Galleria Raffaella Cortese
Milano
via A. Stradella, 7
02 2043555 FAX 02 29533590
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It rests by changing
dal 17/9/2009 al 13/11/2009
mart-sab 15-19.30 o su appuntamento

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Galleria Raffaella Cortese




 
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17/9/2009

It rests by changing

Galleria Raffaella Cortese, Milano

La collettiva riunisce 4 grandi artisti europei del secondo dopoguerra, Rolf Julius, Jiri Kovanda, Roman Signer e Franz Erhard Walther, sulla base del loro rapporto con la scultura. La scultura costituisce per tutti e 4 gli artisti un riferimento imprescindibile; al tempo stesso, nelle loro opere essa viene messa radicalmente in discussione attraverso fattori come il tempo, il movimento e l'azione. A cura di Simone Menegoi.


comunicato stampa

a cura di Simone Menegoi

Raffaella Cortese è lieta di presentare la mostra collettiva It rests by changing. Curata da Simone Menegoi, riunisce quattro grandi artisti europei del secondo dopoguerra, Rolf Julius, Jiři Kovanda, Roman Signer e Franz Erhard Walther, sulla base del loro rapporto con la scultura. La scultura costituisce per tutti e quattro gli artisti un riferimento imprescindibile; al tempo stesso, nelle loro opere essa viene messa radicalmente in discussione attraverso fattori come il tempo, il movimento e l’azione.

In materiali impiegati dagli artisti sono effimeri o privi di forma stabile; sono il punto di partenza o di arrivo di performance e azioni fisiche; si convertono in vettori e in forze. Da questo punto di vista, si può dire che questi quattro sentieri verso la scultura sono anche (e nella stessa misura) vie di fuga da essa.

Rolf Julius (1939, vive a Berlino) ha impiegato il suono prima in associazione con la fotografia e poi, nel corso del tempo, con materiali naturali e artificiali di ogni genere, riprendendo in modo personale la secolare ricerca di sintonie e affinità fra vista e udito. Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali in istituzioni europee e americane, fra cui il Fridericianum di Kassel, il PS1 di New York, l’Hamburger Banhof di Berlino.

Jiří Kovanda (1953, vive a Praga) è stato oggetto negli ultimi anni di una riscoperta che ne ha messo in luce l’originalità e l’attualità come artista. La sua opera – performance, installazioni, piccoli quadri – nasce negli anni Settanta, nel contesto sociale e culturale del regime comunista cecoslovacco, e privilegia il gesto intimo, spesso al limite della visibilità, a volte poeticamente umoristico. Nel 2007 l’artista ha partecipato a Documenta XII.

Roman Signer (1938, vive a St. Gallen - CH) ha sviluppato una forma originale di scultura che incorpora il tempo e la trasformazione come componenti essenziali. Le performance con le quali dà forma alla materia sono spettacolari e perfino pericolose (celebre il suo uso dell’esplosivo), ma spesso dotate di un aspetto ludico. Il suo lavoro, esposto in tutto il mondo, ha rappresentato la Svizzera alla Biennale di Venezia del 1999.

Franz Erhard Walther (1939, vive a Fulda - D) ha partecipato alla leggendaria mostra di Harald Szeemann “When Attitudes Become form” (1969) e ha esposto il suo lavoro in quattro edizioni di Documenta. Innovatore straordinario, fin dai primi anni Sessanta ha sviluppato un’opera che lega i materiali al gesto umano nello spazio. Molte delle sue creazioni scultoree - celebri quelle di stoffa – prendono vita all’interno di calcolate coreografie di azioni, eseguite dall’artista o da altri. Eraclito (VI-V sec. a.C.), frammento DK 84a: μεταβάλλον ἀναπαύεται, “mutando riposa” (It rests by changing). Il soggetto della frase non è noto: alcuni ritengono sia “il mondo”, altri “l’anima”.

inaugurazione venerdì 18 settembre 2009 ore 18-22

Galleria Raffaella Cortese
Via Stradella 7, Milano
orario: da martedì a sabato ore 15-19.30 o su appuntamento
in occasione di START apertura staordinaria sabato e domenica

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