Il festival multimediale collega arte, cultura e impegno sociale. Il nome del festival: [un]defined significa che la manifestazione e' orientata ad un processo in divenire. All'interno di una sottile cornice predefinita, il festival si propone di stimolare la creativita' e la voglia di improvvisare attraverso azioni e interventi di artisti, attori, letterati, architetti...
Come già avvenuto nei festival precedenti alla Polveriera e nel capannone del Dopolavoro Ferroviario, promuoviamo l’incontro tra il pubblico e creativi. Nel 2008 abbiamo mirato a stimolare le “dinamiche” di un open atelier all’interno di uno spazio strettamente delimitato. Oggi mettiamo al centro la riflessione sulla realtà urbana e sulle opere che ne derivano.
Il nome del festival: [un]defined significa che la manifestazione è orientata ad un processo in divenire. All’interno di una sottile cornice predefinita, vorremmo stimolare la creativitá e la voglia di improvvisare. Auspichiamo azioni e interventi d’artiste/i, attrici e attori, letterati/e, architetti/e.
Tempi: Il festival inizierà l’otto e terminerà il 22 agosto 2009. I creativi inizieranno i lavori il 1° agosto.
Luogo: la manifestazione coinvolgerà sia una parte dell’edificio, sia l'areale presso la caserma, "Francesco Rossi" a Merano/Maia Bassa.
Grazie alla disponibilità dei rappresentanti dell’Esercito Italiano e dell’Ente dei Beni Demaniali, l’area potrà essere utilizzata per l’attuazione di progetti culturali e artistici per alcune settimane.
Manifestazioni: all’interno dello spazio cittadino si prevedono esposizioni, atelier aperti e officine creative, manifestazioni musicali, un cinema sperimentale oltre che sistemazione di tabelle d’indicazione scultorie elaborati da artisti locali e studenti della Facoltà d’Architettura dell’Università di Vienna.
Festival ospiterà il festival: quest’anno il tradizionale ed atteso Merano09 - Music Aid for Emergency & Los Quinchos si terrá nella medesima area occupata da [un]defined.
Particolari
Il luogo Ar[t]eal
L’area militare in zona artigianale a Maia Bassa è un cosiddetto NON LUOGO, un territorio utilizzato quasi esclusivamente a fini militari, al quale la popolazione non ha mai trovato alcun accesso. A questo luogo, in cerca d’identità, vogliamo rendere un contenuto diverso, attribuendoli un significato. Una sorta d’impulsi nuovi ed innovativi. Vogliamo creare una piattaforma temporanea per realizzare opere sperimentali, artistiche e scientifiche, cercando di stimolare nella popolazione curiosità e interesse rivolti a questo tratto di tessuto urbano rimasto del tutto inesplorato.
Il piazzale della caserma, "Francesco Rossi" si trasformerà in un centro comunicativo (pool), per renderlo così più amabile. A completamento della manifestazione sarà allestito un piccolo bar.
La definizione AR[t]EAL proviene dalla combinazione “arte“ „area“ „temporanea“ e descrive un
[ campo artistico temporaneo ]
Ar[t]eal è il fil rouge che attraversa la dimensione della quotidianità e il mondo dell’arte. L’obiettivo è quello di utilizzare questo luogo come piattaforma per l’arte e per lavorare in modo scientifico, coinvolgendo istituti di ricerca e universitari.
In ar[t]eal, i vari creati della comunicazione, saranno collegati tra loro, tuttavia, anche esposti in modo inedito.
L’ambito artistico
1) open art gallery
2) nuove dimensioni
3) laboratorio-confine
1) Open art gallery
Una parte della superficie d’esposizione sarà messa a disposizione della libera espressione.
Una forma di speaker’s corner, laddove artisti, artigiani artistici, designer e comunicatori possono trovare uno spazio proprio per sviluppare il loro personale linguaggio. Uno spazio libero senza schemi predefiniti.
L’artista creativo che vuole far sentire la sua voce, mostrare qualche cosa, esibirsi senza temere la censura, ha trovato il luogo dove lasciarsi andare. Questo ambito vuole servire soprattutto a creare un’interazione particolare tra artisti/artiste e visitatori, dove la libera espressione può realizzarsi con disinvoltura. .
Contatto:
Claudio Calabrese- Mail: calabreseclaudio@gmx.net
oppure tel. 0039 / 32 95 34 15 34
2) Nuove dimensioni
Dallo spazio allo spazio
“Non possiamo conoscere il mondo, non dobbiamo necessariamente conoscerlo”! – asserisce Yona Friedman. Yona Friedman, architetto, urbanista e artista, rappresenta in teoria, in modo catalizzante, il punto che ci prefiggiamo con questa proposta.
Fino a che esisteranno gesti, ci saranno anche mondi.
Come i mondi vivono e si rappresentano, dipende dalle posizioni individuali e collettive e dalla loro interazione. L’idea che sta alla base di ”Artarea” è proprio quella di proteggere mquesto spazio d’azione, che simbolicamente ci permette sempre di nuovo di “creare mondi”. Un luogo che vuol essere tanti luoghi - un luogo che crea condizioni, che permette di assumere delle posizioni.
Schrödinger nella teoria dei quanti afferma: “Non facciamo parte del mondo, noi lo siamo”.
