91mQ art project space
Berlin
Landsberger Allee 54
+49 (0)163 5473412 FAX
WEB
Imprimatur 3
dal 22/9/2009 al 26/9/2009

Segnalato da

Elena Bellantoni



 
calendario eventi  :: 




22/9/2009

Imprimatur 3

91mQ art project space, Berlin

Le variazioni Goldberg. 7 giovani artisti italiani hanno messo la loro intelligenza artistica al servizio di una sfida che cavalca differenti linguaggi, accostando le peculiarita' musicali e i sostantivi propri della musica, con la pratica dell'arte visiva contemporanea.


comunicato stampa

A cura di Martina Cavallarin

Federico Arcuri - Giuseppe Ciracì – Chiara Lecca - Davide Lovatti - Gianni Moretti - Maria Elisabetta Novello - Svetlana Ostapovici

IMPRIMATUR 3 – Le Variazioni Goldberg è una mostra concepita sulle peculiarità di sette giovani artisti italiani che hanno messo la loro intelligenza artistica al servizio di una sfida che cavalca differenti linguaggi accostando le peculiarità musicali e i sostantivi propri della musica con la pratica dell’arte visiva contemporanea. La mostra è promossa dall’Associazione culturale Scatola bianca e si svolgerà a 91 mQ art project space, spazio di sperimentazione artistica con sede a Berlino, gestito da due artisti Italiani Elena Bellantoni e Marco Giani dal 23 settembre 2009.

“Le Variazioni Goldberg (BWV 988), composte per Johann Gottlieb Goldberg, furono scritte da Johann Sebastian Bach (Eisenach, 21 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750) tra il 1741 e il 1745 e pubblicate a Norimberga dall'editore Balthasar Schmid.

Scritta per clavicembalo solo, l'opera è stata concepita come un'architettura modulare di 32 brani disposti seguendo schemi matematici e simmetrie che le conferiscono una coesione che non ha eguali nella storia della musica. Insieme all'Arte della fuga può essere considerata il vertice delle sperimentazioni di Bach, soprattutto grazie a modulazioni tecniche studiate sotto il profilo matematico. Il grande valore strutturale, l'irraggiungibile tecnica compositiva, l'abilità di toccare ogni possibilità espressiva del clavicembalo e la tecnica esecutiva richiesta fanno delle Variazioni Goldberg un vero monumento all'intelligenza del grande compositore. L’opera è basata sul contrappunto: il contrappunto è l’arte di combinare una data melodia (canto dato) con una o più melodie contemporanee, che si dicono contrappunti rispetto al canto dato. In poche parole il contrappunto consiste nell’arte di sovrapporre e far coesistere due melodie diverse. Per far questo la struttura della musica deve essere organizzata in modo perfettamente pianificato per evitare di degenerare nel caos.

Glenn Herbert Gould (Toronto, 25 settembre 1932 – Toronto, 4 ottobre 1982) è stato un pianista, compositore, clavicembalista e organista canadese. Gould fece la prima registrazione ufficiale per la CBS nel 1955. Egli aveva scelto di registrare le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach. Il manager della sezione ''musica classica'' della Columbia non era inizialmente molto contento di questa scelta, dal momento che si trattava di un'opera fino a quel punto ben poco rappresentativa di Bach, infatti, a parte una registrazione del 1928 del pianista Rudolf Serkin, nessuno, neanche i clavicembalisti, si era confrontato con quest'opera. A detta di molti si trattava più di un esercizio di virtuosismo piuttosto che di un'opera musicale. In realtà, per Gould, era un pezzo con cui veniva associato strettamente, tanto che esiste una registrazione mono del 1954, recentemente ripubblicata e Gould suonava le Goldberg in molti dei suoi concerti. Forse un segno del destino, tanto che una delle sue ultime registrazioni è stata di nuovo quest'opera bachiana, uno dei pochi pezzi che Gould abbia registrato due volte in studio. Entrambe le registrazioni sono state acclamate dalla critica, anche se molto diverse l'una dall'altra: la prima altamente energica e spesso con tempi frenetici, la seconda più lenta e più introspettiva.

Gould era anche noto per i suoi particolari movimenti del corpo mentre suonava e per la sua insistenza nel seguire una precisa routine. Suonava nei concerti sempre e solo seduto sulla sedia pieghevole che suo padre, Bert Gould, aveva costruito, e continuò ad utilizzarla anche quando questa era quasi completamente consumata. La sua sedia è così strettamente identificata con la sua figura, da essere in mostra in un posto d'onore in una teca di vetro nella Biblioteca Nazionale del Canada. Lui stesso dichiarò in un famoso video che la sedia gli era ''molto più vicina della stessa musica di Bach''. Glenn Gould ha ricevuto molte onorificenze durante la vita e anche dopo la morte. In occasione dell'uscita della prima incisione per la CBS, nel 1955, la stampa d'oltreoceano scriveva già di un fenomeno Gould: non è un caso se le Variazioni Goldberg, capolavoro di Bach semisconosciuto ai più fino a quel momento, sia balzato in testa alle classifiche delle vendite, superando una delle hit di Louis Armstrong. Il quotidiano New Yorker scrisse di lui: ''un Marlon Brando del pianoforte''. Nel 1983, è stato incluso nella Canadian Music Hall of Fame. Nel 1983 lo scrittore austriaco Thomas Bernhard ha scritto un libro di finzione sul personaggio Gould (Il soccombente, ed. Adelphi), nel quale il pianista canadese è oggetto di ammirazione e di ossessione da parte di un suo collega non altrettanto grande”.

Anche nei codici, nelle temperature, nelle necessità dell’arte contemporanea coesistono gli aggettivi usati dal geniale sofisticato Bach prima e dal geniale ipocondriaco Gould poi: variazioni matematiche, simmetrie, sperimentazioni, modulazioni tecniche, valori strutturali, intelligenza e contrappunto. Il tema curatoriale di Imprimatur 3 – Le Variazioni Golderg ruota attorno alla coesistenza di ossessioni diverse organizzate in una struttura di caos controllato, modulato con linguaggi variabili, ma che presuppone la ricerca tecnica, l’ironia delle presenze, le stratificazioni pericolose, la tensione tra ciò che è visibile e ciò che non lo è, le sedimentazioni di esperienze sempre da controllare, costantemente da intraprendere.

Vernissage September 23 2009, h. 19.00

91mQ art project space
Landsberger Allee 54 - Berlin

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