Seconda edizione del ciclo di conferenze in occasione del 35 Festival della Valle d'Itria. La messa in scena delle opere liriche e dei concerti si intreccera' con la realizzazione di 7 incontri con direttori di festival, registi e scrittori.
Alla vigilia della nuova edizione del Festival della Valle d’Itria, la Fondazione Paolo Grassi torna a promuovere un laboratorio dello spettatore, rispondendo ad un’esigenza diffusa sul territorio di conoscere, approfondire e comprendere al meglio i linguaggi dell’opera e della musica classica, le scelte artistiche del Festival ed ancor più le opere allestite in questa 35° edizione.
La scelta, rigorosa ed ambiziosa, di proporre un cartellone con titoli inediti e programmi di raro ascolto, coniugata alla qualità delle produzioni ha definitivamente consacrato la manifestazione martinese fra i più importanti festival internazionali dedicati all’opera. Anche il pubblico ha sempre assicurato una partecipazione attenta, reagendo alle proposte con osservazioni pertinenti ed entusiasmi. Ed è proprio al pubblico che si rivolge il progetto della Fondazione Paolo Grassi. Obiettivo è quello di riuscire a fornire gli strumenti adeguati, affinché tutti possano comprendere ed apprezzare il linguaggio delle opere e della musica “forte. L’attività è rivolta a tutti coloro già amano il teatro musicale, ma anche, e soprattutto a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta a questa arte e a questo genere di spettacolo.
Mettiamoci all’Opera, Seconda edizione, in occasione del 35° Festival della Valle d’Itria è, innanzitutto, un invito esplicito lanciato dalla Fondazione a sé stessa e al suo interlocutore privilegiato, il pubblico. Ma è anche un approfondimento intorno ad un progetto culturale ed artistico attorno al quale sviluppare un dialogo, incontri, sane e concrete capacità di operare, nonchè di essere cittadini attivi. La programmazione dell’iniziativa rientra nelle attività 2009 dell’Accademia dello spettatore, promossa dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi – Onlus nell’ambito delle Attività Culturali ai sensi della L.R. 6/04 art. 14 per fornire strumenti adeguati alla lettura degli spettacoli e per la crescita della consapevolezza della funzione storica e sociale dello spettacolo dal vivo.
Dall’8 al 25 luglio la messa in scena delle opere liriche e dei concerti in programma al Festival si intreccerà con la realizzazione di sette incontri con direttori di festival, registi e scrittori. Ad ospitare le conferenze l’Auditorium della Fondazione, nell’ex convento di San Domenico a Martina Franca.
Ad inaugurare la serie di conferenze, mercoledì 8 luglio alle ore 20, sarà lo stesso direttore artistico del Festival, il M° Sergio Segalini, con una conversazione dal titolo Prima la musica poi le parole?. Si tratta di una riflessione sul teatro musicale e l’opera lirica legati alla storia del melodramma e alla infinita contesa tra gli esperti del settore che cerano di far prevalere chi per un verso la musica e chi invece le parole . Riflessioni che rispondono all’esigenza di fornire risposte al pubblico sulle opere che andranno in scena.
Il M˚Segalini fornirà, dunque, gli strumenti per comprendere contestualizzare musicalmente il programma della trentacinquesima edizione del Festival. Saranno invece tre scrittori pugliesi a raccontare le Opere a pochi giorni dalla “prima”.
Giovedì 9 Luglio alle ore 20
Mario Desiati racconta Orfeo e Euridice.
Desiati è un giovane scrittore martinese, nonchè redattore della storica rivista letteraria Nuovi Argomenti, Collabora con Panorama e La Repubblica. Ha pubblicato i romanzi Neppure quando è notte (peQuod, 2003), Vita precaria e amore eterno (Mondadori, 2006), Il paese delle Spose infelici (Mondadori, 2008)
Lunedì 13 Luglio alle ore 20.00
Giorgia Lepore racconta Re Lear. Autrice del romanzo dal titolo L'abitudine al sangue (Fazi, 2009). Girogia Lepore ha39 anni, è nata e vive a Martina Franca ma lavora all'Università di Bari, in qualità di assegnista di ricerca presso la cattedra di Archeologia e Storia dell’Arte Paleocristiana e Altomedievale.
