Ecco il calendario degli appuntamenti di maggio. Uno degli appuntamenti di spicco e' il festival elettronico che vedra' sul palco di hma alcuni tra i migliori nomi dell'elettronica mondiale. Il 2 maggio arriva Carl Craig da Detroit, ovvero l'uomo che ha reinventato la techno.
Nel comunicarvi il programma di maggio, vogliamo sottolineare due grandi
appuntamenti che riguardano gli incroci tra tecnologia, cultura
spettacolo.
1. Il primo è il festival elettronico che vedrà sul palco di hma
alcuni tra i migliori nomi dell'elettronica mondiale: il 2 maggio arriva
CARL CRAIG da Detroit, ovvero l'uomo che ha reinventato la techno (nel
pomeriggio sarà disponibile per un incontro con studenti e addetti ai
lavori); giovedì 9 maggio appuntamento imperdibile per chi ama il
nuovo tocco francese: arriva LLORCA in live set; il 22, finalmente,
arriva l'elettro elegante e sognante dei ROYKSOPP.
2. Il secondo è l'incontro con una leggenda vivente del cyberpunk,
BRUCE STERLING, sabato 4 maggio alle 9.30 a Palazzo Nuovo, nell'ambito
del progetto tecn@rt: il titolo del convegno è Free Softwere,
Libertà di informazione in rete: Oltre a Sterling partecipano, Georg
Greve (Free Softwere Foundation9 e Andrea Borgnino (Golem).
Hiroshima Programma di maggio
02 mag carl craig
03 mag prozac
09 mag llorca
10 mag afterhours
16 mag nada
17 mag mambassa
22 mag royksopp
24 mag punkreas
30 mag one dimensional man, julie's haircut - festa per indymedia
31 mag t-bone and jamaica liberation orchestra
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L'innovatore della scena elettronica internazionale
Carl Craig - dj set
Giovedì 2 Maggio 2002
A Hiroshima Mon Amour - ore 22.30 - ingresso 15.00 euro
Detroit: città dei motori, della meccanica, dell'industria pesante,
delle catene di montaggio, dell'alienazione da lavoro e delle sue folli
via d'uscita. Non poteva che nascere a Detroit, la musica techno: la
musica "estrema" per eccellenza, quella che ha sconvolto i canoni della
creazione e soprattutto della fruizione artistica. Una musica che ha
saputo sviluppare la traccia aperta dai Kraftwerk, quella specie di
"estetica dell'inorganico" che si nutre di fredda alienazione così
come di improvvise aperture melodiche, struggenti. Ecco, Detroit ha
estremizzato tutto questo introducendo la feroce urgenza del "ballo",
introducendo cioè un'emotività inedita, profondamente fisica, nella
musica-suonata-da-macchine.
Parlando della storia (e del presente) della musica techno, Carl Craig
ne è uno snodo a dir poco fondamentale. E' il 1989 quando Carl
incomincia a collaborare concretamente col grande padrino della scena
techno di Detroit, Derrick May, imparandone i trucchi migliori ma
sviluppando fin dall'inizio un suo linguaggio personale. I suoi primi
singoli, "Elements" e "Crackdown", restano tracce seminali, così come
l'ep uscito due anni dopo, nel 1991, dal titolo "Four Jazz Funk
Classics".
Diversi sono gli alias che Craig usa (Psyche, 69, Paperclip People,
più ovviamente le produzioni che escono a suo nome) così come
diversi sono gli stimoli artistici che si intrecciano nelle sue
produzioni: dalla techno più minimalista alle colonne sonore di Ennio
Morricone, dal funk cibernetico al jazz-soul. Ciò che resta costante
è la qualità : in pochi anni il nome di Craig varca i confini di
Detroit per approdare direttamente in Europa (si fece conoscere nei
primi anni '90 girando al seguito degli Inner City di Kevin Saunderson
in alcune date inglesi, e facendo poi alcune apparizioni al Ministry Of
Sound londinese). Un fantastico remix per "God" di Tori Amos, lungo una
decina di minuti e datato 1994, gli dà la fama definitiva anche al di
là dello stretto circuito degli appassionati. La Mute, l'etichetta dei
Depeche Mode, lo mette sotto contratto per la sua sussidiaria Blanco Y
Negro: il risultato è "Landcruising", uscito nel 1995, seguito poi da
quel capolavoro assoluto della musica elettronica che è "More Songs
About Food And Revolutionary Art" (1997, etichetta Planet E, l'etichetta
personale di Craig), una struggente sinfonia digitale di geometrica
dolcezza e malinconia.
Ma c'è anche un'altra strada da seguire nel percorso artistico del
signor Craig, ed è quella che va sotto il nome di Innerzone Orchestra.
Questo nome fa capolino per la prima volta nel 1992 con "Bug In The
Bassbin" (che diventerà subito un brano di culto tra i pionieri della
drum'n'bass inglese, tanto da venir poi ristampato nel 1995 dalla Mo'
Wax di James lavelle) e col tempo raduna attorno a sé le forze
creative di Richie Hawtin (aka Plastikman), del "delfino" Matt Chicoine
(aka Recloose) e dei jazzisti Paul Randolph, Francisco Mora e Craig
Taborn (già col fantastico James Carter Quartet). Il risultato finale
è "Programmed", uscito nel 1999 per la Talkin' Loud di Gilles
Peterson, un disco che mette insieme i digi-panorami abituali di Craig
con il soffio del soul e degli strumenti acustici. La consacrazione di
Craig fra le figure fondamentali della musica dell'ultimo decennio è
definitiva, il suo status di artista di culto varca i confini di genere,
pur restando chiaro che le sue radici stanno ben salde nella scena
techno di Detroit (come confermerà il minimalista cd-mix "Dj Kicks"
uscito per la !K7).
ufficio: lu-ve 10-13 15-19
spettacoli: teatro 21.30 concerti 22.30
hiroshima mon amour
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torino cap 10135
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