Renzo Antonicelli
Angela Policastro
Prisco de Vivo
Domenico Lombardo
Liliana Patti
Massimo De Martino
Joe Vega
Michele Boffelli
Oxana e Alessandro
Andrea Taddei
Lucia Cecchi
Monica Cecchi
Carlo Audino
Vincenzo Geddo
Blu Kobalto
Fausto Segoni
Valentina Parolini
Anna Boselli
Valeria Diamanti
Gabriele Pesci
Federico Gallia
Fabrizio Pozzoli
Riccardo Traviganti
Roberto Quagliarella
Alessandro Neckels
Una collettiva sul tema del corpo umano, sulle sue mille facce e sulla ambivalenza tra fisicita' e spiritualita', attingendo a molteplici fonti di ispirazione nel campo dell'arte e del design. L'evento e' parte della 3' ed. di Corto Circuito, un'iniziativa che prevede l'inaugurazione di 6 mostre in altrettanti spazi della zona Tortona.
A cura di Roberto Quagliarella e Alessandro Neckels
Opere di Renzo Antonicelli, Angela Policastro, Prisco de Vivo,
Domenico Lombardo, Liliana Patti, Massimo De Martino, Joe Vega,
Michele Boffelli, Oxana e Alessandro, Andrea Taddei, Lucia Cecchi,
Monica Cecchi, Carlo Audino, Vincenzo Geddo, Blu Kobalto, Fausto
Segoni, Valentina Parolini, Anna Boselli, Valeria Diamanti, Gabriele
Pesci, Federico Gallia, Fabrizio Pozzoli, e Riccardo Traviganti
Anatomy Domain è una mostra collettiva sul tema del corpo umano, sulle
sue mille facce e sulla ambivalenza tra fisicità e spiritualità,
attingendo alle molteplici fonti di ispirazione che da millenni
sgorgano da esso nel campo dell’arte e del design. Anatomy Domain si
presenta come una mostra fortemente caratterizzata dal tema più’ che
mai attuale del significato della realtà materica, della reale
consistenza e composizione di questo concetto primordiale, di valore
assoluto e immutabile, anche se messo in dubbio dall’avvento della
delocalizzazione, del software inteso come parte virtuale e non
tangibile di un sistema che tramite soprattutto internet va
progressivamente verso l’estraniazione e il dissolvimento dell’essere.
Si pone quindi come scopo quello di una ricerca del ritorno alle
origini, dal punto da cui tutto e’ partito, nelle grotte in cui i
primi cacciatori tracciavano corpi stilizzati intenti a rituali magici
o ad atti di vita quotidiana, al trionfo del nudo nella Grecia di
Fidia per arrivare al Rinascimento e a Michelangelo, senza pero’
risparmiarsi una critica a una visione troppo ottimistica, proponendo
invece anche delle zone d’ombra, con un’analisi più’ approfondita
delle meccaniche che legano la nostra mente all’idea stessa di corpo e
di sensualità.
Così, tra gli altri, Gabriele Pesci nel suo video
Climax ci presenta lo scorrere in parallelo delle stelle nel cielo e i
bagliori delle luci degli "umani", con una metafora molto potente
della divergenza tra quello che accade qui da noi sulla Terra, ai
nostri corpi, nella nostra piccola riserva, dove i problemi materiali
contingenti ci sembrano spesso enormi, in rapporto alla sovrastante
grandiosità dell'edificio universale.
L'esplorazione di nuovi mondi,
della dualità corpo-mente, anche in un'ottica di ricerca dei confini
tra materiale e immateriale, profondo e superficiale, è quindi il filo
conduttore, partendo dalla donna “astrale” di Segoni, sospesa tra
erotismo e cosmogonia, passando attraverso esempi significativi come
il lavoro di Valeria Diamanti, volto a prefigurare nuovi corpi
androidi di una futura umanità sempre più sintetica, a Lucia Cecchi,
che ci presenta i suoi totem organici, quasi arazzi di pelle umana,
per poi farci sprofondare nel microcosmo cellulare.
Il viaggio
“allucinato” continua con Lombardo e il suo corpo smembrato e
crocifisso, Boffelli e le sue teste divelte, Audino ancora con le tele
di vite “finite”, Monica Cecchi e i suoi oggetti antropomorfi,
Parolini e le sue visioni “splatter” di bambini mostri, De Martino e i
suoi “freak”, Prisco de Vivo e i suoi inquietanti enormi personaggi
scavati letteralmente nella “carne del poeta”. E poi Oxana e
Alessandro con il loro Libera Venus, video che documenta la
trasfigurazione del corpo femminile, Blu Kobalto e le sue curvacee
ballerine, Andrea Taddei e i suoi collage, Policastro e le sue
“femmine” provocanti, Gallia la sua scultura fallico-mitologica che ci
riporta alle origini, il messicano Joe Vega e la sua rivisitazione
della pinup, Liliana Patti e i suoi esseri materici intrisi di
dinamismo, un’ode al nudo come “immagine astratta del corpo perfetto”
e poi ancora Traviganti e la sua metallica donna-robot, Pozzoli e il
suo ominide alieno, Vincenzo Geddo e le sue illustrazioni spiazzanti
di notevole impatto, Antonicelli che ferma l’istante del concepimento,
Anna Boselli che radiografa umoristicamente due amanti.
Anatomy Domain partecipa alla terza edizione di CORTO_CIRCUITO, una
iniziativa che prevede Giovedì 18 giugno 2009 l’inaugurazione di 6
mostre d’arte contemporanea in altrettanti spazi della zona Tortona a
Milano.
Gallerie e spazi partecipanti: Studio Iroko, Industria 13,
ROJO®artspace, Galleria Anzitempo, Puzzle Point, Little Italy Art
Gallery.
Vernissage Giovedì 18 giugno ore 18.30 - 22
Studio Iroko
Via Voghera 11B - Milano
ore 16 - 20 visitabile su appuntamento