Fondation Beyeler
Basel
Baselstrasse 101, Riehen
41 0616459700 FAX 41 0616459719
WEB
Jenny Holzer
dal 31/10/2009 al 23/1/2010
daily 10 a.m-6 p.m, Wed 10 a.m-8 p.m

Segnalato da

Francesco Gattuso


approfondimenti

Jenny Holzer



 
calendario eventi  :: 




31/10/2009

Jenny Holzer

Fondation Beyeler, Basel

The Fondation Beyeler is hosting Holzer's first large exhibition in a Swiss museum, composed of important works from various phases of her career since the 1980s. The focus is on recent works, some of which will be seen for the first time in Europe. Paintings, sculptures, and her renowned LED installations will be on view, compelling pieces that combine overwhelming visual effects with messages of a poetic, sociocritical and political nature.


comunicato stampa

----------english below

L’artista americana Jenny Holzer (n. 1950, Gallipolis, Ohio) è una delle artiste più significative del nostro tempo. Ha presentato mostre e progetti in tutto il mondo e ha vinto numerosi premi, tra cui un Leone D’oro alla Biennale di Venezia del 1990. La Fondazione Beyeler ospita la prima grande esposizione della Holzer in un museo svizzero, compren-dente opere importanti provenienti da varie fasi della sua produzione artistica a partire degli anni ‘80. Questa retrospettiva focalizza le opere più recenti, alcune delle quali vengono esposte per la prima volta in Europa. I pannelli elettronici LED (Light emitting diode), che costituiscono la cifra dell’opera di Holzer, rappresentano gli elementi più caratteristici e più drammatici di questa installazione. Sono incluse però anche serigrafie realizzate negli ultimi cinque anni e due sculture della metà degli anni ’90.

L’arte di Jenny Holzer, spesso basata sul linguaggio e su tecnologie innovative, possiede un’estetica unica. I suoi lavori trattano un ampio spettro di ambiti e temi, dall’architettura e la tecnologia alla società, dalla politica alla letteratura.

Con le mostre di Jasper Johns (1997), Anselm Kiefer (2001), Ellsworth Kelly (2002) e Wolfgang Laib (2005) la Fondazione Beyeler ha dedicato quattro esposizioni personali ad artisti contemporanei ed è ora felice e orgogliosa di poter annoverare anche Jenny Holzer, prima artista donna, fra gli artisti presentati in questo ambito. Alcune opere della Holzer erano già state presentate in alcune esposizioni a tema presso la Fondazione come Colour into Light (2000) e Eros in Modern Art (2006-2007), ma per questa sua personale l’artista vuole stabilire delle connessioni tra il suo lavoro e l’architettura molto speciale di Renzo Piano.

Nelle prime due stanze dell’istallazione il visitatore troverà capolavori della Collezione Beyeler selezionati e curati dall’artista stessa, che con questo tipo di presentazione ha voluto suggerire un approccio ai propri lavori attraverso gli artisti di generazioni precedenti.

Da qui si raggiungono le sale dedicate all’opera della stessa Holzer. Qui dominano instal-lazioni LED di una presenza e una precisione impressionante che nella loro molteplicità riflettono le infinite possibilità offerte dal mezzo. A seconda dell’installazione il testo LED scorre sul pavimento, lungo la parete in una composizione semicircolare o in un angolo della stanza.

L’uso della tecnologia LED permette alla Holzer di lavorare con nastri di parole cinetici. Il tempo gioca un ruolo nella nostra percezione del messaggio perché il contenuto linguistico non può essere colto tutto in una volta; i frammenti testuali sono percepiti in modo diverso da ogni visitatore e determinano ogni volta associazioni del tutto individuali.

In una delle sale espositive si trovano le sculture elettroniche Blue Cross e Green Purple Cross (entrambe 2008) con i relativi testi Erlauf (1995), Arno (1996) e Blue (1998) che riflettono la convergenza tra potere esteriore e dolore e come sia possibile sopravvivere a livello personale a tutto questo.

L’esposizione si chiude con l’opera colonniforme su pannelli LED Monument (2008) che presenta Truisms della stessa Holzer e i suoi Inflammatory Essays (1979-1982). Venti nastri si arrampicano sulla parete e creano un fascio di luce semicircolare di un colore rosso porpora e altri colori sfumati. L’opera ricorda il Monumento per la Terza Internazionale di Vladimir Tatlin (1920). Nella stessa sala sono esposte anche tre delle famose panche di pietra della serie Living (1980-1982). Con i loro testi incisi nel granito le panche, così come i dipinti, offrono un’esperienza di dialogo tranquilla e meditativa in contrasto con la presenza invasiva dell’opera d’arte elettronica.

