Hiroshima Mon Amour
Torino
via Bossoli, 83
011 3175427 FAX 011 3174997
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Programma di maggio
dal 1/5/2002 al 31/5/2002
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Segnalato da

laschicas@adfarm.it




 
calendario eventi  :: 




1/5/2002

Programma di maggio

Hiroshima Mon Amour, Torino

Ecco il calendario degli appuntamenti di maggio. Uno degli appuntamenti di spicco e' il festival elettronico che vedra' sul palco di hma alcuni tra i migliori nomi dell'elettronica mondiale. Il 2 maggio arriva Carl Craig da Detroit, ovvero l'uomo che ha reinventato la techno.


comunicato stampa

Nel comunicarvi il programma di maggio, vogliamo sottolineare due grandi appuntamenti che riguardano gli incroci tra tecnologia, cultura spettacolo.

1. Il primo è il festival elettronico che vedrà sul palco di hma alcuni tra i migliori nomi dell'elettronica mondiale: il 2 maggio arriva CARL CRAIG da Detroit, ovvero l'uomo che ha reinventato la techno (nel pomeriggio sarà disponibile per un incontro con studenti e addetti ai lavori); giovedì 9 maggio appuntamento imperdibile per chi ama il nuovo tocco francese: arriva LLORCA in live set; il 22, finalmente, arriva l'elettro elegante e sognante dei ROYKSOPP.

2. Il secondo è l'incontro con una leggenda vivente del cyberpunk, BRUCE STERLING, sabato 4 maggio alle 9.30 a Palazzo Nuovo, nell'ambito del progetto tecn@rt: il titolo del convegno è Free Softwere, Libertà di informazione in rete: Oltre a Sterling partecipano, Georg Greve (Free Softwere Foundation9 e Andrea Borgnino (Golem).

Hiroshima Programma di maggio
02 mag carl craig
03 mag prozac
09 mag llorca
10 mag afterhours
16 mag nada
17 mag mambassa
22 mag royksopp
24 mag punkreas
30 mag one dimensional man, julie's haircut - festa per indymedia
31 mag t-bone and jamaica liberation orchestra

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L'innovatore della scena elettronica internazionale

Carl Craig - dj set
Giovedì 2 Maggio 2002
A Hiroshima Mon Amour - ore 22.30 - ingresso 15.00 euro

Detroit: città dei motori, della meccanica, dell'industria pesante, delle catene di montaggio, dell'alienazione da lavoro e delle sue folli via d'uscita. Non poteva che nascere a Detroit, la musica techno: la musica "estrema" per eccellenza, quella che ha sconvolto i canoni della creazione e soprattutto della fruizione artistica. Una musica che ha saputo sviluppare la traccia aperta dai Kraftwerk, quella specie di "estetica dell'inorganico" che si nutre di fredda alienazione così come di improvvise aperture melodiche, struggenti. Ecco, Detroit ha estremizzato tutto questo introducendo la feroce urgenza del "ballo", introducendo cioè un'emotività inedita, profondamente fisica, nella musica-suonata-da-macchine.

Parlando della storia (e del presente) della musica techno, Carl Craig ne è uno snodo a dir poco fondamentale. E' il 1989 quando Carl incomincia a collaborare concretamente col grande padrino della scena techno di Detroit, Derrick May, imparandone i trucchi migliori ma sviluppando fin dall'inizio un suo linguaggio personale. I suoi primi singoli, "Elements" e "Crackdown", restano tracce seminali, così come l'ep uscito due anni dopo, nel 1991, dal titolo "Four Jazz Funk Classics".

Diversi sono gli alias che Craig usa (Psyche, 69, Paperclip People, più ovviamente le produzioni che escono a suo nome) così come diversi sono gli stimoli artistici che si intrecciano nelle sue produzioni: dalla techno più minimalista alle colonne sonore di Ennio Morricone, dal funk cibernetico al jazz-soul. Ciò che resta costante è la qualità: in pochi anni il nome di Craig varca i confini di Detroit per approdare direttamente in Europa (si fece conoscere nei primi anni '90 girando al seguito degli Inner City di Kevin Saunderson in alcune date inglesi, e facendo poi alcune apparizioni al Ministry Of Sound londinese). Un fantastico remix per "God" di Tori Amos, lungo una decina di minuti e datato 1994, gli dà la fama definitiva anche al di là dello stretto circuito degli appassionati. La Mute, l'etichetta dei Depeche Mode, lo mette sotto contratto per la sua sussidiaria Blanco Y Negro: il risultato è "Landcruising", uscito nel 1995, seguito poi da quel capolavoro assoluto della musica elettronica che è "More Songs About Food And Revolutionary Art" (1997, etichetta Planet E, l'etichetta personale di Craig), una struggente sinfonia digitale di geometrica dolcezza e malinconia.

Ma c'è anche un'altra strada da seguire nel percorso artistico del signor Craig, ed è quella che va sotto il nome di Innerzone Orchestra. Questo nome fa capolino per la prima volta nel 1992 con "Bug In The Bassbin" (che diventerà subito un brano di culto tra i pionieri della drum'n'bass inglese, tanto da venir poi ristampato nel 1995 dalla Mo' Wax di James lavelle) e col tempo raduna attorno a sé le forze creative di Richie Hawtin (aka Plastikman), del "delfino" Matt Chicoine (aka Recloose) e dei jazzisti Paul Randolph, Francisco Mora e Craig Taborn (già col fantastico James Carter Quartet). Il risultato finale è "Programmed", uscito nel 1999 per la Talkin' Loud di Gilles Peterson, un disco che mette insieme i digi-panorami abituali di Craig con il soffio del soul e degli strumenti acustici. La consacrazione di Craig fra le figure fondamentali della musica dell'ultimo decennio è definitiva, il suo status di artista di culto varca i confini di genere, pur restando chiaro che le sue radici stanno ben salde nella scena techno di Detroit (come confermerà il minimalista cd-mix "Dj Kicks" uscito per la !K7).

ufficio: lu-ve 10-13 15-19
spettacoli: teatro 21.30 concerti 22.30

hiroshima mon amour
via bossoli 83
torino cap 10135
tel:39.11.317.49.97

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