La mostra 'Strade della citta' (ed altri arazzi)' e' allestita nel salone che ospita i Cinquecenteschi Arazzi d'Avalos e al posto di tali opere l'artista colloca 11 arazzi, bozzetti e disegni su documenti, mappe in originale del Regno di Napoli e piccole sculture di bronzo, concepiti e realizzati appositamente per la mostra. Il giorno dell'inaugurazione, alle ore 20, al Museo Madre di Napoli, l'artista terra' una conferenza in forma di performance.
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Il 14 novembre alle ore 12, s’inaugura la mostra “Strade della
città (ed altri arazzi)”, allestita nel grande salone che ospita i
Cinquecenteschi Arazzi d’Avalos. Al posto di tali opere storiche,
William Kentridge collocherà undici arazzi -di cui sei monumentali di
nuova produzione- bozzetti e disegni su documenti e mappe in originale
del Regno di Napoli e piccole sculture di bronzo, concepiti e
realizzati appositamente per la mostra.
Si tratta di opere legate alla serie degli Horse e Nose tapestries,
proseguimento ideale della Porter Series, gruppo di lavori di
dimensioni più contenute che presentano ombre in processione
proiettate su carte geografiche, realizzati dall'artista a partire dal
2001.
Se la prima serie – dichiara l’artista - raffigurava “porters”,
questa è equestre. Si tratta di figure equestri antieroiche, in una
crociata senza speranza attraverso la storia, cavalieri e cavalli in
cerca di una terra promessa, piuttosto che della Terra Promessa”.
Nei Nose tapestries si fa esplicito riferimento al breve racconto di
Gogol Il naso, del 1836. Tristan Shandy di Sterne (1759) e Don
Chischiotte di Cervantes (1601) gli antecedenti letterari di questo
racconto che utilizza l’assurdo come espediente narrativo.
Nella storia di Gogol, il naso abbandona il volto del suo proprietario
e assurge a maggiore autorità e prestigio di questi tentando di
trasformarsi appunto in eroe equestre. Vengono descritti i tentativi
dell'assessore di collegio Kovalèv di rintracciare e riappropriarsi
del suo organo del senso, e delle parallele solitarie avventure di
questo per le vie di San Pietroburgo.
Oltre alla “cartografia biblica” dell’Egitto e della Palestina,
una decina di incisioni che ritraggono la città di Napoli e il suo
territorio, rappresentano “il paesaggio di sfondo” delle avventure
del “Naso” in veste di eroe equestre. Ciò a conferma del forte
legame dell’artista - già regista ed autore nell’ottobre 2006
delle scene del “Flauto Magico” al Teatro San Carlo - con la città
di Napoli, nei secoli terra di conquista e di soprusi, ma anche musa
pittoresca e inquietante per le arti e la cultura.
I am not me, the horse is not mine ”
Lecture/Performance con proiezione
MADRE, Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina
Lo stesso giorno, alle ore 20, al Museo Madre di Napoli, l’artista
terrà una conferenza in forma di performance accompagnata da una
proiezione video, dal titolo “I am not me, the horse is not mine”.
Il titolo di questo lavoro deriva da un’espressione contadina russa
utilizzata per negare la colpa e usata da Bukharin, il fedele
luogotenente di Lenin, in una seduta del Comitato Centrale del 1937
nel tentativo di sottrarsi alla “purga” staliniana, e infine, alla
morte.
Dal palcoscenico del Madre, Kentridge leggerà alcuni frammenti
estratti dalla trascrizione di questo processo sommario, e brani
tratti dal citato romanzo di Gogol. Kentridge ha presentato questo
lavoro per la prima volta nel 2008 alla Biennale di Sidney, insieme
alla omonima installazione di 8 frammenti video.
Nel 1930 Il Naso viene trasposto in opera da Dimitri Šostakovič nel
clima della repressione staliniana. A marzo del 2010 Kentridge curerà
la regia e le scene dell’opera per il “Metropolitan Opera- Lincoln
Centre” di New York.
Dal 1997, anno della sua partecipazione alla X edizione di Documenta a
Kassel, le personali di William Kentridge (Johannesburg, 1955)
ospitate nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo si sono
moltiplicate, a cominciare dal MCA di San Diego (1998) e dal Museum of
Modern Art di New York (1999). Nel 1998 il Palais des Beaux-Arts di
Bruxelles ha presentato una mostra antologica delle sue opere, che tra
il 1998 e il 1999 si è spostata in altri musei europei. Una nuova
retrospettiva delle sue opere, curata da Carolyn Christov-Bakargiev, è
stata ospitata nel 2004 nelle sale del Castello di Rivoli e poi in
molti altri musei in Europa, Canada, Australia e Sudafrica. Il 2009 ha
segnato l’avvio di una nuova, grande mostra itinerante, che è
partita da San Francisco e ha toccato vari musei del Texas, della
Florida, il MoMA di New York, prima di passare in Europa.
