In mostra un omaggio a Fausto Coppi il campione del ciclismo nel 90' anniversario della sua nascita. Le opere sono di: Elisabetta Di Maggio, Bruno Lorini, Patrick Tuttofuoco, Vedovamazzei. A cura di Franco Pavanello.
a cura di Franco Pavanello
Omaggio attraverso l’arte contemporanea al “campionissimo” del ciclismo italiano ed al suo mito,
attraverso la memoria e le opere scelte da Franco Pavanello in collaborazione con fondazione
march.
Angelo Fausto Coppi è una figura chiave per una generazione che tra gli anni quaranta e cinquanta
considerava il ciclismo più importante del calcio, tanto che la sua fama ed il suo nome è ancora
presente nell’immaginario collettivo dei campioni italiani dello sport.
Con il suo mito, che come tale è reso forte da una morte prematura avvolta dal mistero, e la sua
bravura è riuscito a trasformare la concezione del ciclismo portandolo all’idea odierna.
L’airone, così veniva chiamato Coppi, riuscì ad avvicinare il pubblico italiano al ciclismo non solo
attraverso le sue vittorie, ma anche grazie alla sua forte determinazione nel vincere nello sport, ma
come nella vita la sua condizione di povertà.
Coppi è stato quindi un personaggio popolare importante per la storia della società italiana
contemporanea. Il 2009 è un anno particolare per la sua storia, infatti in quest’anno cade il
90°anniversario della nascita del ciclista e sono sessanta anni dalla vittoria doppia avvenuta nel
1949 sia al Giro d’Italia che al Giro di Francia, impresa ritenuta impossibile da realizzare fino ad
allora.
Per questi motivi e per questi anniversari importanti, fondazione march ha deciso di dedicare la
giornata AMACI del contemporaneo il 3 ottobre 2009 ad un’esposizione curata da Franco
Pavanello che vuole, attraverso l’arte contemporanea, rendere omaggio alla memoria di Coppi.
Il curatore stesso afferma rivivendo i suoi ricordi attraverso le parole di Gianni Brera “non era mai
nato nel nostro paese e forse neppure al mondo; e quando ha capito che sopravvivere a se stesso
non era impossibile, ma certo sconveniente, per uno come lui, con infinita tristezza ha deciso di
abdicare e di lasciarci... Il mondo intero piange Fausto Coppi.”
Le opere che nelle intenzioni del curatore faranno rivivere il ricordo del campionissimo sono di:
Elisabetta Di Maggio, Bruno Lorini, Patrick Tuttofuoco, Vedovamazzei.
Verrà sviluppato in questo modo un percorso che farà riflettere sui simboli principali che hanno
accompagnato l’ascesa di Coppi: da La maglia rosa di Elisabetta Di Maggio che evoca le cinque
conquistate da Fausto, a Turmalè opere di Bruno Lorini che rievocano una delle tappe fondamentali
per le gare di ciclismo, a Velodream (Riccardo) di Patrick Tuttofuoco, un velocipede che riporta il
tutto ad una dimensione ludica, a My weakness di Vedovamazzei opera che nasce sul mito di Coppi
dove sopra ad una pila di materassi che ricordano i tanti ricoveri di Coppi, c’è la sua bicicletta
Bianchi che gocciola sudore, il prezzo che ha dovuto pagare per la sua fama.
Immagine: Patrick Tuttofuoco, Velodream (Riccardo), 2001
Inaugurazione sabato 3 ottobre 2009, ore 18
Fondazione March
via Armistizio 49, Padova
Orari: lun-ven: 11-17 su appuntamento
Ingresso libero