“Bisogna portare l’arte alle persone” – in consonanza con questo pensiero guida di Ernst Beyeler già messo in pratica dalla Fondazione con l’esposizione delle sculture a Wenken-park (1980) e più tardi con Wrapped Trees (1998) di Christo e Jean Claude, anche la mostra dedicata a Jenny Holzer sarà accompagnata da diverse proiezioni in spazi urbani di Basilea e di Zurigo. La sera dell’inaugurazione, il 31 ottobre, la facciata della Fondazione Beyeler e la facciata del Municipio di Basilea (fino al 2 novembre) verranno illuminate da una proiezione. Nel gennaio 2010 ci sarà una proiezione paesaggistica sulla Margaretenhügel a Binningen presso Basilea, durante la quale i testi di Jenny Holzer scorreranno lungo il declivio su fino alla cappella in cima alla collina.

Sulla facciata del Theater Basel si potranno leggere alcuni suoi testi in alternanza con il programma teatrale.

In collaborazione con la Fondazione Beyeler e Sunrise, Jenny Holzer realizzerà il suo primo progetto per la telefonia mobile.

Questa mostra, concepita in stretta collaborazione con l’artista e il Museum of Contemporary Art di Chicago, è stata curata da Elizabeth A.T. Smith e Philippe Büttner. In precedenza è stata esposta a Chicago nell’autunno del 2008 e al Whitney Museum of American Art di New York nella primavera del 2009. Dopo Riehen sarà possibile visitare l’esposizione al Baltic Museum di Newcastle, Inghilterra, nella primavera del 2010.

Il catalogo, pubblicato in tedesco e in inglese da Hatje Cantz Verlag, contiene saggi di Elizabeth A.T.Smith e Joan Simon oltre a un’intervista con l’artista a cura di Benjamin H.D. Buchloh. 136 pagine, 108 immagini di cui 96 a colori, CHF 64.

Contatti Stampa: Catherine Schott, Tél. + 41 (0)61 645 97 21, Fax + 41 (0)61 645 97 39; presse@beyeler.com
Per l‘Italia: Francesco Gattuso 00 39 335 678 69 74, gatmata@libero.it

Inaugurazione 1 novembre

Fondation Beyeler
Baselstrasse 101, Riehen - Basel
Orari: tutti i giorni 10–18 h., mercoledì fino alle 20 h.
Ingresso: 25 CHF, ridotto l'ingresso in settimana, studenti, anziani

----------english below

The American artist Jenny Holzer (b. 1950) is one of the major artists of our times. She has presented exhibitions and art projects around the world, and won numerous awards, including the Golden Lion at the Venice Biennale. The Fondation Beyeler is hosting Holzer’s first large exhibition in a Swiss museum, composed of important works from various phases of her career since the 1980s. The focus is on recent works, some of which will be seen for the first time in Europe. Paintings, sculptures, and her renowned LED installations will be on view, compelling pieces that combine overwhelming visual effects with messages of a poetic, sociocritical and political nature. Holzer’s art will be supplemented by a selection of works from the Beyeler Collection.

Conceived in close cooperation with the artist and the MCA, Chicago, the exhibition was curated by Elizabeth A.T. Smith and Philippe Büttner. It was presented in fall 2008 in Chicago and in spring 2009 at the Whitney Museum of American Art in New York. After the presentation in Riehen, it will travel in spring 2010 to the Baltic Museum in Newcastle, England.

The catalogue is published in a German and English edition by Hatje Cantz Verlag. It includes essays by Elizabeth Smith and Joan Simon, and an interview with Jenny Holzer by Benjamin H.D. Buchloh. 136 pages, 108 illustrations, thereof 96 full-color illustrations, CHF 64.

The new documentary film About Jenny Holzer by Claudia Müller, a co-production of “Sternstunde Kunst”, will be broadcast as a TV premiere on the occasion of the exhibition opening on Swiss Television channel SF 1, on November 1, 2009, at 12 noon. The co-producers, ARTE channel, will broadcast a short version of the film on November 13, 2009, at 4 p.m., and again on January 3, 2010, at 11.10 p.m.

Fondation Beyeler plans a premiere film screening on November 1, 2009, at 5 p.m., in the presence of director Claudia Müller and David Breslin, assistant to Jenny Holzer.

In addition to the museum space, the exhibition will extend to the public space. Spectacular light projections are planned for buildings and sites in Basel and Zurich.

In collaboration with the Fondation Beyeler and Sunrise, Holzer will create her first project for the mobile phone.

Contact/press: Catherine Schott
tel. + 41 (0)61 645 97 21, fax + 41 (0)61 645 97 39
presse@beyeler.com

Opening November 1, 2009

Fondation Beyeler
Baselstrasse 101, Riehen
Opening hours: 10 a.m. – 6 p.m. daily, Wednesdays until 8 p.m.
Admission: 25 CHF

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