MUSA - Museo degli Strumenti Musicali
Roma
largo Luciano Berio, 3 (Auditorium Parco della Musica)
06 80242382
WEB
Il Teatro delle Arti 1940-1943
dal 25/6/2009 al 19/7/2009
tutti i giorni 11-18, merc chiuso

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Lalla Brau




 
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25/6/2009

Il Teatro delle Arti 1940-1943

MUSA - Museo degli Strumenti Musicali, Roma

Le manifestazioni musicali nei bozzetti inediti della collezione Antonio D'Ayala. In mostra una collezione importante, che - oltre ad avere un valore storico per il suo legame con il Teatro delle Arti e con i movimenti artistici del periodo, Futurismo incluso - comprende, tra gli altri, svariati dipinti di Guttuso, Severini, De Chirico mai esposti al pubblico prima d'ora.


comunicato stampa

a cura di Gianfranco Ayala

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma espongono per la prima volta al pubblico la collezione di bozzetti e figurini di Antonio D’Ayala, in contemporanea con l’uscita del libro dedicato alla raccolta e alla storia del Teatro delle Arti di Roma. Si tratta di una collezione importante, che - oltre ad avere un valore storico per il suo legame con il Teatro delle Arti e con i movimenti artistici del periodo, Futurismo incluso - comprende, tra gli altri, svariati dipinti di Guttuso, Severini, De Chirico mai esposti al pubblico prima d'ora.

Nel nome stesso del teatro è racchiusa una dichiarazione d’intenti. Il Teatro delle Arti nacque, infatti, con lo spirito di riunire negli spettacoli le forze migliori e più all’avanguardia in ogni arte: prosa, musica, danza e pittura, innanzi tutto.
Il Teatro delle Arti fu, tra gli anni Trenta e Quaranta, uno dei luoghi più importanti nel panorama teatrale e musicale cittadino e italiano, grazie alla fervente attività di Anton Giulio Bragaglia – una delle più vivaci personalità che abbiano contraddistinto il mondo teatrale italiano di quegli anni – e di Antonio D’Ayala, che fu direttore artistico delle stagioni musicali. In quel teatro, inaugurato il 21 aprile (Natale di Roma) del 1937 con La Finestrina di Vittorio Alfieri, il livello delle rappresentazioni e dei concerti era tale da includere compositori come Casella, Dallapiccola, Petrassi, Malipiero, Pizzetti, Rota, oltre a prime esecuzioni di lavori di Hindemith e Berg, tra i più innovativi autori dell’epoca.

Anche l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ebbe parte in questa fervente attività, dal momento che l’allora Presidente, il Conte Enrico di San Martino, era membro del comitato direttivo e spesso l’Orchestra e il suo direttore erano chiamati a lavorarvi.

La collezione, e quindi la mostra, si concentra in particolare sulle stagioni musicali dal 1940 al 1943, che videro il debutto a Roma di balletti come Apollon musagète, Les Noces e Renard, tre capisaldi del repertorio diaghileviano e spettacoli quali l’Histoire du Soldat tutti con musiche di Stravinskij, Il matrimonio su testo di Gogol e musica di Musorgskji, La camera dei disegni di Aurel Milloss.
Alcuni di essi sono l’occasione per esordi eccellenti nel campo della scenografia, come quello di Renato Guttuso proprio con l’Histoire du Soldat nel 1940. A ideare scene e costumi per il Teatro delle Arti furono anche altri grandi nomi dell’epoca, da Enrico Prampolini a Filippo De Pisis e Gino Severini, fino a Giorgio De Chirico del quale è conservato in collezione un unico bozzetto per uno spettacolo del 1948, rappresentato a Palermo, sempre sotto l’egida di Antonio D’Ayala, in occasione delle celebrazioni del primo centenario della Rivoluzione Siciliana.

La Mostra è realizzata con il sostegno di: Museo Fondazione Roma

Volume a cura di Daniela Tortora e Patrizia Veroli
edizioni Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Anteprima per la stampa venerdi 26 Giugno alle 17

MUSA Museo degli strumenti musicali
largo Luciano Berio 3, Auditorium Parco della Musica
aperto tutti i giorni tranne il mercoledì dalle ore 11 alle ore 18
Ingresso libero

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