Martedì 14 alle ore 20
Donato Carrisi racconta Ifigenia in Tauride. Carrisi è nato nel 1973. Si è laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il «mostro di Foligno», per poi seguire i corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 ha iniziato l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, ha scritto la sceneggiatura di Nassiriya – Prima della fine per Canale 5 ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller Era mio fratello per Rai 1. ha esordito nel 2009 con il Romanzo dal titolo Il suggeritore (Longanesi, 2009).
Dopo gli incontri con gli scrittori e dopo essere entrati nel vivo delle storie le conferenze proseguiranno:
Venerdì 17 Luglio alle ore 19.00
Musica Classica e stili di vita contemporanea a cura di Sarah Wilson (Direttore del Festival di musica antica di Innsbruck). Una serie di riflessioni su quanto la musica classica sia vicina al nostro quotidiano modo di vivere e quanto abbia influenzato ed influenzi la scietà in cui viviamo. Sara Wilson, dal 2000 Managing Director del Festival di Innsbruck, dedicato alla musica antica, lavora da anni per promuovere la diffusione della musica antica e classica in ogni ambiente, con particolare attenzione alle realtà giovanili. La sua conversazione sarà anche una testimonianza di come ina altri paesi europei, anche grazie ai più moderni strumenti di comunicazione (internet, social networks), si avvicinino nuove fasce di pubblico alla grande musica e ai suoi valori universali, tenendo anche conto dei nuovi stili di vita portati dalla contemporaneità.
Sabato 18 Luglio alle ore 19.00
Il Re Lear di Giorgio Strehler a cura di Giovanni Soresi (Direttore comunicazione e marketing del Piccolo tetaro di Milano) . Non poteva certo mancare l’esperienza del Piccolo Teatro di Milano al quale la Fondazione è legata dal proprio nome e dallo spirito che la anima. Con Soresi si aprirà una grande occasione di riflessione sul senso sempre attuale di un testo come Re Lear, che andrà in scena al Festival nella versione operistica di Antonio Cagnoni e che è stato una delle più importanti produzioni di Giorgio Strehler e del Piccolo Teatro di Milano.
Sabato 25 Luglio alle ore 20.00
Teatro come spazio e laboratorio della memoria e della convivenza a cura di Roger Assaf (Regista).
La conferenza è curata dalla Fondazione con la collaborazione del Crest. Assaf nasce a Beirut nel 1941, regista affermato in Francia, nel 2008 ha ricevuto Leone d’Oro alla carriera alla Biennale Teatro. Attraverso la sua esperienza artistica e non solo dimostrerà quanto il palcoscenico non sia avulso dalla realtà, ma sia in realtà una rappresentazione della stessa. Ci parlerà del teatro come una possibilità di crescita, riflessione sul quotidiano e sul passato nonché una possibilità di socializzazione tra gli uomini e tra le generazioni.
Programma e relatori sono di certo stimolanti e capaci di schiudere nuove e interessanti prospettive di visione e di ascolto, non solo degli spettacoli del Festival ma anche delle dinamiche culturali di oggi, come ben sanno gli affezionati partecipanti dei tanti laboratori dello spettatore fin qui realizzati. La partecipazione è libera e gratuita. In più i frequentanti più assidui saranno premiati, infatti coloro che seguiranno almeno cinque dei sette incontri previsti riceveranno un biglietto omaggio per l’ingresso a uno spettacolo a loro scelta fra quelle in programma in questa edizione 2009 del Festival.
Fondazione Paolo Grassi
via Metastasio 20, Martina Franca
ingresso libero