Un'occasione da non perdere per quanti non conoscono ancora l'artista e il suo teatro, fatto di personaggi che vivono ai margini della societa', in situazioni forti, a volte estreme, ma sempre vitali, portati in scena con una straordinaria forza poetica. Una stanza bianca di luminosita' abbacinante - forse un ospedale -, luogo astratto e diafano, senza riferimenti concreti...
Al presente
di e con Danio Manfredini
collaborazione al progetto Andrea Mazza e Luisella Del Mar
datore luci e suono Lucia Manghi
testi di Danio Manfredini, Alberto Giacometti, Albert Camus, Mariangela
Gualtieri
prodotto con la collaborazione della Compagnia Scimone Sframeli
Torna al Teatro dell'Arte di Milano dal 7 al 12 maggio, Al presente, uno
dei maggiori successi di Danio Manfredini che già nelle passate stagioni ha
incantato il pubblico del Crt. Un'occasione da non perdere per quanti non
conoscono ancora l'artista e il suo teatro, fatto di personaggi che vivono
ai margini della società , in situazioni forti, a volte estreme, ma sempre
vitali, portati in scena con una straordinaria forza poetica; ma un'ottima
occasione anche per quanti vogliano rivedere nuovamente un attore capace di
rivolgere il proprio sguardo negli oscuri e ossessivi meandri dell'uomo per
farne emergere una disperante ma struggente umanità : uno sguardo portatore
d'amore e di compassione.
Danio Manfredini ha vinto il Premio Ubu 2000 come miglior attore.
Una stanza bianca di luminosità abbacinante - forse un ospedale -, luogo
astratto e diafano, senza riferimenti concreti. Uno spazio della memoria in
cui si muove una figura in bilico tra un clown drammatico e un Pierrot
fragile e malinconico. Tra soliloqui che si alternano a dialoghi disperati
con un manichino inchiodato su una sedia a rotelle, il protagonista si
lascia attraversare da vene di follia e dolori profondi, in un alternarsi
onirico di frasi, disegni proiettati sullo sfondo, canzoni di Vasco Rossi e
ballate da discoteca. Un continuo divenire, un ossessivo rimbalzare da sé a
fuori di sé usando gesti spezzati, poche parole, e soprattutto un dolore
sempre marchiato sul volto e sulla postura, una maschera surrealista, un
urlo sfigurato da cui emergono i fantasmi di Bacon, di Münch, di Woyzeck.
Tutto questo è' Al presente,: una prova d'attore matura e completa; un mondo
fatto di telefonate veloci mediate dalla segreteria telefonica, ossessionato
dalla voce fuori campo della madre del protagonista che, tra silenzi, vuoti
e ricordi, si perde in un'autobiografia dolorosa che è sua, nostra e di
tutti coloro che hanno ancora memoria di quel viaggio nella sofferenza che
è
la vita; ma soprattutto è un omaggio lancinante e tagliente al teatro come
atto poetico.
Così la critica:
Deve essere qualcosa più che bravo, Danio Manfredini. Perché non essendo il
genere di attore che si affanna in tv, che fa cinema, né di quelli che
compaiono tutti i giorni sui giornali e non essendo il suo teatro quello che
Artaud definiva "teatro digestivo", ha conquistato lo stesso e in breve
tempo spettatori e notorietà anche al di fuori dei circuiti dei centri
sociali dove aveva mosso i suoi primi passi.
Anna Bandettini, la Repubblica
Non capita spesso che a teatro, in poco più di un'ora di spettacolo, si
spalanchino le porte di un'emozione profonda e si abbia il privilegio di
veder accadere qualcosa di magico, un evento che si colloca al di fuori del
quotidiano ( ).
Sara Chiappori, la Repubblica
BIGLIETTI
intero 15 euro (29.044 lire)
ridotto giovani* 10 euro (19.363 lire)
ridotto anziani 7,5 euro (14.522 lire)
prevendita TicketOne 02392261
ticketOne gruppi 023922662
ORARI
inizio spettacoli ore 20.30 (salvo altra indicazione)
festivi ore 16.00
Info:
CRT Centro di Ricerca per il Teatro
Settore Comunicazione
Tel. 02881298
CRT Teatro dell'Arte,
viale Alemagna, 6 - 20121 Milano
prenotazioni allo 02.89011644