Galerie Gefangnis - Le Carceri
Caldaro sulla Strada del Vino (BZ)
via Colle dei Frati
0471 963169

Raquel Munoz Lopez e Gehard Demetz
dal 8/7/2009 al 14/8/2009
mar - sab 17-21
329 8085024

Segnalato da

Else Prunster




 
calendario eventi  :: 




8/7/2009

Raquel Munoz Lopez e Gehard Demetz

Galerie Gefangnis - Le Carceri, Caldaro sulla Strada del Vino (BZ)

SuperHeroes. Sogni di bambini? I due artisti lavorano su delle figure infantili che fanno diventare tangibili i desideri inconsci, i sogni infantili, quelli rimossi e gli incubi. Durante tutta la mostra, il visitatore viene cosi' sollecitato a riflettere sui propri sogni ad occhi aperti.


comunicato stampa

L’artista spagnola Raquel Muñoz López (*1980 Saragozza, vive e lavora a Barcellona) e lo scultore gardenese Gehard Demetz (*1972 Bolzano, vive e lavora a Selva Val Gardena) popolano con presenze di sogni (e incubi) di varia natura le celle delle vecchie carceri distrettuali, oggi Galleria GefängnisLeCarceri.

La giovane artista spagnola ha trasformato dei bambini di strada dell’orfanotrofio “L’Empire des Enfants” di Dakar (Senegal) in supereroi utilizzando la tecnica della manipolazione digitale delle fotografie e del video-montaggio. Nel 2007 l’artista ha confezionato espressamente per i bambini dei costumi da supereroi, incoraggiandoli a usarli e a mostrare i loro superpoteri. La mostra raccoglie fotografie, video e disegni che traggono ispirazione dall’estetica americana e africana della science fiction e dall’immaginario dei supereroi, interpretati in modo nuovo da questi protagonisti.

Fanno da contraltare a queste nuove tecniche artistiche basate sulla mutazione, e si allontanano dall’intento di mostrare aspetti infantili, le figure di bambini scolpite con tecniche tradizionali da Gehard Demetz. Delle sculture di legno, costrette in una sorta di casco decorato a motivi floreali, si muovono all’interno delle celle della galleria. Partendo dalle riflessioni di Rudolf Steiner, Gehard Demetz conferisce alle sue figure infantili un inquietante aspetto iperrealistico, trasformandole in figure da incubo. Mentre il viso e le estremità di queste figure sembrano essere incredibilmente reali, le altre parti del corpo risultano solo accennate e lavorate in modo grezzo.

Sia Demetz che Muñoz lavorano su delle figure infantili, che fanno diventare tangibili i desideri inconsci, i sogni infantili, quelli rimossi e gli incubi.
Non soltanto alla fine, ma durante tutta la mostra, il visitatore viene sollecitato a riflettere sui propri sogni ad occhi aperti.

Immagine: Gehard Demetz, A Soft Distortion, 2008. Courtesy Galleria Rubin, fotografia di Egon Dejori

Inaugurazione giovedi 9 luglio ore 19

Galleria Gefängnis LeCarceri
Pater Bühel / Caldaro
17.00-21.00 Mar-Sab
ingresso libero

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