Un'antologica del piu' popolare artista americano del XX secolo realizzata in collaborazione con Fondazione Roma, il Whitney Museum of American Art e la Fondation Hermitage di Losanna. Suddivisa in 7 sezioni che seguono un ordine tematico e cronologico, l'esposizione ripercorre tutta la produzione di Hopper dai primi del 900 fino agli ultimi anni. Fra olii, acquerelli incisioni e disegni preparatori, sono in mostra piu' di 160 opere che rappresentano vita quotidiana e solitudine dell'uomo moderno. A cura di Carter Foster.
A cura di Carter Foster
Per la prima volta, Milano e Roma rendono omaggio all’intera carriera di Edward Hopper (1882-1967) il più popolare e noto artista americano del XX secolo con una grande mostra antologica, senza precedenti in Italia, che
comprende più di 160 opere.
L’evento è promosso dal Comune di Milano - Cultura e dalla Fondazione Roma - a cui va riconosciuto l’impulso iniziale
alla realizzazione del progetto - uniti per la prima volta in una partnership culturale, con Arthemisia, il Whitney Museum of
American Art e la Fondation Hermitage di Losanna.
La rassegna si terrà a Palazzo Reale di Milano dal 15 ottobre 2009 al 24 gennaio 2010 e, subito dopo a Roma, presso la
Fondazione Roma Museo, dal 16 febbraio al 13 giugno 2010, ed è prodotta da Palazzo Reale, Fondazione Roma e Arthemisia che grazie agli elevati standard qualitativi delle proprie produzioni, riconosciuti in Italia e all’estero, è riuscita in un’operazione mai realizzata prima: portare a Milano e a Roma – e successivamente a Losanna per l’estate 2010 - la prima grande
mostra italiana del maggior esponente del Realismo statunitense, il pittore che più di ogni altro ha saputo rappresentare la
vita quotidiana e la solitudine dell’uomo moderno.
La mostra
La storia di Edward Hopper è indissolubilmente legata al Whitney Museum of American Art che ospitò varie mostre dell’artista, dalla prima nel 1920 al Whitney Studio Club a quelle memorabili nel museo, del 1960, 1964 e 1980. Dal 1968, grazie al
lascito della vedova Josephine, il Whitney ospita tutta l’eredità dell’artista: oltre 3000 opere tra dipinti, disegni e incisioni.
A cura di Carter Foster, conservatore del Whitney Museum, che ha concesso per l’occasione il nucleo più consistente di
opere, la rassegna vanta tuttavia altri importanti prestiti dal Brooklyn Museum of Art di New York, dal Newark Museum of
Art, dal Terra Foundation for American Art di Chicago e dal Columbus Museum of Art.
Suddivisa in sette sezioni, seguendo un ordine tematico e cronologico, l’esposizione italiana ripercorre tutta la produzione
di Hopper, dalla formazione accademica agli anni in cui studiava a Parigi (si recò in Europa tre volte dal 1906 al 1907, nel
1909 e nel 1910), fino al periodo "classico" e più noto degli anni ‘30, ‘40 e ’50, per concludere con le grandi e intense immagini degli ultimi anni. Il percorso prende in esame tutte le tecniche predilette dall’artista: l’olio, l’acquerello e l’incisione,
con particolare attenzione all’affascinante rapporto che lega i disegni preparatori ai dipinti: un aspetto fondamentale della
sua produzione fino ad ora ancora poco considerato nelle rassegne a lui dedicate.
Le prime sezioni "Autoritratti", "Formazione e prime opere" e "Hopper a Parigi" illustrano le opere del periodo accademico
e quindi le opere del periodo parigino. Mentre la sala dedicata a "La definizione dell’immagine: Hopper incisore" mette in
evidenza la sua tecnica elegante e quel "senso di incredibile potenzialità dell’esperienza quotidiana" che segna l’inizio di
una felice carriera.
Nella sezione titolata "L’elaborazione di Hopper: dal disegno alla tela", che celebra la straordinaria mano di Hopper, viene
presentato un gruppo significativo di disegni preparatori per il celebre Morning Sun (1952) e per il precedente New York
Movie (1939). Questa sezione svela quanto il "realismo hopperiano" non sia una semplice riproduzione dal vero, bensì il
frutto di una sintesi di più immagini e situazioni, colte in tempi e luoghi diversi, resa spesso al meglio con un taglio cinematografico.
Le sale dedicate a "L’erotismo di Hopper" e "I concetti essenziali: il tempo, lo spazio, la memoria" illustrano al meglio la
poetica dell’artista, il suo discreto realismo e soprattutto l’abilità nel rivelare la bellezza nei soggetti più comuni, divenuti
delle vere e proprie icone, come testimoniano i celebri capolavori esposti: Cape Cod Sunset (1934), Second Story Sunlight
(1960) e A Woman in the Sun (1961).
La mostra è arricchita di un importante apparato fotografico, biografico e storico, in cui viene ripercorsa la storia americana
dagli anni ’20 agli anni ’60 del XX secolo: la grande crisi, il sogno dei Kennedy, il boom economico. Un’occasione dunque
per capire meglio anche la nuova crisi di oggi e l’America di Barack Obama.
Nel catalogo, edito da Skira, i saggi di Carter Foster, Carol Troyen, Sasha Nicholas, Goffredo Fofi, Demetrio Paparoni, Luigi
Sampietro.
Mostra promossa da
Comune di Milano - Cultura
Fondazione Roma
Arthemisia
INFOLINE 199 202 202
Prenotazioni gruppi e scuole - visite guidate Ad Artem: T +39 02 6597728 info@adartem.it
Ufficio Stampa mostra
Arthemisia
Alessandra Zanchi T 0721 370956 az@arthemisia.it
Antonella Fiori af@arthemisia.it
Ufficio Stampa Comune Di Milano
Francesca Cassani T 02 88450177 francesca.cassani@comune.milano.it
Martina Liut T 02 88456796 martina.liut@comune.milano.it
Ufficio Stampa Fondazione Roma
Giovanni Rodia T 06 6786209 grodia@fondazioneroma.it
Roma, Fondazione Roma Museo, 16 febbraio - 13 giugno 2010
Losanna, Fondation Hermitage, 24 giugno - 17 ottobre 2010
Conferenza stampa 13 ottobre ore 11
Inaugurazione su invito 13 ottobre ore 18.30
Palazzo Reale
piazza del Duomo 12 Milano 20122
Tutti i giorni 9.30>19.30
Lunedì 14.30>19.30
Giovedì 9.30>22.30
La biglietteria chiude un'ora prima
Biglietti
Intero 9,00 euro
Ridotto 7,50 euro
Ridotto scuole 4,50 euro (min 15 max 25 persone)
Biglietto famiglia 19,50 euro (valido per nuclei familiari di minimo 3 persone)