Alice non abita piu' qui. Come dice l'artista stessa: ''I miei lavori in corso sono accumulazioni di materiali diversi (...) compresi l'insonnia, l'apatia e l'allegria immotivata''.
Daniela Di Donato è un’artista a tutti gli effetti: si vede dalle piccole cose. Se vai nella sua casa a Wapping (London Bridge) vedi scritto allo specchio del
bagno ''Amo’ siamo troppo creative per lavarci''.
Al supermercato sceglie esclusivamente confezioni di un solo colore, non ha importanza cosa siano, stanno bene dal punto di vista installativo. O quando
ordina al bar raccomandandosi con il cameriere di mettere ingredienti completamente diversi nel suo Whisky sour. Insomma Daniela di Donato è una
vera rompiballe, una di cui non puoi fare a meno perché stravolge le tue giornate con continui spostamenti trasgressivi del piacere.
Le simbologie che appartengono a tutti diventano il modo, l'espediente da cui partire per creare, per reagire. Come dice lei stessa ''i miei lavori in
corso sono accumulazioni di materiali diversi (...) compresi l'insonnia, l'apatia e l'allegria immotivata''. Ecco, da Conduits, esposte due vespe
''Fratelli d'Italia'', unite nella parte anteriore, prive delle proprie potenzialità motorie. Non a caso sono azzurre come gli azzurri del
presidente Pertini. Dice di sentirsi italiana e che la sua regione si chiama “Abruzoo”.
Dopotutto anche lei è andata in vespa, anche lei ha letto Pirandello. Di Donato ribadisce in questo modo il legame con la sua regione e con l’Italia,
un legame istintivo. Processi e modi si ripetono in Abruzzo, come a New York, come a Londra.
Daniela Di Donato mostra da Conduits tutti lavori inediti.
Inaugurazione 16 luglio ore 19
Conduits/Gea Politi
viale Stelvio, 66 - Milano
Orario: mart-sab 15 - 19 e su appuntamento
Ingresso libero