Resoconti di Vita. Gia' presente nella mostra "Memorie dell'antico nell'arte del Novecento" a Palazzo Pitti di Firenze, l'artista toscano viene presentato in questa mostra attraverso le sue sculture in ceramica: espressioni di un'arte antica ma anche estremamente moderna. A cura di Lucia Messina.
A cura di Lucia Messina
Nell’importantissima mostra “Memorie dell’antico nell’arte del Novecento” inaugurata a Firenze, Palazzo Pitti il 14 marzo (chiusura prevista il 12 Luglio 2009) , il nome di Paolo Staccioli, figura, accanto a quelli degli artisti che hanno “fatto” tutta la storia dell’arte non solo italiana nel 20° secolo: da Balla e Sironi a Guttuso e Paolini, da Carrà e Severini a Marini, Messina, Fiume e Morandi, dai fratelli De Chirico – Savinio , a Ceroli e Frangi, agli immensi Dalì e Picasso.
Se ciò è accaduto (e sta ancora accadendo) non è stato per una fortunosa coincidenza o per una congiunzione astrale particolarmente favorevole al Nostro. Così è perché, palesemente e molto semplicemente, le sculture in ceramica di Paolo Staccioli sono espressione di un’arte antica ma anche estremamente moderna, emananti semplicità ma anche una sorta di misteriosa affabilità, di arcana ed esoterica gradevolezza.
Lucia Messina
“Alberi senza radice, le ceramiche umane di Staccioli piacciono perché non nascondono la realtà e non sono coperte da stupidi moralismi. Le sculture del toscano vivono perché liberano dalla loro epidermide scabrosa il sudore e tanta energia dolente che ci scalda d’umano anche quando il vento li trascina, con le loro barche, in mari infidi e traditori”. Prof. Giuseppe Parisi - Critico d’Arte
Crotone, Giugno 2009
Vernissage: Sabato 4 Luglio 2009 ore 19,00
Arte Contemporanea "Il Futurista"
Via Firenze, 33 - Crotone