Motore di ricerca. Il virtuale della rete informatica si rende fisico e invasivo attraverso imballaggi cartacei e colori pubblicitari, di cui l'artista distorce l'uso, piegandolo ai suoi progetti, siano essi installazioni, oggetti e concrezioni.
"Lo scarto, nella galassia iconosferica in cui siamo immersi (anche se ci piace
dire che 'navighiamo') è un sistema e una poetica: il suo motore è costituito
dal pensiero forte del rifiuto e dell’inservibilità , che spinge verso l’esterno
e ammassa le immagini, le informazioni, i materiali scaduti. Un’inesorabile
forza centrifuga comprime e dilania imballaggi e pagine pubblicitarie in una
sorta di in-digestione che instancabilmente deborda e violenta gli orli.(...)"
Così inizia il testo di Bianca Tosatti pubblicato nel catalogo che accompagna la
mostra, e in cui Giorgio Zanchetti e lo scrittore Claudio Di Scalzo danno
ulteriori chiavi di lettura per addentrarsi nel gioco
d’incartamento-scartonamento-discotchciamento o nel ricomponimento magnetico del
transitorio del lavoro di Raffaella Formenti.
RAFFAELLA FORMENTI, bresciana, formatasi all’Accademia di Brera di Milano,
ritorna a esporre a Milano dopo l’esperienza di numerose mostre in Italia e
all’Estero. Tra le recenti citiamo la sua presenza nella "Mostra Dossier Nuove
Acquisizioni" presso il MART di Trento e Rovereto, e nel progetto itinerante
Doppio Triangolo (Slovacchia, Italia, Svizzera, sei artisti a confronto), in cui
per la prima volta propone la sua ipotesi di ‘Motore di Ricerca’, che dal
virtuale della rete informatica si rende fisico e invasivo attraverso imballaggi
cartacei e colori pubblicitari, di cui l’artista distorce l’uso, piegandolo ai
suoi progetti, siano essi installazioni, oggetti e concrezioni.
La presente mostra nel suo navigare, dopo aver fatto tappa a Palazzo Chigi a
Viterbo, proseguirà il percorso a Piazza delle Erbe di Montecassiano a cura di
Roberto Rossini, alla Galleria Peccolo di Livorno, e da Fabio Paris Art Gallery
a Brescia.
Scoglio di Quarto
Via Scoglio di Quarto 4 Milano