Affrontando gli apparenti contrasti tra cinema d'essai, sperimentale e mainstream, il Festival ospita registi, critici, attori e artisti internazionali, creando un momento di incontro e di scambio. La V edizione rende omaggio a Lou Castel con una retrospettiva di alcuni dei suoi lavori; e a Robert Cahen con la mostra 'Passaggi Videoinstallazioni 1979-2008' (dal 23 ottobre).
Il Lucca Film Festival 2009, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, si svolgerà quest’anno dal 17 al 23 ottobre presso il Teatro San Girolamo e il Cinema Centrale nel centro di Lucca e vedrà avvicendarsi ogni giorno per 7 giorni incontri, seminari, dibattiti con importanti ospiti internazionali ma anche esposizioni e soprattutto molte rarissime proiezioni.
Il Lucca Film Festival, organizzato dalla Associazione Vi(s)ta Nova, nasce dalla volontà di proporre un nuovo approccio al cinema fatto di sguardi sempre nuovi che vedono tutto ogni volta come per la prima volta. Affrontando gli apparenti contrasti tra cinema d’essai, sperimentale e mainstream nella più ampia categoria dell’opera d’arte, il Festival ha già ospitato molti registi, critici, attori e artisti internazionali, creando un momento di incontro e di scambio che si è spesso rivelato molto utile, interessante e a tratti unico.
Lou Castel
Dagli esordi nel cinema italiano dei sessanta, dove riuscì a plasmare la propria immagine incarnando lo spirito ribelle della contro cultura giovanile, ad oggi, Lou Castel è riuscito rendersi protagonista della storia del cinema mondiale collaborando, fra i tanti, con registi del calibro di Bellocchio, Fassbinder, Wenders, Chabrol, Garrel, Lenzi e Cavani. Coerente a se stesso, con eclettismo l’attore ha saputo mantenere nell’arco della sua vastissima carriera lo spirito libertario, l’avversione al compromesso e la sincerità che lo hanno da sempre caratterizzato. La quinta edizione del Lucca Film Festival gli renderà omaggio con una retrospettiva di alcuni dei suoi lavori; parallelamente Castel omaggerà Lucca onorandoci della sua presenza.
Lou Castel e Umberto Lenzi incontreranno il pubblico giovedi 22 ottobre alle ore 21.00
Lou Castel incontrerà nuovamente il pubblico anche venerdi 23 ottobre alle ore 21.00 per presentare I pugni in tasca
Robert Cahen
Dopo essersi laureato al Conservatoire National Superieur Musique de Paris, studiando con il fondatore della “musica concreta” Pierre Schaeffer, nel 1971 Robert Cahen diviene membro l’ORTF (Office de Radiodiffusion Télévision Française) per poi iniziare nel 1972 l’attività di video sperimentazione. Resosi internazionalmente noto come uno dei principali esponenti della “seconda generazione” di video-artisti, Cahen esplora il mezzo audiovisivo nella sua totalità instaurando uno strettissimo rapporto tra cinema, musica e fotografia. Approcciandosi all’arte in modo del tutto non convenzionale, l’artista caratterizza i suoi lavori con forte soggettività, manipolando originalmente immagini, narrazione, suono e tempo filmico.
Quest’anno oltre a proporre i suoi primi lavori in pellicola, accompagnati dalla gradita presenza in sala dell’autore, sarà inaugurata durante i giorni del festival una grande mostra negli spazi della Fondazione Ragghianti.
Robert Cahen incontrerà il pubblico mercoledi 21 ottobre alle ore 21.00
La mostra ROBERT CAHEN Passaggi Videoinstallazioni 1979-2008 verrà inaugurata il 23 ottobre 2009 alle ore 17,30 e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2010.
Sable Noir
Sabbie nere. Sprofondarvi lentamente, progressivamente; metafora di una discesa nelle zone d’ombra dell’inconscio, un viaggio senza ritorno negli abissi della psiche umana. La sezione si propone di intraprendere questo viaggio, attraverso una breve panoramica all’interno della recente filmografia francese. 7 opere in nero, dolorosi affreschi rubati al genere “noir”, da cui la sezione ha origine e di cui ne stupra il concetto sviluppandosi in direzioni imprevedibili, accarezzando raffinate soluzioni d’autore per poi sporcarsi con i “generi”. Talvolta, addirittura, con il “gore”più esplicito.
