Nell'ambito di Noi siamo qui, inContemporanea '09
ASSAB ONE presenta via Padova 2009, tre progetti d’artista che prendono vita dal territorio in cui
l’associazione ha sede. Il territorio è quello assai controverso di via Padova, a Milano, un quartiere
che si misura quotidianamente con problematiche legate all’immigrazione, all’integrazione e alla
convivenza. Ma il quartiere si manifesta anche come uno straordinario serbatoio di risorse e di
potenzialità inesplorate. Un mondo variegato che può conoscersi e farsi conoscere sotto aspetti
inediti ed inaspettati anche grazie alle pratiche, alle nuove relazioni e alla visibilità che i processi
di realizzazione di un progetto d’arte possono attivare.
Gli artisti che sono stati invitati a intervenire con i loro progetti sul campo sono Pierluigi Calignano,
Alessandra Spranzi e Enzo Umbaca.
I progetti e gli interventi
L’idioma di Modesto di Pierluigi Calignano
Pierluigi Calignano porta l’Orchestra di via Padova negli spazi della Triennale e coinvolge i musicisti
che ne fanno parte e che provengono da culture diverse in un esperimento sonoro itinerante. Le
note si materializzano circoscrivendo uno spazio che produce al suo interno un’armonia che si
spezza, si ricompone e la diffonde nel contesto in cui si colloca. Dopo le prove presso la sede
dell’Orchestra nei dintorni di via Padova e ad ASSAB ONE, la performance ha luogo nell’ambito
di NOI SIAMO QUI, inContemporanea ‘09 - Numero TRE, domenica 10 maggio, dalle 16.00 alle
18.00, in vari spazi della Triennale.
Fotomontaggi di Alessandra Spranzi
Alessandra Spranzi osserva e registra il caos architettonico che caratterizza i quattro chilometri di
via Padova. Con i suoi fotomontaggi ridisegna e rende più evidente la frammentarietà che si offre
allo sguardo. Ne emerge una riflessione sulla linea che, anche simbolicamente, unisce e separa le
case. I fotomontaggi sono pubblicati in un piccolo libro d’artista che verrà presentato in Triennale
nell’ambito di inContemporanea.
Lost at Sea di Enzo Umbaca
Enzo Umbaca aggrega le popolazioni presenti nella zona inventando una nuova bandiera
multinazionale, che dal 3 al 10 maggio svetta sul dimenticato Monumento ai Caduti del Mare,
insieme a quella realizzata con i bambini del quartiere che hanno immaginato come poterlo
migliorare ed arricchire coi propri sogni. La cerimonia inaugurale si è svolta domenica 3 maggio
alle ore 11.30, con un alzabandiera accompagnato dalla tromba dell’Orchestra di via Padova. In
Triennale saranno presenti il video che documenta la cerimonia e una piccola riproduzione su carta
delle bandiere. La realizzazione di Lost at Sea ha mobilitato molteplici realtà locali e di quartiere e
diverse istituzioni milanesi che sono state così invitate a posare lo sguardo su una realtà cittadina
che di solito richiama l’attenzione solo per episodi controversi legati alla sicurezza.
Lo sviluppo di tutti i progetti è stato possibile grazie alla collaborazione di varie realtà locali e
istituzioni cittadine, ma anche di singoli residenti, che hanno accolto le iniziative proposte con
calore e disponibilità, che hanno messo a disposizione la loro esperienza del quartiere, le loro
competenze e addirittura le loro abitazioni.
Gli artisti di via Padova 2009
Pierluigi Calignano è nato nel 1971 a Gallipoli (LE). Ha studiato Pittura presso l’Accademia di Belle
arti di Brera, a Milano, dove attualmente vive e lavora. Ha esposto in numerose mostre personali
e collettive, tra le personali: 2009 L’interminabilità e l’intollerabilità di ogni sforzo terrestre, Galleria
dell’Arco, Palermo; 2007 L-Ray, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2005 Verde à
pois, Centre Culturel Français, Milano; 2004 Pierluigi Calignano:, Carbone.to, Torino; 2002 Ci sono
sogni che preferirei non ricordare, Viafarini, Milano. Tra le collettive: 2007 Fatto in Svezia, Roda Sten
Museum, Goteborg, Sweden; 2005 La Scultura Italiana del XX secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro,
Milano; 2004 Z.A.T., GCdAM, Gallarate; 2003 Tirana Biennale 2, Tirana, Albania, 2002 Assab One. La
generazione emergente dell’arte in Italia, Assab One, Milano. É stato selezionato per residenze artistiche
internazionali come Art Omi International Artists Residency, Ghent, NY, 2008; ISCP (International Studio
and Curatorial Program), New York, 2007.
