Lotophagie. Gli ultimi lavori dell'artista, esposti in mostra, sono ispirati all'episodio dei Lotophagi dell'Odissea, il popolo che mangia fiori di Loto per dimenticare. Le opere partono da un supporto particolare: sono grandi fondali di opere liriche in carta che l'artista raccoglie da anni; un materiale di per se' gia' carico di memoria, impregnato di suoni, voci, gesti che entrano in sintonia con i segni dell'artista.
La MARCOROSSI artecontemporanea di Milano presenta, dal 18 settembre al 31 ottobre, la personale di Luca Caccioni intitolata Lotophagie.
La mostra è incentrata sul nuovo ciclo di opere dell’artista bolognese (Bologna 1962) al quale sta lavorando da quattro anni.
Esposto per la prima volta a Milano dove non espone dal 2001, Lotophagie è ispirato all’episodio dei Lotophagi dell’Odissea, il popolo che mangia fiori di Loto per dimenticare.
Le opere partono da un supporto particolare: sono grandi fondali di opere liriche in carta che l’artista raccoglie da anni; è un materiale di per sé già carico di memoria, impregnato di suoni, voci, gesti che entrano in sintonia con i segni dell’artista.
Caccioni usa colori ad olio e spesso il puro olio di papavero, stesi per addizione e sottrazione sulle vecchie carte, questi si allargano, si estendono cercando di sfuggire al controllo dell’artista, scoprendo e facendo emergere colori già presenti, proseguendo così la ricerca estetica dell’artista sulla trasparenza dei lavori su acetato.
Sempre nel segno della continuità con il passato anche queste opere presentano segni grafici, parole che affiancano l’immagine e che raccontano di ragionamenti, di cose accadute che rimangono però misteriose. Immagini ipnagogiche affiorano quindi dagli antichi fondali teatrali, immagini di memorie che svaniscono dalla mente: fiori, scimmie, figure informi o astratte, forse le stesse dei mangiatori di loto nell’Odissea di Omero.
Dice Caccioni:” ..sono carte piene di memorie ma sono impressionate, nel senso di dipinte, da una persona che non vuole memoria o notizie..”.
Nel mese di dicembre edito da Damiani Bologna uscirà un volume che pubblicherà tutte le opere del ciclo Lotophagie, con diversi contributi critici.
Luca Caccioni è nato a Bologna nel 1962 dove vive e lavora, è docente alla cattedra di pittura presso l’Accademia di belle arti di Bologna. Negli ultimi cinque anni ha esposto in mostre personali a Bologna alla Otto Gallery, a Basilea alla Galleria Carzaniga, a Ginevra alla Greene Gallery e a Roma alla Galleria Oredaria.
Ufficio stampa
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ufficiostampa@spiralearte.com
Inaugurazione 18 settembre 2009. ore 18
Galleria Marcorossi - Spiralearte
C.so Venezia, 29, Milano
orario: da martedì a sabato 11-19
18, 19, 20 orari Start
ingresso libero