Festival di Body Performance Art. La sfida e' quella di proporre a teatro espressioni artistiche nate in tutt'altro contesto: dai rave party, alle azioni degli anni '60-'70, alle installazioni umane.
ROMA 17, 18 e 19 settembre 2009 presso il Teatro dell’Orologio si svolgerà il festival di Body Performance Art “Mutazioni Profane” organizzato dalle artiste Kyrahm, Julius Kaiser e Sylvia Di Ianni.
La sfida e' quella di proporre a teatro in uno spettacolo fruibile in un'ora, espressioni artistiche nate in tutt'altro contesto: dai rave party più estremi, alle azioni performative degli anni '60-'70, alle più sofisticate installazioni umane da museo d'arte contemporanea, performance, quadri viventi, azioni estreme sul corpo, prove di resistenza, accompagnate da video e musica dal vivo realizzata con strumenti musicali rarissimi.
Si tratta di un esperimento che non ha precedenti in Italia.
L'evento si aprirà il 17 settembre con "Crisalide", l'installazione umana di Kyrahm a piazza dell'Orologio. Sarà collocata una struttura molto leggera al centro della piazza nella quale l'artista si andrà ad avvolgere come in un bozzolo e vi rimarrà rinchiusa per 30 ore consecutive, custodita e assistita dalla mamma che provvederà ai suoi bisogni per tutta la durata della performance.
L'isolamento è l'illusione di sentirsi al sicuro. Un gesto semplice nella forma ma tanto difficoltoso nell'applicazione come la chiusura in un bozzolo per 2 giorni per ricordarci che dai periodi di oscurantismo, di crisi e di anomia si esce attraverso l'arte. La dimostrazione che rinchiudersi per difendersi in realtà ci espone maggiormente ai rischi: rimanendo incatenati agli schemi mentali della propria cultura si diventa invisibili.
L'azione performativa di Kyrahm sarà documentata in diretta e per l'intera durata sul sito internet dell'evento attraverso le immagini da alcune webcam collegate. La multimedialià, curata da Francesca Fini, renderà possibile interagire con Kyrahm attraverso il sito.
Kyrahm è un' artista visuale e poliedrica della scena underground romana, vincitrice nel 1999 del premio Mythos categoria conceptual art. Si occupa di arti visive e performative. Promuove eventi a tematica artistica ed è una delle fondatrici di Extreme Gender art, avviando con Julius Kaiser, performer e trasformista da donna a uomo della scena Queer internazionale, le "Human Installations, movimento che unisce il linguaggio delle installazioni, la pittura e la bodyart.
Il 18 Settembre, l'artista uscirà dalla Crisalide per dirigersi verso il Teatro dell'Orologio inaugurando il festival che si svolgerà nella sala Orfeo il 18 con replica il 19 Settembre, e che proporrà Performance Art, Videoarte e musica.
Il tema coadiuvante delle opere è il concetto di mutazione: corpi in evoluzione, body art estrema, metamorfosi. Ogni mutazione estetica, psichica, di genere, sessuale e ogni inflizione corporea è rappresentativa di una società liquida e in continua trasformazione dove l'opera d'arte deve perdere necessariamente il carattere di staticità che è tipico di altre espressioni.
La body art estrema parte dall'assunto che tutto debba essere reale. L'artista Kyrahm in un omaggio a Ron Athey in collaborazione con i Bloody Cirkus, indagherà il rapporto tra iconografia cristiana e bodyart estrema nella performance "Sacrifice" dove assisteremo a vere crocifissioni che incidono la carne e si piangerà davvero sangue. L'opera non ha un fine provocatorio, ma rappresentativo esaltando i sentimenti terreni, umani, legati alla carne.
La carne è materia da modellare nell’installazione umana "Obsolescenza del Genere" di Kyrahm e Julius Kaiser che racconta la transizione FtM (da donna a uomo), scelta tra le 30 performance gender exploration migliori al mondo negli USA.
La delicatezza e la crudezza si mescolano nelle varie rappresentazioni sull’amore: da "Domani ed ancora ieri" di Julius Kaiser che attraverso alcuni frammenti propone una riflessione sulla perdita e il ricordo, all’amore corrotto de "Il gioielliere" di Kyrahm e Julius Kaiser, al rapporto tra vittima e carnefice proposto da Sylvia Di Ianni in “Nympholeptoi” che indaga la sindrome di Stoccolma, alle visioni ironiche di Francesca Fini, autrice di “Cry me a river” e “L’Amour”. Sylvia Di Ianni propone inoltre un ribaltamento claustrofobico di Alice in wonderland in “Jumping on the ground”.
L’evento ospiterà anche lo scultore Mimmo Pesce, e l'artista concettuale Angelo Pretolani di Genova molto attivi sul versante della Performance Art negli anni '70.
La raffinata colonna sonora è a cura del compositore Alessio Contorni, che eseguirà in un live set unico nel suo genere con strumenti musicali rarissimi.
I forti contenuti proposti in alcune performance potrebbero urtare la sensibilità di chi guarda. L’ingresso è vietato ai minori di 18 anni.
Teatro dell'Orologio
via dei Filippini, 17a - Roma