Coincidenze III. La doppia personale e' concepita come una mostra unica in cui un teorema di immagini, pensieri, segni, emozioni e colori, corre da un lavoro all'altro e avvolge lo spazio, disegnando una fluente narrazione visiva. A cura di Lea Mattarella e Olga Gambari.
a cura di Lea Mattarella e Olga Gambari
Ci sono incontri umani e artistici che diventano progetti naturalmente, strutturandosi autonomamente in percorsi condivisi che germogliano fecondi. È accaduto con Lea Mattarella e Marina Sagona, da un lato, e Olga Gambari e Ada Mascolo dall’altra; al centro la gallerista Federica Rosso con il suo spazio 41artecontemporanea. Due artiste e due curatrici si sono incontrate e mescolate, scambiandosi i compagni di doppio, ma, in realtà, sviluppando una firma comune a una partita che interseca fascinazioni reciproche e affinità spontanee. La doppia personale di Ada Mascolo e Marina Sagona, curata da Lea Mattarella e Olga Gambari, è un unico corpo con un solo respiro, in cui tutte le figure coinvolte si tengono per mano. Ogni punto del cerchio rimanda agli altri, con un cuore pulsante al centro. Ne nasce un teorema di immagini, pensieri, segni, emozioni e colori che corre da un lavoro all’altro e avvolge lo spazio, disegnando una fluente narrazione visiva.
l.m. e o.g.
Ada Mascolo sussurra. È un’artista che non ama l’eccesso e si trova a suo agio tra i percorsi della leggerezza. E anche in questa occasione ha scelto di muoversi su questi territori. C’è una grande tela in cui il rosso vigoroso nuota e sembra emergere da profondità sognanti, inventandosi fiore che ha una materialità impalpabile e nello stesso tempo sensuale, trasparente eppure carnosa: questo è il punto di partenza. Dopo, a seguire, sono nate le carte, invertendo il processo che solitamente le legge e interpreta come disegni preparatori. In questo caso è successo il contrario: il grande quadro è come esploso in un’ installazione di fogli volanti che sembrano quasi rappresentarne la pelle. Il frammento vive per sé, si inerpica sul muro, lo copre, lo conquista lentamente e forse poi ritornerà all’interno del quadro. Ma potrebbe anche continuare all’infinito, perché Ada, esattamente come Marina, in fondo non fa che tenere un diario emozionato che affida al caso e che tutte le volte riordina. Infine, il terzo lavoro in mostra, è un albero. Ancora una volta costruito per “pezzi di stagione”, come direbbe De Gregori. Qui tutto ha origine e tutto termina: ogni piccolo segno incantato è un racconto ad acquarello. Se li sfogli tutti emerge una storia corale. Dove, come sempre nei lavori di Ada Mascolo, l’essere umano incontra la natura, respirandone la parte sotterranea, l’ accordo armonioso e magico, il soffio segreto.
lea mattarella
Marina Sagona è un artista di pancia e di intelletto, una donna che traduce la propria vita in disegni pittorici. Lavora a un diario continuo, che la accompagna, dove ogni nuovo progetto rappresenta un nuovo capitolo. Le sue opere, intimamente legate alla letteratura e alla psicoanalisi, sono dimensioni private, con un minimalismo attento al quotidiano, come piccola traccia esistenziale, che evoca lo scrittore Raimond Carver. Eppure si ritrova anche una coralità epica, intrisa di rimanenze adolescenziali e di ruoli femminili, in cui sono echi possibili Angeles Mastretta e Isabel Allende.
Con un segno colto e raffinato, ma molto sensuale, declinato tra il bianco, il nero e l’arancio, in questo lavoro l’artista scivola tra i versi del “Cantico dei cantici” (dalla raccolta “La donna al plurale” del 1936) del poeta ceco Vìtezslav Nezval. La donna e il suo corpo si fondono panicamente in metafore e sovrapposizioni, in un collage di scrittura automatica per immagini che trabocca di vita e desiderio. Ma il senso della fugacità temporale è una piccola lacrima incisa di fianco.
olga gambari
Inaugurazione venerdì 25 settembre dalle 18 alle 21
41artecontemporanea gallery
Via Mazzini 41, Torino
dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, sabato e mattina su appuntamento
sabato 26 settembre 2009 dalle 11 alle 19 - opening collettivo gallerie TAG
ingresso libero