Alessandra Spranzi è nata a Milano, dove vive e lavora. Ha esposto sia in Italia sia all’estero, in
mostre personali e collettive, fra cui: 2008 Selvatico (o colui che si salva), Galleria Fotografia italiana,
Milano; Storie immaginate in luoghi reali, Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (MI);
2007 Collezionismi, Assab One, Milano; 2005 Cose che accadono, Galleria Fotografia Italiana, Milano;
Italian Camera, Venezia; 2004 Lo sguardo ostinato, Man, Nuoro; On Air. Video in onda dall’Italia,
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone (GO); 2003 In natura, X Biennale di fotografia,
Torino; Da Guarene all’Etna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2002 Nel bosco, Galleria
Monica De Cardenas, Milano; 2000 La donna barbuta, Galerie Drantmann, Brussels, Belgio e Galleria
Emi Fontana, Milano (1999); Museo Entr’acte, Museo Marino Marini, Firenze; Futurama, arte in Italia
2000, Museo Pecci, Prato; 1999 Animals animaux tiere animali, Galleria Continua, S. Gimignano (SI);
Alessandra Spranzi, Marti Llorens, Murray Guy Gallery, New York; Dove sei?, Galleria Emi Fontana,
Milano; 1998 People, Galleria Monica De Cardenas, Milano; Alessandra Spranzi, Galleria Luigi Franco
Arte Contemporanea, Torino; Immagina 2010, Galleria Enja Wonneberger, Kiel, Germania; 1997 Vertigo,
Galleria Emi Fontana, Milano; L’angelo del focolare, Care of, Cusano Milanino (MI).
A latere
In Triennale: domenica 10, dalle 11.00 alle 14.00, Città d’arte, un progetto didattico pilota che coinvolge
una classe di scuola primaria, per raccontare il quartiere di via Padova da nuovi punti di vista insieme
all’artista Enzo Umbaca. A cura di Francesca Zocchi con Anna Pirolli e Martina Nessi.
Fuori Triennale: domenica 10, dalle 14.30, il video di Marcello Maloberti via Padova 138 realizzato per la
scorsa edizione di inContemporanea viene proiettato nell’ambito del convegno via Padova, una finestra
sul mondo una risorsa per il quartiere e la città, presso il liceo Artistico Statale Caravaggio in via Prinetti
47, di fronte al numero civico 154 di via Padova.
Enzo Umbaca è nato a Caulonia (RC); vive e lavora a Milano. Tra le mostre personali: 2009 Galleria Francosoffiantino Torino; 2007 Low voltage landscape, a+mbookstore, Milano; 2006 Flash kick, Galleria Francosoffiantino Torino; 2004 Intervista Campanella, Galleria Sogospatty, Roma; 2002 Iuol never uolc alon, Artopia, Milano; Incroci di Voci, Viafarini, Milano; Misure Drastiche, Care/Of, Cusano Milanino. Tra le mostre collettive: 2008 VideoREPORT ITALIA, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di
Monfalcone; 2007 La parola nell’arte, Museo Mart, Rovereto; Silenzio, una mostra da ascoltare,
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Capricci, Casino Luxembourg, Luxembourg; On Parallel
Economies, Suitcase Illuminated#5, P74 Center and Gallery Ljubljana Slovenia and Mac/Val – Musee
d’Art Contemporain Paris; Confini-Boundaries, MAN Museo d’Arte di Nuoro; The People’s Choice, Isola
dell’Arte, Milano; 2005 Mobilitaly, Museo Maxxi, Roma; 2004 Campo Neutro, ASSAB ONE, Milano.
Ha anche partecipato a: Emergency Biennale, Cecenia, itinerante; Sweet Taboos, Tiranabiennale 3,
Tirana, Albania. Installazioni e progetti: 2006 Paese che vai rumori che trovi, LAP Eco e Narciso,
Forno Canavese Torino; Evolution de l’Art, Space, Bratislava Slovakia; 2001 On the dark side of the street, live concert broadcast, Auditorium di Radio Popolare, Milano; 2000 Survival, performance in metropolitana Milano/Roma, progetto web di Undo.Net.
Questo progetto è prodotto da ASSAB ONE, nell’ambito di NOI SIAMO QUI, inContemporanea ‘09 - Numero TRE. InContemporanea. La rete dell’arte
http://www.incontemporanea.it
ASSAB ONE associazione promozione arte contemporanea è un soggetto non-profit fondato
nel 2004 da Elena Quarestani. Attivo nella produzione di mostre, eventi e progetti artistici, rivolge
particolare attenzione a iniziative che consentono di integrare linguaggi diversi e capaci di parlare a un
pubblico vasto e non solo agli addetti ai lavori. In particolare Assab One sostiene progetti in cui l’arte
diventa strumento di indagine sul presente e favorisce il dialogo e la coabitazione. L’associazione ha
sede in un edificio industriale che è stato per quarant’anni una nota azienda grafica milanese, la Gea
- Grafiche Editoriali Ambrosiane.
Assab One
associazione promozione arte contemporanea
ex stabilimento Gea via Assab, 1 20132 Milano http://www.assab-one.org