L'artista nelle grandi tele ad olio e nei lavori a tecnica mista (grafite e acrilico su legno) descrive una nuotatrice che s'immerge in un silenzio magico, in sospensione, lontana dai turbamenti e dagli affanni della quotidianita'.
La Galleria 196 di Federica Di Stefano in via dei Coronari 194 a Roma, ospita LA NUOTATRICE di Francesco
Canini, tema prediletto dell'artista negli ultimi sei anni.
L'artista nelle grandi tele ad olio e
nei lavori a tecnica mista (grafite e e
acrilico su legno) descrive la
NUOTATRICE che s'immerge in un
silenzio magico, in sospensione,
lontana dai turbamenti, dagli affanni,
dai rumori dell'esistenza in una
quiete cosmica, accarezzata
dall'acqua che la circonda e la
protegge.
In un'epoca in cui l'arte è dominata
dalla fotografia, da installazioni e
video, fusioni ostinate di elementi
figurativi disparati, Francesco Canini
scopre che nulla può essere più
coinvolgente per tutti e cinque i sensi
e per il pensiero, niente più
innovativo della pittura tradizionale.
Una riscoperta del passato per traghettare il presente verso il futuro.
Molteplici sono le influenze ed i modelli individuabili nella sua opera: il primo Rinascimento masaccesco, Giorgione
e Tiziano, il Carlo Carrà metafisico, il Realismo Magico, la lezione delle correnti del Novecento e Valori Plastici, fino
ad arrivare a Lucio Fontana ed all'illustrazione di Lorenzo Mattotti.
Francesco Canini analizza, assorbe, poi cerca di accantonare, dimenticare, quindi elabora e rielabora.
Riscopre il il carattere artigianale della pittura quattrocentesca, la certosina preparazione della tela, e, attraverso il
contatto diretto con la materia e gli strumenti propri del pittore di bottega, egli trova l'altro del tangibile, raggiunge le
vette dell'ineffabilità propria dell'arte.
Prima di accingersi alla realizzazione del disegno, Canini lavora sulla tela grezza, la prepara, come nell'antica pittura
con gesso e colla di coniglio, ne fa cosa sua; non si serve di tele già pronte: egli ha bisogno di entrare in contatto con il
supporto grezzo, quello che poi, riempito di colori, sarà qualcos'altro: un quadro, un dipinto, un'opera d'arte.
I quadri di Canini sbocciano.
Egli svolge appieno il compito precipuo dell'artista: porta alla luce, rende visibile l'invisibile che si annida e si
nasconde nelle pieghe di ciò che sta sotto i nostri occhi.
I suoi quadri tornano ad essere universi in sé conchiusi, rarefatti eppure densi, che proprio grazie al loro isolamento
riescono a comunicare con la realtà; una realtà trasfigurata, scissa dal mondo e dal tempo: La NUOTATRICE infatti
ci parla della Storia e della Natura.
Inaugurazione giovedì 9 luglio 2009 ore 19-23
Galleria 196
via dei Coronari, 194 Roma
Orario martedì / venerdì 10-13, 17-20
ingresso libero