Die Lucke. L'artista presenta una serie di scatti urbani il cui impatto formale si colloca al limite dell'astrazione, cromatica e geometrica. Realizzate a Berlino nell'arco dell'ultimo anno, le immagini raccontano angoli della citta' scarnificati ma d'impatto, strappando al contesto squarci di colore e di forme essenziali. A cura di Barbara Meneghel.
a cura di Barbara Meneghel
Nella fotografia figurativa contemporanea, una città può essere letta come un campo
quasi-neutro di forze visive ed emozionali. Per la sua prima personale da Aus18,
Donatella Simonetti presenta una serie di scatti urbani il cui impatto formale si
colloca al limite dell’astrazione, cromatica e geometrica. Realizzate a Berlino
nell’arco dell’ultimo anno, le immagini raccontano angoli della città scarnificati
ma d’impatto, strappano al contesto squarci di colore e di forme essenziali, e
privilegiano un cromatismo piatto e deciso.
Proseguendo la sua linea di ricerca sull’architettura contemporanea (dopo aver
studiato, in passato, le città spagnole e Milano), l’artista propone un approccio
essenziale e asciutto alla capitale tedesca, di cui sembra nello stesso tempo voler
succhiare l’essenza visiva ed esistenziale. Se quindi prevalgono nell’immagine il
rigore delle linee geometriche e la purezza del colore, gli scatti assumono anche un
significato emotivo che rimanda alle connotazioni di vuoto spaziale, imponenza, e
vastità proprie di alcune metropoli contemporanee, di Berlino in particolare.
Una parete colorata, il dettaglio di un aeroporto, le scie allucinate dei fari delle
auto di notte sono universali e particolari al tempo stesso, rimandano a un
non-luogo che appartiene al mondo esterno e interno. La figura umana è del tutto
assente: il senso di vuoto e di angoscia heideggeriana, mescolati a sensazioni
positive di dinamismo e rigore contemporaneo, sono delegati alla sensibilità dello
spettatore, che ritrova nel grande formato quello stesso senso di sublime e
imponenza che avverte tra le strade di alcune capitali. Godendo nel frattempo della
perfezione tecnica della fotografia pura.
La Berlino notturna e diurna in mostra diventa quindi uno spazio asettico artistico
ed emotivo, che gioca sul confine tra la fotografia narrativa della tradizione
(Gabriele Basilico, Luigi Ghirri) e arte contemporanea.
Donatella Simonetti è nata a Urbino nel 1982.
Vive e lavora tra Como, Berlino e la Svizzera.
Tra le principali mostre ricordiamo:
Das Weiche – Galerie Foto-Shop, Berlin (2009);
Com’On – Giovani artisti comaschi interpretano l’architettura - a cura di Roberto
Borghi (2008);
Blu sospesi, Ex chiesa di San Pietro in Atrio, Como (2008);
Impressioni Spagnole, Spazio Tasca, Milano (2007).
Inaugurazione giovedì 18 giugno ore 19.00
Galleria Aus18
Via Ausonio 18 - Milano
Lun/Ven 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 Sabato su appuntamento _ Domenica chiuso
Ingresso libero