Per questa esposizione lo spazio di via Reggio Emilia e' connotato dalla presenza di due colori: il rosa e il giallo. L'uso di un materiale come il chewingum e' divenuto il segno piu' caratteristico di tutta la produzione dell'artista. La mostra descrive una realta' che, contro l'immobilismo, vuole spronare una societa' rassegnata e apatica riguardo al consumismo e allo spreco energetico. Un appello per difendere un'etica basata sul principio di responsabilita' nei riguardi della natura.
Il primo ottobre alle ore 19 si inaugura a Roma, presso la galleria OREDARIA in via Reggio
Emilia 24, Tomorrow, mostra personale di Maurizio Savini.
In questa occasione, lo spazio di via Reggio Emilia sarà fortemente connotato dalla presenza
di due colori: il rosa, la cui valenza simbolica viene completamente rovesciata, e il giallo, la
cui profondità si contrappone alla piattezza del primo. L’uso di un materiale ambiguo come il
chewingum, culturalmente e socialmente caratterizzato, è divenuto il segno più caratteristico
di tutta la produzione di Maurizio Savini.
Simboli del nostro immaginario collettivo, oggetti di uso quotidiano, riferimenti a diverse
culture e bandiere di alcuni dei paesi più potenti nel panorama attuale sono contrastati
e amalgamati. Alcuni dei personaggi protagonisti della nostra società, come i managers,
vengono raffigurati in atteggiamenti che esprimono la drammaticità del momento
economico attuale, invocando una distopia che però non si compie in un’epoca e un
luogo distante, bensì nel momento storico e nella realtà della nostra quotidianità.
Tomorrow descrive una realtà che, contro l’immobilismo, vuole stimolare e spronare una
società che ha perduto la capacità di immaginare. L’inconsapevolezza, la rassegnazione
o l’apatia nella cultura di massa, riguardo al consumismo e allo spreco energetico,
vengono condannate per stabilire un superamento in grado di ridisegnare l’interazione
tra uomo e natura.
Una chiamata a smettere di lamentarci senza reagire, a distruggere la visione nichilista
dell’uomo intesa come schiavitù e a prendersi la responsabilità di valicare qualunque
confine imposto.
Un appello per difendere un’etica basata sul principio di responsabilità nei riguardi
della natura, che possa convertire questa prospettiva in un incubo del passato da
dimenticare.
Inaugurazione giovedì 1 ottobre 2009 alle ore 19
Galleria OREDARIA Arti Contemporanee
Via Reggio Emilia 22/24, Roma
Orari: dal martedì al sabato: 10-13 e 16-19,30
Ingresso libero