Si ringrazia Lia Rumma per la collaborazione.
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Museum of Capodimonte,
“Streets of the city (and other tapestries)”
On 14 November at 12.00 pm, the exhibition “Streets of the city (and
other tapestries)” will be opened. In the large reception room that
contains the famous d’Avalos tapestries, William Kentridge will
place eleven newly made monumental tapestries, sketches and drawings
on original documents and maps of the Kingdom of Naples and small
sculptures in bronze, all designed especially for the exhibition.
The works are linked to the series of the Horse and Nose tapestries,
the ideal continuation of the Porter Series, a group of smaller works
which present a procession of shadows projected onto maps, made by the
artist beginning in 2001.
“While the first series,” says the artist, “depicted
‘porters’, this one is equestrian. They are antiheroic equestrian
figures, in a hopeless crusade through history, riders and horses in a
search of a promised land, rather than the Promised Land”.
In the Nose tapestries explicit reference is made to Gogol’s short
story The Nose, written in 1836. Tristan Shandy by Sterne (1759) and
Don Quixote by Cervantes (1601) are the literary precedents for this
tale which uses the absurd as a narrative expedient.
In Gogol’s story, the nose abandons its owner and rises to greater
authority and prestige, trying to become an equestrian hero. The story
describes the attempts by the state councillor Kovalèv to trace and
regain possession of his organ and the parallel solitary adventures of
the nose along the streets of St Petersburg.
Besides the “biblical map” of Egypt and Palestine, ten or so
engravings depicting the city of Naples and the surrounding region
represent the “background landscape” of the adventures of the
“Nose” in the guise of an equestrian hero. This confirms the strong
link of the artist – already director and set designer of the
“Magic Flute” at the San Carlo Theatre in October 2006 – with the
city of Naples which has, over the centuries, been the land of
conquest and injustice but also a picturesque and disturbing muse for
the arts and culture.
“I am not me, the horse is not mine ”
Lecture/Performance with projection
MADRE, Donna Regina Museum of Contemporary Art
On the same day, at 8.00 pm, at the Madre Museum in Naples, the artist
will give a talk in the form of a performance accompanied by a video
projection entitled “I am not me, the horse is not mine”. The title
of the work derives from a Russian peasant expression used to deny
guilt and used by Bukharin, Lenin’s faithful deputy, in a meeting of
the Central Committee in 1937 in an attempt to escape the Stalinist
purge and finally death.
From the stage of the Madre museum, Kentridge will read several
fragments taken from the transcription of this summary trial, and
extracts taken from the previously mentioned story by Gogol. Kentridge
presented this work for the first time in 2008 at the Sydney Biennial,
together with the installation of 8 video fragments with the same name.
In 1930 The Nose was made into an opera by Dimitri Šostakovič in the
chilling atmosphere of Stalinist repression. In March 2010 Kentridge
will direct and design the sets of the opera for the “Metropolitan
Opera- Lincoln Centre” in New York.
Since 1997, the year of his participation at Documenta X at Kassel,
many solo exhibitions of the work of William Kentridge (Johannesburg,
1955) have been held in museums and galleries throughout the world,
beginning with the MCA in San Diego (1998) and the Museum of Modern
Art in New York (1999). In 1998 the Palais des Beaux-Arts in Brussels
presented an anthological exhibition of his works which moved to other
European museums between 1998 and 1999. A new retrospective of his
works, curated by Carolyn Christov-Bakargiev, was held in the rooms of
the Castello di Rivoli in 2004 and then in many other museums in
Europe, Canada, and South Africa. 2009 marked the start of large new
travelling exhibition which began in San Francisco and then moved to
various museums in Texas, Florida, MoMA in New York, before being
transferred to Europe.
Our thanks go to Lia Rumma for her help and assistance.
Inaugurazione Sabato 14 Novembre 2009, ore 12
Performance alle 20, presso MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donna Regina
Via Settembrini, 79 - Napoli
Sarà possibile accedere alla performance solo su prenotazione
Tel. +39.081.19978024
e-mail: pellegrini@museomadre.it
Museo di Capodimonte
Via Miano, 2 – Napoli
Orario: 8.30-19.30; mercoledì chiuso
Ingresso: museo e mostra € 7,50