Le gerarchie diventano irrilevanti. Nuove topografie collegano il tramandato grazie a nuove dimensioni.
Il globale è ovunque, globale è il mondo. Noi siamo qui, un po’ in disparte. A sufficienza per mantenere la giusta distanza. Questa distanza è lo spazio vitale dal quale si cristallizzano posizioni.
Da qui vorremmo invitare artisti che osassero avvicinarsi ai limiti, che creano spazi, che hanno il coraggio di mettere in discussione l’evidenza, che continuano ad esplorare possibilità espositive e strategie cognitive e che con la loro generosità riescono a tenere in sospeso un mondo spesso stretto e pericoloso.
Presentiamo una gamma d’artisti riconosciuti a livello internazionale e che riteniamo significanti in quest’edizione sperimentale d’ar(t)ea Questa scelta non é esclusiva ma è in interazione con le altre sezioni di ar(t)ea.
contatto:
Germana Jaulin: Mail: gij.arteal@free.fr
3)Laboratorio-confine
Nell'ambito della manifestazione [un]defined09 Trama21, gruppo di ricerca per l'arte contemporanea, cura il progetto “Laboratorio confine”.
Al 1 piano dell'edificio “Rivoir, che fa parte della Caserma “Francesco Rossi” di Maia Bassa a Merano, circa venti “unità” sono messe a disposizione per l'attivazione di un laboratorio di ricerca rivolto a persone che vivono o attraversano la città. La base militare si trasforma così in una piattaforma di ricerca e riflessione sul concetto di “confine” nelle sue diverse accezioni.
Spesso diamo per scontato che il confine sia un segno rigido di demarcazione che separa un dentro e un fuori, una soglia che divide e definisce stabilendo inclusioni ed esclusioni. Tuttavia negli sviluppi della storia europea il confine è stato anche una fascia in cui due culture o due organismi statali s’ interpretavano e comunicavano.
Il confine difatti può essere visto da punti di vista diversi proprio per la sua caratteristica di essere un luogo che, paradossalmente, chiude e delimita uno spazio stabilendo contemporaneamente una connessione viva e costante tra interno ed esterno.
Confine quindi come luogo di mediazione, come passaggio e processo in atto di trasformazione e soprattutto come metafora di un concetto d’identità che nella relazione e nella differenza trova la propria sostanza, nella certezza che non si è davvero mai se stessi se non s’interroga l’altro, se non si è capaci di farsi carico della prospettiva dell’altro.
Il Laboratorio confine/Grenz Labor si articolerà quindi essenzialmente su due binari in costante relazione: l’indagine teorica; l'elaborazione in un processo creativo del materiale reperito, scandita da momenti d'incontro e discussione, e l'organizzazione di una giornata conclusiva che, oltre a raccogliere e rendere visibili i risultati della ricerca, costituisce un successivo momento e parzialmente autonomo, aperto alla partecipazione di un pubblico più ampio.
Contatto:
trama21.undefined09@gmail.com
http://www.trama21.wordpress.com
Ulteriori ambiti:
1)arte artigianale
2)architettura
3)musica
4)cinema
1)artigianato artistico
Nel fabbricato Rivoir sará allestito un piccolo bazar. Artigiani/e artistici/che e designer esporranno le loro opere creative e i propri oggetti mettendoli in vendita.
Contatto:
Elena Bolognesi, Mail: createlier@hotmail.it
tel: 3294350010
2) architettura
Merano, cittá aperta
In agosto saranno a Merano gli studenti dell’Istituto “Kunst und Gestalten“ della Facoltà d’Architettura dell’Università di Vienna. Nell’ambito del festival [un]defined09 si cimenteranno con il tema spazio e forma, visibile/invisibile e segni & indicazioni. I lavori saranno sviluppati insieme con artisti locali ed esposti in spazi pubblici. Il progetto fa parte di „StudioMeranO“ che nel semestre invernale sarà proposto dall’Istituto per costruzioni urbane e abitative all’Università di Vienna come successiva iniziativa d’apprendimento.
L’architettura come ramo, costituisce un altro elemento importante del festival [un]defined 09. Un lavoro creativo con lo sguardo sul futuro di Merano. Attori saranno, tra gli altri, gli studenti dell’Università di Vienna. Merano diventa campo d’osservazione. Saranno elaborate e rappresentate visioni architettoniche, in modo tale da fornire impulsi e dare un contributo alla progettazione del futuro.
contatto:
Stephan Pircher, Mail: buston23@gmx.at
3) musica
Concerto inaugurale: 08.08.09
Saliranno sul palco giovani musicisti e artisti.
Concerti del gruppi musicali ATTWENGER e Opa Cupa.
Merano09 Music Aid: 13.08.09 – 16.08.09:
Manifestazione a favore d’Emergency e di Los Quinchos
Concerto di chiusura: 22.08.09:
Esibizioni musicali dei centri giovanili di lingua italiana e tedesca.
Dal 9 al 12 e dal 17 al 21 agosto una musica di sottofondo sarà suonata presso il pool-bar.
4) Cinema
Il 10 e 11 agosto, cinema all’aperto con proiezioni direttamente sul piazzale.
Ufficio stampa
Claudio Calabrese
calabreseclaudio@gmx.net
Tel.329 5341534
caserma "Francesco Rossi"
Via Palade, 83 - Merano/Maia Bassa