Live-media dell'artista visivo Cameron Jamie che presenta il suo ultimo film 'Jo', insieme al polistrumentista giapponese Keiji Haino, uno degli artisti piu' influenti del panorama musicale sperimentale contemporaneo.
a cura di Andrea Lissoni
Una nuova proposta di Hangar Bicocca, dopo la straordinaria lettura di Tiziano Scarpa, valorizza la mostra FUORI CENTRO in corso sino al 10 gennaio 2010.
Cameron Jamie (Los Angeles, 1969) è una delle figure più straordinarie e misteriose del panorama artistico visivo internazionale. Ha esposto in gallerie, musei, centri d’arte e festival cinematografici, cura mostre, insegna in California ed è un formidabile conoscitore delle sottoculture e delle loro espressioni, da quelle musicali a quelle visuali e performative. Nella sua ricerca investiga e documenta, con un approccio del tutto personale, minoritarie tradizioni del folklore contemporaneo e forme culturali inedite che emergono ai margini della civiltà. Per questa minuziosa ed originalissima ricerca, Cameron Jamie fa uso di film, installazioni, disegni, fotografie e live media.
I suoi film, presentati esclusivamente nei teatri e accompagnati dal vivo spesso dalla band di culto della scena rock-metal Melvins o dal grande musicista giapponese Keiji Haino, hanno esplorato soggetti come le sessioni di wrestling organizzate nei tipici cortili (backyards) delle abitazioni californiane dai teenager (BB, 1998-2000), le notti adolescenziali di Halloween trascorse in case abitate da fantasmi (Spook House, 2002-2003), i riti fra il demoniaco, il religioso e l’iniziatico nelle manifestazioni popolari in Tirolo per la notte di San Nicola (Kranky Klaus, 2002-2003). Le opere di Cameron Jamie, artista schivo e ritirato dai riflettori del mondo dell’arte, sono state presentate nei più importanti spazi espositivi tra cui the Walker Art Center (Minneapolis), Salzburger Kunstverein (Salzburg), Neue Galerie am Landesmuseum (Graz), O.K Centrum für Gegenwartskunst (Linz), Whitney Museum of American Art (New York) e Centre Georges Pompidou (Paris).
Jo (60’, 2004) è il film più recente di Cameron Jamie ed è articolato in due parti distinte che mostrano in modo alternato le cerimonie legate alle manifestazioni d’indipendenza di Francia e Stati Uniti: le pratiche rituali legate all’identità ed al simbolismo di Giovanna d’Arco e la gara annuale a chi mangia più hot-dog che si svolge il 4 luglio a Coney Island. Fra Orlèans, Parigi e gli States, una parata ed una competizione popolare, Cameron Jamie - che avrebbe sentito nominare l’eroina francese in un fast food grazie alle patatine alla Jeanne d’Arc - confronta non solo i valori patriottici delle culture europee e nordamericane, ma anche e soprattutto come e da chi si generano, appropriano, distorcono e cristallizzano, gli immaginari contemporanei. Film dalle sequenze e dal montaggio inusuale e a tratti sconvolgente per radicalità, bellezza e aggressività, Jo è accompagnato dal vivo da una viscerale, apocalittica e potentissima performance musicale di Keiji Haino. Il film finisce per prendere la forma di un’originale riflessione sulle forme più o meno paradossali di costruzione dell’immaginario dell’invulnerabilità.
Keiji Haino (1952) è uno degli artisti più affascinanti ed influenti del panorama musicale sperimentale contemporaneo. Misteriosa e oscura figura intorno a cui gravita l’intera scena del rock psichedelico e noise giapponese, Haino esordisce nel 1971 con il leggendario gruppo noise-rock Lost Araff e raggiunge notorietà definitiva con il trio Fushitsusha. L’approdo alla carriera solista con l’album Watashi Dake segna una tappa imprescindibile: con sola voce e chitarra dà vita ad improvvisazioni di devastante profondità emozionale. Da più di trent’anni Keiji Haino esplora l’intero panorama delle musiche di ricerca e tradizionali del presente dando vita a performance in cui la riscoperta del suono investe qualsiasi tipo di strumento, dalla chitarra alla voce, dalla batteria elettronica al set di gamelan indonesiano. In Haino la tradizione del noise giapponese più aggressivo si fonde con quella del free jazz e del blues, dando forma ad un genere del tutto inedito ed unico. Ha collaborato con i più significativi ed inquieti musicisti a livello internazionale, da Z’EV a Bill Laswell, da John Zorn a Thurston Moore, da Fred Frith ai Faust, incrociando il percorso di artisti visivi aperti sul mondo dei suoni come Tony Conrad, Christian Marclay e, naturalmente, Cameron Jamie. Haino ha pubblicato oltre 100 album.
Organizzazione: Comune di Milano / Hangar Bicocca
17 novembre 2009 ore 21.30 Sala Grande
Teatro Dal Verme
via San Giovanni sul Muro, 2 Milano
Biglietto: intero 10 euro, ridotto 7 euro - include l'ingresso alla mostra FUORI CENTRO - in corso presso: Hangar Bicocca, Via Chiese 2 (traversa V.le Sarca) sino al 10 gennaio 2010