al blues risiedono le radici del quartetto che presenta al Tunnel (prima data del Tour italiano) "To Everybody", il secondo album, uscito come il precedente "(It(Is)It) Critical Band" sotto l'egida della Southern Records, etichetta storica per le sonorità indipendenti d'oltreoceano che tra le sue file annovera anche Blonde Redhead, Karate e Black Heart Procession.
Da Rumore (marzo 2002): "... i 90 Day Men sembrano dunque maturi per diventare uno dei più importanti gruppi della nuova ondata "indie"."
Il sound dei 90 Day Men si muove suadente seguendo le note virtuose del pianoforte di Andy Lansanegan, che disegnano melodie dolci, affascinanti, spigolose, che si rifanno al blues ed al jazz, in cui è l'improvvisazione a farla da padrone. Lansanegan è la novità nella line-up del gruppo, infatti se ai tempi del primo disco figurava solo come guest nei live show ora con il suo strumento e con la sua voce diventa davvero il protagonista della scena dettando i tempi come suole fare il direttore di una orchestra. Gli altri componenti del gruppo presenti sul palco: Brian Case (chitarra e voce), Rob Lowe (Basso e voce) e Cayce Key (batteria), si intersecano con voci e strumenti costruendo una musica compatta, riflessiva e mai, e in nessun modo, ripetitiva o autocelebrativa.
Se il debutto di questa band, datato 1998, era orientato sui suoni puri del post-punk, con "To Everybody" si assiste ad un vorticoso cambio di rotta, il sound ora si accosta più ad una evoluzione raffinata dell'indie-rock americano, con cadenze a tratti progressive e decisamente legate alla scuola psichedelica.
Lo spirito della tradizione americana nei 90 Day Men rimane vivo nel legame intenso con le sonorità desertiche di chitarre e batteria felpate ed ammalianti che riportano alla mente i cantastorie come Neil Young.
Con i 90 Day Men si viene coinvolti in atmosfere "darkeggianti" e noir, si è come catapultati nelle scene di film anni '60 dove l'assassino viene scoperto solo alla fine, si resta sul "chi vive" poiché tutto cambia da un momento all'altro sempre con una naturalezza geniale e romanticamente spiazzante.
MARTEDI' 23 APRILE 2002
Inizio concerto ore 22:30 Ingresso 12,00
Tunnel Uscita Nuovi Suoni - Via Sammartini 30 Milano 02.66711370