L'artista espone un progetto che mette in scena un dialogo fra video e pittura: 20 tele di diverse dimensioni mostrano le figure che costituiscono il cast di 'Hotel d'Hiver', videoclip animato di 5 minuti.
a cura di Claudia Attimonelli
Videoclip, visual art, installazioni e performance artistico-visive: è questo l'orientamento con cui TRAFFIC GALLERY si è imposta sul panorama artistico nazionale ed internazionale, con l'intento di promuovere le nuove tendenze dell'arte contemporanea espresse dalle ultimissime generazioni. Dal 5 novembre gli spazi di Traffic Gallery ospiteranno la mostra “Hotel d’Hiver” di Karin Andersen a cura di Claudia Attimonelli – curatrice e ricercatrice nell’ambito di sociosemiotica della visual culture e media studies.
Karin Andersen si è laureata all’Accademia di Belle Arti a Bologna con una tesi sulla relazione tra arte ed ecologia. Nel 1991 ha frequentato la scuola bolognese di fumetto e illustrazione La nuova Eloisa. Dai primi anni novanta è impegnata in una ricerca artistica e teorica sul concetto di post-umano e sullo zoomorfismo. Nel 2003 ha pubblicato insieme a Roberto Marchesini Animal appeal, Uno studio sul teriomorfismo.
Negli spazi di Traffic Gallery la Andersen espone un progetto inedito che mette in scena un dialogo fra video e pittura: venti tele di piccole e medie dimensioni mostrano le figure che costituiscono il cast di "Hotel d'Hiver", videoclip animato della durata di 5 minuti. Queste opere costituiscono un ulteriore sviluppo del suo percorso che vede, ancora una volta ma in questo caso capovolgendone i termini, realtà e artificio a confronto; non solamente dal punto di vista tecnico (l’uso della pittura su tela e delle riprese in live action con personaggi animati), ma anche da punto di vista artistico secondo la cifra ormai nota dell’autrice.
I sei personaggi che si aggirano tra gli stretti corridoi dell'hotel d’Hiver sono, infatti, figure zoomorfe, tipi grassocci dall’aria mite e completamente assorbiti nell’attività frenetica della ricerca di una stanza dove trovare rifugio dai rigori dell’inverno. In realtà la sutura evidente tra le riprese dal vivo e l’elemento fantastico costituiscono il puncutm dell’opera: mostrare la perdita di centralità dell’orientamento antropocentrico mettendo in agenda la priorità del mondo animale e dei suoi ritmi cui gli umani continuano a opporre resistenza. In conclusione l’hotel/dormitorio (un edificio ex sovietico con reminiscenze art nouveau) si rivela come inizio di una nuova era.
Inaugurazione giovedì 5 novembre ore 19-21
Traffic Gallery | Contemporary Art
Via San Tomaso 92, Bergamo
ingresso libero