Le citta' inconfessabili. Dalla Catalogna all'Europa, passando per l'America
A chiusura della prima partecipazione della Catalogna alla 53' Biennale d'Arte di Venezia con il progetto 'Venezia, Catalunya. 2009'. Dalla Catalogna all'Europa, passando per l'America. Essa ha naturalmente contratto un doppio debito con La Comunitat Inconfessable, tema del padiglione catalano: l'idea che la citta' storica e contemporanea siano modi d'essere comunitari e l'inconfessabilita' come cio' 'che non si confessa oppure che e' tale da non ammettere confessioni che la rivelino', stando alla domanda che lo stesso Blanchot si pone alla fine della sua opera [M. Blanchot, La comunita' inconfessabile]. L'obiettivo della giornata e' di verificare se questa impostazione di 'comunita' inconfessabile' abbia oggi un significato nella costruzione della citta' contemporanea e capire quale comunita' rappresentino le citta' degli scrittori. Sono davvero 'inconfessabili'? La questione non riguarda solo la Catalogna, ma e' a partire da li che abbiamo posto il problema. I partecipanti trattano, ciascuno dal proprio punto di vista una o piu' 'citta' inconfessabili', dall'antichita' classica alle metropoli contemporanee, toccando anche le comunita' 'confessabili' del pensiero utopico ed i luoghi assurti a dignita' letteraria. A partire dunque da una specifica comunita' si parla dell'imprescindibile contesto europeo e americano, delle collettivita' incarnate dagli autori oggetto di studio.