Una sezione, dunque, che vuole giocare con i termini, sognare di poterli ridefinire o addirittura annullare. Una dimostrazione dell’attuale stato di salute della filmografia francese, sempre attenta alla tradizione ma contemporaneamente aperta alla contaminazione con i generi. Saranno le opere stesse a rappresentare ideologicamente i vari “strati” delle sable noir. Attraverso una perdita progressiva di contatto con la realtà superficiale, la discesa prevederà un’introduzione seguita da 3 strati: strato 1 : crepuscoli, strato 2 : ombre, strato 3 : tenebre.
Guillaume Nicloux: cet homme-là
Direttamente collegato al progetto Sable noir, il festival propone un omaggio ad uno dei più interessanti registi della nuova scuola francese. Nato nel 1966, regista, attore e sceneggiatore; a 22 anni, mentre studia al Centre National des Lettres, mette su una compagnia teatrale, "La Troupe". Dopo un telefilm per Arte intitolato La Vie crevée con Michel Piccoli e Arielle Dombasle, dirige per il cinema Faut pas rire du bonheur. Attratto dall'universo dei detectives privati e dai film di Jean-Pierre Melville dirige nel 1998 Le Poulpe con Clotilde Courau e J.P. Darroussin e, nel 2002, Une affaire privée, primo atto di una trilogia che comprenderà Cette femme-là (2003) e La clef (2007). Nel tempo trascorso tra le 2 opere, dirigerà Le concile de pierre (2005). Proprio suddetta trilogia sarà oggetto di omaggio, con la gradita presenza del regista a presentare 2 delle 3 opere in esame. Guillaume Nicloux incontreà il pubblico sabato 17 ottobre
LES FACS OF LIFE di Silvia Maglioni & Graeme Thomson
E’ un film a dispositivo concettuale/poetico che incrocia le traiettorie di coloro che furono influenzati dal processo di creazione del pensiero meccanico di Gille Deleuze, nel contesto rivoluzionario del Centre Expérimental Universitaire di Paris 8 Vincennes (1969-1980).
Il film genera le sue linee ed i suoi territori cinematografici a partire da una serie di incontri: con i video filmati da cineasti militanti durante i seminari di Deleuze degli anni ’70, con quelli che assistettero a quei seminari e che compaiono nelle immagini del film, con il bosco di Vincennes dove si trovavano gli edifici dell’Università (distrutti nel 1980), con gli studenti della nuova Università Paris 8 Saint-Denis e, inevitabilmente, con i fantasmi della rivoluzione che popolano i nostri desideri. I registi incontreranno il pubblico il pomeriggio di mercoledi 21 ottobre. Il film sarebbe introdotto da una lettura di brani tratti da Mille plateaux, eseguiti corpo rizzati vocalizzati in francese ed in italiano da Lou Castel e da Paolo Spaziani.
Twenty Puccini – Atto Secondo – giovedi 22 ottobre ore 20.45
L’«anti-collezione» di corti pucciniani continua: dopo il successo dei primi quindici film di «Twenty Puccini» in festival in tutte le parti del mondo – da Berlino a Taipei, da Sidney a Vienna a Montréal – siamo lieti di presentare ora i numeri sedici e diciassette, i nuovi lavori freschissimi di Xanaé Bove e David Reznak. Ringraziamo Xanaé e David e tutti i loro collaboratori per la loro ispirazione, energia e solidarietà che ci permettono di portare avanti quest’avventura singolare per promuovere l’opera del maestro lucchese con nuovi ritmi e punti di vista.
J’AI TROP DANSÉ, J’AI TROP PLEURÉ
(TROPPO DANZATO, TROPPO PIANTO)
Xanaé Bove
Fr, 2009, col, b/n, 16’
Muriel Michaux, Nicolas Downstai, Yeta Beroul, Caroline Ducey
Si inizia con una ballata pop anni Sessanta, che si trasforma in una discoteca fatale. La nuova ondata prende il sopravvento. Le donne scompaiono… sono forse morti, che troppo hanno ballato e troppo hanno gridato?
Una Rock Opera, liberamente tratta dall’opera di Puccini Le Villi.
Sarà presente il regista.
