Teatro Officina
Milano
via Sant'Erlembaldo, 2
02 2553200 FAX 02 27000858
WEB
Canto di terra
dal 9/5/2002 al 11/5/2002
02 2553200 FAX 02 27000858
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Teatro Officina




 
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9/5/2002

Canto di terra

Teatro Officina, Milano

Un concerto in forma teatrale, che unisce letture di testi di scrittori siciliani a musiche, canzoni e suggestioni sonore. La parte letteraria si innesta nella musica dando vita a una sorta di ritorno alla cantata popolare, che in un unico tracciato, ha dentro la forma recitata e la forma cantata.


comunicato stampa

massimo de vita ricorda i trentanni del Teatro officina
e presenta

KABALLA in
"CANTO DI TERRA"
(arie lunarie e storie di Sicilia)

di A. Feletti, G. Monti, G. Rinaldi
con Evelina Primo, Lucio Bardi, Massimo Germini, Fabio Maggioni
Regia Francesco Mazza

"Canto di Terra" è un concerto in forma teatrale, che unisce letture di testi di scrittori siciliani a musiche, canzoni e suggestioni sonore.
La parte letteraria si innesta nella musica dando vita a una sorta di ritorno alla cantata popolare, che in un unico tracciato, ha dentro la forma recitata e la forma cantata. Il sottotitolo "Arie Lunarie e Storie di Sicilia" anticipa latmosfera dello spettacolo e attraverso un universo fatto di sirene, di forti elementi geografici, di miti, di divinità del luogo si attraversa, in modo originale le più antiche tradizioni siciliane con il gusto per la narrazione e la musicalità del dialetto, in una suggestiva contaminazione tra lingua italiana e gli stili musicali propri di questa terra. Tutti Autori siciliani, in omaggio a chi ha fatto e fa grande la Sicilia della poesia e dellimpegno, con ununica eccezione: "Pasolini" nel ritornello di "Fina dumani".

Venerdì 10 maggio ore 21.00
INGRESSO euro 7,75

_____________

sabato 11 maggio 2002 alle ore 21

Il TEATRO OFFICINA presenta
PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI PIOLTELLO
INGRESSO INTERO 6 EURO RIDOTTO 4 EURO

"VIVA 0 RE"

di Angelo DAmbrosio e Fausto Sesso

La scena è la cella di un carcere: la porta di ferro, i pagliericci pullulanti di zecche e di pulci, i topi dagli occhi rossi, il bugliolo la finestra sbarrata da cui non entra nemmeno il cielo nero, il telo e cerchio di luce di una candela. Due uomini sono solì sul palcoscenico. Il primo viene dalla verità della storia. Si chiama Giacomo Antonio Gualzetti. Ha ventisette anni ed è un poeta. Il secondo viene dalla verità della fantasia e si chiama Carmine Ruoccolo, lo chiamano Settefacce, ed è un lazzaro del Pallonetto di Santa Lucia; dove la vita è stata sempre un contrabbando.

Di questi due personaggi e di molte presenze, di questo semplice canovaccio teatrale, si sono serviti gli autori per raccontare la rivoluzione del Novantanove. La tragedia di una città del popolo del Sud miniaturizzata tra le quattro mura fradice di una cella, attraversata da visioni e fantasmi che arrivano dal fuori: Re Ferdinando naso luongo e faccia a pizzo, Lady Hamilton ca simbruscina carnalmente, lammiraglio Nelson e laltra maniata e fetiente straniere che comandano, Championnet dal core napulitano, chillu sfaccimmo di Faipoult, che voleva zucarsi anche laria del mare e tanti altri.

In questo luogo chiuso come in tanti altri luoghi chiusi di altre epoche ed anche luoghi teatrali (Il Calapranzi di Pinter, Emigranti di Mrozek), cè la coabitazione forzata e in "Viva o RE" avviene il miracolo delluomo: lamicizia.

con Fabrizio Martorelli e Sacha Oliviero
Scenografia Silvia Manzoni
Luci Enzo Biscardi
Regia di Francesco Mazza

Durata 90 minuti

Per informazioni e prenotazioni:
Teatro Officina Via S. Elembardo n.2 - Milano
Tel. 02 2553200 fax 02 27000858

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