Teatro Arsenale
Milano
via Cesare Correnti, 11
02 8321999 FAX 02 8375896
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Il gioco dell epidemia
dal 7/5/2002 al 9/6/2002
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7/5/2002

Il gioco dell epidemia

Teatro Arsenale, Milano

In una citta' non chiaramente identificata e in un'epoca altrettanto indefinita, ma potremmo essere ai giorni nostri, un bel giorno, cosi' all'improvviso, senza che ce ne sia la minima avvisaglia, si scatena una furibonda epidemia. Non si sa di che si tratta, ma fatto si e' che le persone muoiono come mosche, 'a casaccio'...


comunicato stampa

Mercoledì 8 maggio 2002, alle ore 21,15 presso il TEATRO ARSENALE di via Correnti, 11 - Milano, avrà luogo la prima rappresentazione dello spettacolo

IL GIOCO DELL'EPIDEMIA
di: Eugène Ionesco

traduzione e regia: Marina Spreafico
con: Maria Eugenia D'Aquino, Luca Fusi, Francesca Lolli,
Riccardo Magherini, Marina Spreafico, Vladimir Todisco Grande
spazio scenico: Massimo Scheurer
oggetti: Nicolas Steinert
musica a cura di: Sandro Gorli
luci: Fulvio Michelazzi
regista assistente: Valentina Colorni
produzione Teatro Arsenale
spettacolo inserito nell'abbonamento 'Invito a Teatro'

Repliche fino al 9 giugno.

La commedia
In una città non chiaramente identificata e in un'epoca altrettanto indefinita, ma potremmo essere ai giorni nostri, un bel giorno, così all'improvviso, senza che ce ne sia la minima avvisaglia, si scatena una furibonda epidemia. Non si sa di che si tratta, ma fatto si è che le persone muoiono come mosche, 'a casaccio'.
Siamo di fronte ad un tema antico e moderno, sempre attuale, oggi sentito più che mai. Come si comporteranno i nostri simili di fronte a un fenomeno che supera l'immaginazione? Ionesco scatena in questa commedia la sua migliore fantasia. Immagina una serie di situazioni e di personaggi che possono appartenere a tutti i tempi e a tutti i luoghi. Indaga la natura umana là dove essa meglio si rivela: di fronte all'inevitabile. Rivolta la vita quotidiana guardandola alla lente dell'inesorabile. Ne consegue una grandiosa visione della commedia umana. Tutti sono riconoscibili. Lì dentro ci siamo anche noi e i nostri conoscenti. Tragico, sinistro, horror, farsa e comico si mescolano. Siamo in una nuova Commedia dell'Arte.
Scritta nel 1969, la commedia trova i suoi più evidenti riferimenti nell'opera di Daniel Defoe e di Camus. Ma non mancano impliciti richiami ai trionfi della morte e alle danze macabre medioevali che tanto hanno condizionato letteratura ed arte figurativa.
Per il titolo l'autore fu a lungo incerto tra: La Catastrofe, La Peste, Epidemia, L'Epidemia in città, Il Trionfo della morte o la Gran Commedia del Massacro. In Francia venne rappresentata col titolo Jeux de Massacre.

L'argomento
Negli ultimi anni lo studio delle epidemie e il loro impatto sullo sviluppo e sui cambiamenti sociali ha conosciuto un grande interesse. Quello che prima ispirava letterati e scrittori è ora all'attenzione di storici e scienziati. Ionesco è poeta e come tale ha affrontato il tema in modo visionario ma questa visione, come ogni valida opera di poesia, ci parla della realtà come e più chiaramente della realtà medesima.

Il nostro allestimento
Oggi si assiste a un interessante fenomeno artistico, nei musei di Parigi, Bilbao, Barcellona... In architetture espositive contemporanee, in razionali spazi chiaramente strutturati, hanno luogo mostre dedicate agli anni pop. L'evidente contrasto tra queste architetture e quelle pitture e sculture forma un tutt'uno armonico che, mentre storicizza due movimenti ugualmente presenti alla mia generazione, li mette in reciproco valore. Qualcosa del genere, trasposto, aleggia anche nella commedia, o farsa, di Ionesco. La città muta, ma è popolata da un insieme di objets touvés umani, di eterne maschere, di paccottiglia di opinioni e idee, di luoghi comuni messi in evidenza, coloratissima e imprevedibile e non ha poi l'aria di troppo mutare davvero, per lo meno dai tempi di Aristofane. Sì, la cosa è disperante, ma fa pure ridere. E la morte che viene a passare così massicciamente per quella contrada non è la giustiziera che molti sperano, ma la morte e basta e fa le cose a modo suo. Alla fine, come sempre accade, ognuno è prigioniero del proprio carattere e delle proprie idee. Ma non sarebbe tanto diverso se fosse altrimenti. La commedia è davvero un'alta forma drammatica: mostra allegramente l'umanità e il suo risvolto risibile, la tragedia di essere mortali e il comico che ad essa si accompagna.
Nel nostro allestimento tutto si svolge lungo una strada, quando siamo all'aperto, e in lunghi corridoi, le strade delle nostre case, quando siamo all'interno. Luoghi di passaggio nei quali si recita emblematicamente la breve scena madre della vita. Si entra, si gioca la propria parte, si muore e si esce, di vita e di scena. Si passa, appunto.
Come vuole Ionesco, la morte celebra di persona i suoi trionfi e la sua danza macabra, alla quale finiscono per partecipare tutti i personaggi, mano a mano che la loro vicenda si conclude. Ma danza è, e su tutti i contrasti, le passioni, e i tumulti dell'esistenza prevalgono un allegro scampanio e un festoso movimento.
Marina Spreafico

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: dal lunedì al venerdì - ore 15/19 - presso il Teatro Arsenale, via C. Correnti 11 - Milano - tel. 028321999 / 028375896 - 24/24h tel. 028321999 (segreteria telefonica).

RITIRO BIGLIETTI: dal lunedì al venerdì - h. 15-19 - presso gli uffici del Teatro Arsenale, via Cesare Correnti 11, Milano

ORARIO SPETTACOLO: feriali ore 21,15 - domenica ore 16,30 - lunedì riposo.

PREZZO BIGLIETTI: intero 13 euro - ridotti 11 euro - cral 9 euro - cartarsenale 8 euro
Martedì e Domenica posto unico 9 euro.

MEZZI PUBBLICI: tram 2 - 3 - 14, bus 94, MM1 Duomo MM2 S. Ambrogio MM3 Duomo Missori

TEATRO ARSENALE via Correnti, 11 - Milano

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