L'Idioma
Ascoli Piceno
via delle Torri, 23
0736 254740 FAX

Valter Santoni
dal 19/6/2009 al 3/7/2009
feriali 18-20, festivi 10,30-12

Segnalato da

Augusto Piccioni




 
calendario eventi  :: 




19/6/2009

Valter Santoni

L'Idioma, Ascoli Piceno

Nessuna sorpresa. Sono in mostra quindici lavori eseguiti a tecnica mista su tela scelti tra la produzione che va dal 2006 ad oggi.


comunicato stampa

Sotto il titolo ”Nessuna sorpresa” sono in mostra quindici lavori eseguiti a tecnica mista su tela scelti tra la produzione che va dal 2006 ad oggi. Scrivono al riguardo Simonetta Angelici e Cristina Petrelli:

Messaggi in codice
Il tratto volutamente elementare, che richiama il disegno infantile, i colori accesi e vivaci e la semplicità dell’impostazione compositiva, sembrano comunicare la possibilità di capire tutto e subito. Rapidità confermata dalla pennellata veloce e istintiva. Una semplicità che ben presto si rivela solo apparente, dichiarando l’assoluta complessità nei continui rimandi tra gli elementi interni all’opera. Walter Santoni causa, con i suoi lavori, cortocircuiti semantici dove il pesante diventa leggero, l’animato si presenta inanimato e la frase nega il suo ruolo chiarificatore nella mancanza di senso. L’arte, nello specifico la pittura (come ribadito dal titolo della mostra), si conferma luogo della libertà, dov’è possibile sovvertire le regole e dire ciò che si vuole come si vuole. L’artista sceglie di usare un codice di linguaggio molto particolare. Arriva ad elaborare un cifrario personalissimo, attingendo unicamente al mondo della fantasia, a quello del gioco, del circo, dell’immaginazione e lo utilizza per interpretare la realtà. Noi diventiamo i destinatari di queste decodificazioni, come quando da bambini ricevevamo un messaggio segreto, scritto usando un insieme di segni, un “codice” noto solo a noi e alla persona che ce lo aveva mandato.

Cristina Petrelli
Non adatto a bambini di età inferiore a….
Giochi rotti di bambino che condensi il mondo. Trastulli di un minuscolo, spietato burattinaio.
Come nel paese acido delle meraviglie sintetiche. L’immaginario da circo, da film animato noir, da fiaba spaventosa, di Walter Santoni si declina in una pittura al neon. Allegramente claustrofobica. Satura di toni e di indizi lasciati con la noncuranza di un bambino stanco del suo giocattolo che strappi la pezza per cercare i visceri dentro un pupazzo vuoto. Con irrisione spietatamente innocente, l’artista deforma, carica, disloca, inventa segni di un alfabeto senza senso. La percezione da rebus, ha la fissità di una scatola a sorpresa inceppata, segue le linee sintetiche che tracciano le cose e le figure. Come per i discoli di un piccolo e baroccheggiante paese dei balocchi, Santoni escogita segnali cifrati, irretisce, come il pifferaio magico. Un bestiario minimo, di pezza: conigli sospesi nell’aria come tramiti di un altrove, stregati fatati, maiali con le zanne; facile come un mondo a due dimensioni, pericolosamente inoffensivo come quelle piccole parti ingeribili. Senza gravità. Innocuo come un omicidio per finta, come le ferite ricucite di una minuscola autopsia per noia. Il corto circuito dell’apparente inconsistenza è una trappola di sottrazione. Troppo presto se la favola si rovescia e termina quando il bambino è trasformato in fantoccio. Senza anima, con occhi di vetro.
Simonetta Angelini

Inaugurazione 20 giugno ore 18.30

L'Idioma
Via delle Torri, 23 - Ascoli Piceno
Feriali 18-20, festivi 10,30-12
Ingresso libero

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