PARA PUCCINI DESDE MADRID
(PER PUCCINI DA MADRID)
David Reznak
Sp, 2009, video, col, 5’
Le line create da gocce d’acqua sul vetro di una finestra di Madrid vengono alternate con immagini di vecchi disegni di scenografie per le opere di Puccini. L’astrazione dei giochi d’acqua e l’esuberanza dei disegni si completano in un dispositivo molto originale per contemplare la musica del maestro, presente con una registrazione dal vivo in fondo.
sabato 17 ottobre ore 23.30
KISS
Uno dei capolavori di Andy Warhol (USA, 1963, 16mm b/n, ’50) musicato dal vivo da Giulio Bursi, Davide Gherardi e Pia Bolognesi. Una tappa del progetto Folksonomy che, fondato sull’incontro delle esperienze hardcore, noise, elettronica e idm cerca di sviluppare le possibilità che il suono e l’immagine possiedono senza prevalicarsi, rimanendo entità indipendenti anche se combinate in un unico “evento”.
domenica 18 ore 15.30
NYC to PAL. New videos from NY.
Curato da Andrea Monti
Pensavo che fosse una buona cosa gettare uno sguardo su quello che accade nell’ambito del video oggi a New York, che non è proprio gettare uno sguardo fuori dalla finestra del proprio bagno. Ovviamente questi 11 video non ambiscono ad essere nemmeno uno sguardo parziale sull’intero sfuggente universo della video-arte newyorkese, che tende a espandersi veramente su tutto e specialmente sempre di più sull’arte delle galleries in forma di screenings, installazioni, performances, ma certamente anche sul web, Youtube e Vimeo, fino a raggiungere gli iPhones, le vetrine di Macy’s o i maxi-screen di Times Square.
No, è davvero molto meno, uno sguardo semplice guidato da amicizie, incontri, esperienze del tutto extra-curatoriali e fuori programma.
Ma qual era il programma? Come sempre, è stato tutto a cura del caso. Ma questo, ad esempio, non vuol dire che non sia uno sguardo ampio o attento (mai sottovalutare il caso…). La selezione infatti include sia artisti più experienced – veterani della pellicola poi passati al video, oppure veri e propri pionieri del video – che i più giovani talented – artisti che utilizzano entrambi, oppure vari supporti diversi, video-artisti ‘puri’, performers. Devo dire che ho l’impressione di aver imparato molte cose dagli artisti ‘che si sono curati di me’ – una su tutte: chi pensa ancora che il video sia più ‘semplice’ della pellicola, si sbaglia. Infine, un grazie di cuore a Elle Burchill per il prezioso aiuto e a tutti gli artisti in programma, che hanno voluto donarmi le loro opere for free per questo show, perché sanno perfettamente che tutti pensano che un video non vale niente, che è solo ‘memoria su un hard drive’ e al massimo, se su dvd, un ‘pezzo di plastica’.
E siccome al solito non avevo ‘i mezzi’, neanche quei 20 bucks per una bottiglia, purtroppo non ho potuto fare eccezione.
STORIE D’ARMI E DI PICCOLI EROI di Giuseppe M. Gaudino e Isabella SandriKakà
Shirin è un giovane ragazzo afgano che perde i genitori a causa di un bombardamento nel 2001. Da quel momento la sua vita e quella della sorellina cambia radicalmente: viene portato a Kabul dalla zia vecchia e quasi cieca, e si arrangia con mille lavoretti, fino ad un incontro risolutivo che segnerà la sua vera rinascita. Storie d’Armi e di piccoli Eroi racconta le trasformazioni e la crescita di Kakà e del mondo che lo circonda dal 2003 al 2006. È anche la storia parallela di Mr.Wali, l’assistente sociale che ha l’incarico di trovare bambine e bambini che possano frequentare la scuola Aschiana, un centro dove si insegna a leggere e a scrivere – ma anche l’arte di un mestiere – ai bambini che lavorano per le strade e che sono orfani, ma che allo stesso tempo sono dei capifamiglia. Un documentario che narra ciò che non avrebbe dovuto essere e ciò che invece, per fortuna, è. I registi incontreranno il pubblico la sera di martedi 20 ottobre.
lunedi 19 ottobre ore 18.00 - Complesso di S.Micheletto
Presentazione del libro Dibattito su Rossellini, edito da Diabasis, 2009
Saranno presenti il curatore Adriano Aprà e il critico Alfredo Rossi
ore 21.30 FUORI PROGRAMMA
Proiezione di Europa 51 di R.Rossellini
giovedi 22 ottobre ore 18.30 - Complesso di S.Micheletto
Presentazione dell'ultimo libro di Umberto Lenzi: Terrore ad Harlem
Pubblicato da Coniglio Editore, 2009
Sarà presente l'autore del libro Umberto Lenzi
http://www.vistanova.it/
Teatro S.Girolamo e Cinema Centrale, Lucca