auguri Monica è uno spazio provvisorio, una momentanea aggregazione di fatti e di cose. auguri Monica è un insediamento temporaneo ed esibisce la propria provvisorietà come elemento costitutivo. auguri Monica è un progetto discontinuo, reiterabile, aperto.
insediamento provvisorio
auguri Monica è uno spazio provvisorio, una momentanea aggregazione di fatti e di cose.
auguri Monica è un insediamento temporaneo ed esibisce la propria provvisorietà come elemento costitutivo.
auguri Monica è un progetto discontinuo, reiterabile, aperto.
Per cinque giorni più persone agiscono i locali della galleria come un vero e proprio spazio domestico.
Più individualità occupano un luogo, deputato al commercio dell'arte, innescando strategie e dinamiche relazionali diverse entro un campo di funzioni-tipo: la cucina, il salotto, la tv. Estrapolati dal privato in cui normalmente sono messi in gioco, i comportamenti e le interrelazioni che si vengono così a creare rivelano la loro costitutiva dimensione sociale.
Il rapporto col cibo, che nella nostra cultura è privatizzato e nevrotizzato, viene messo in scena in una mensa collettiva costituita da una dispensa con degli ingredienti basilari a disposizione di tutti per cucinare. Chiunque visiti auguri Monica può usufruirne in completa autonomia.
Come il cibo, anche i mostri che popolano l'immaginario contemporaneo sono una risposta "privata" a concreti problemi sociali. Nella percezione comune, l'altro di solito è un mostro, ma questa non è una reazione psicologia individuale, bensì una precisa risposta politica all'incapacità di accettare produttivamente la trasformazione.
In galleria sono presenti dodici titoli di film horror, dalle mitiche pellicole girate da Tod Browning negli anni Trenta (come Dracula o Freaks), agli extraterrestri degli anni della guerra fredda, ai più recenti innesti uomo-macchina (come Tetsuo), fino agli spettacolari remake di mostri "classici" (come Godzilla).
La musica, poi, invade in modo pervasivo tutti i luoghi della socialità (dai bar alle stazioni della metropolitana, dai grandi magazzini ai ristoranti) fino a essere elemento fondamentale della vita notturna. Nell'appezzamento sonoro, spazio appositamente predisposto per l'ascolto e l'incontro, vengono messe a disposizione registrazioni frutto di un monitoraggio casuale e arbitrario di ciò che si può ascoltare a Milano; una parziale archiviazione di materiali che non hanno ancora una diffusione commerciale effettiva completa il quadro sonoro.
Da un'idea nata nel Corso di strutturazione dello spazio della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano con la partecipazione della Nuova Accademia di Belle Arti di Brescia.
Un gruppo di persone agirà per cinque giorni nella galleria mettendo in atto tre diverse situazioni tipo:
Di solito è un mostro videoteca di film horror. L'altro da sé è il mostro, sia in senso psicoanalitico che sociale. Sono stati scelti 12 titoli (dal 1931 al 1998) tra i quali il pubblico potrà liberamente scegliere in qualunque momento.
Pasticcio leale la cucina. Il cibo è contenuto culturale sia sotto il profilo antropologico che sociale. Dal consumo privato a quello pubblico, preparazione inclusa. Verrà allestita una cucina funzionante con una dispensa base di impianto italiano; l'aggiunta di spezie consentirà variazioni su altri tipi di cucine. Il pubblico è invitato a partecipare a tutto il processo.
Appezzamento sonoro la discoteca. Verranno messe a disposizione registrazioni fatte in una serata, arbitrariamente scelta, di quello che viene proposto in diversi locali milanesi e registrazioni di gruppi di giovani non ancora nel grande circuito del consumo di massa. Anche in questo caso il pubblico potrà scegliere il tipo di ascolto.
Il progetto prevede l'occupazione totale dello spazio e del tempo (con orari prolungati della galleria). E' una sorta di grande performance centrata sull'esplicitazione delle relazioni tra i vari partecipanti nell'atto di apparecchiare diverse situazioni.
Ai visitatori verranno offerte differenti possibilità di visione.
Alcuni ospiti, che potremmo chiamare esperti, saranno presenti e disponibili ad interloquire con gli artisti e i visitatori: essendo chiamati a partecipare al progetto non faranno conferenze o discorsi preordinati, rappresenterenno semplicimente il punto di vista delle discipline di cui si occupano. Analogamente gli artisti (docenti e studenti) si metteranno in gioco senza distinzioni di tipo gerarchico.
Ogni giorno, ci sarà la possibilità di riflettere sulle varie situazioni in atto attraverso il confronto con chi si occupa da studioso di argomenti quali la cucina (Giacomo Mojoli), l'immaginario (Fabio Giovannini), la sociologia (Federico Rahola), il rapporto musica-immagine (Sonia Campagnola), i massmedia (Francesco Monico), oltre ad alcuni musicisti (Matmata), autori dei brani raccolti nell'archivio sonoro, secondo il seguente calendario:
martedi 16: Fabio Giovannini, dalle 16 alle 19
mercoledi 17: Sonia Campagnola, dalle 15 in poi; Francesco Monico, dalle 18 in poi
giovedi 18: Federico Rahola, dalle 17 alle 20
sabato 20: Giacomo Mojoli, dalle 18 alle 20; Matmata, dalle 20 in poi
luogo: galleria Bordone Milano
data: dal 16 al 20 maggio 2000
orario: dalle 11.00 del mattino alle 01.00 della notte, senza inaugurazione
progetto di: Piero Almeoni, Yuri Ancarani, Stefano Boccalini, Monica Carrera, Simonetta Fadda, Roman Izquierdo Gomez, Larissa Lazzari, Anne Lhéritier, Saray Castillo Lekuona, Alice Nastri, Raffaella Orioni, Antonio Rovaldi, Marco Scotini (critico).
ospiti: Sonia Campagnola (sperimentazioni tra suono e immagine), Fabio Giovannini (horror, gotico, noir), Matmata (gruppo musicale), Giacomo Mojoli (Slow Food), Francesco Monico (massmediologo), Federico Rahola (sociologo).
sponsor: Nuova Accademia di Belle Arti, Milano