Sit number 17: City Tales. La personale comprende la produzione pittorica piu' recente dell'artista. Scorci metropolitani, palazzi e quartieri solitari sono, insieme alla luce, i principali protagonisti della sua ricerca. Testo critico a cura di Veronica Perrone.
Non Permanent Gallery presenta la mostra personale di Diego Scursatone, che comprende la sua produzione pittorica più recente. Scorci metropolitani, palazzi e quartieri sono, insieme alla luce, i principali protagonisti della ricerca di questo giovane artista di riconosciuto talento. Le tele, interpretate da Scursatone che da anni indaga l’ambiente urbano cogliendone i volumi, le architetture e i dettagli, divengono racconti di città, appunti di viaggio. Colore e luce sfumano o accentuano i particolari della realtà urbana, degli edifici, delle vie e dei personaggi che paiono sfuggiti ai luoghi della memoria per raccontare altre storie, per lasciarci immaginare lo scorrere delle vite che prosegue oltre alle strade e alle case rappresentate.
Scursatone dipinge spazi esistenti o dimensioni da riplasmare,da ricomporre nei ricordi e sulla tela e conferisce alle sue opere una dimensione atemporale, sospesa e rarefatta. La pittura e la luce raccontano e modellano, svelano un momento congelato nei paesaggi nordici cari all'artista o nei ricordi di suggestioni passate . Edifici , palazzi e vie, interni ed esterni metropolitani si rivelano con le loro storie e i loro vuoti. Luoghi solitari da colmare, storie accennate che si manifestano come ipotetiche inquadrature cinematografiche che continuano nel nostro immaginario, quello del fruitore.
Nell’ultima produzione dell’artista è sempre più presente la figura umana. Spazio e architettura, soggetti principali del racconto nel quadro, si popolano di quei personaggi rimasti fino ad ora dietro alle finestre, dentro alle automobili. Se la nudità dei paesaggi, la desolazione e l’assenza di persone amplificano il senso di smarrimento dell’uomo nei confronti della vita e dei suoi drammi, i nuovi racconti di Scursatone, in cui i tralicci del telefono e della luce (simbolo di comunicazione in alcune opere precedenti) cedono il testimone a personaggi in carne e ossa, forse svelano nuovi e profondi significati di presenza e partecipazione.
Diego Scursatone è nato a Genova nel 1975 e vive e lavora in Piemonte. Si forma al liceo Artistico,all’Accademia delle Belle Arti di Torino e alla Kuvataideakatemia (Accademia delle Belle Arti) di Helsinki. Partecipa a mostre collettive e personali in Italia e all’estero dal 1997. Espone in permanenza alla Non Permanent Gallery di Torino e a Roma.
Testo critico a cura di Veronica Perrone
Inaugurazione venerdì 11 settembre 2009 alle 18.30
Non Permanent Gallery
via Montemagno 37, Torino
Orario apertura: dal mart al sab 15.30-19.30 o su appuntamento
ingresso libero