I luoghi inediti dell'OMT. Per celebrare i 45 anni dal concepimento del Teatro delle Orge e dei Misteri, la mostra illustra le ultime e inedite fasi di sviluppo del pensiero organico di Nitsch, sottolineandone la precisa programmaticita' fin dalle origini. Una processione di tuniche immacolate imprime al visitatore una suggestione immediata, resa ancora piu' viscerale dal vissuto che ognuna porta con se'. A cura di Danilo Eccher.
A cura di Danilo Eccher.
L’ANNIVERSARIO
Per celebrare i 45 anni dal concepimento dell’architettura per il Teatro delle Orge e dei
Misteri, una grande mostra dedicata ad Hermann Nitsch aggiunge un altro capitolo alla
saga dell’OMT.
La rassegna, che inaugura alla Galleria Boxart sabato 21 novembre 2009 (ore 18.30) e
resta aperta fino al 31 gennaio 2010, illustra, con l’ausilio critico di Danilo Eccher (Direttore
della GAM di Torino e Presidente della Galleria Civica di Trento) le ultime e inedite fasi di
sviluppo del pensiero organico di Nitsch, sottolineandone la precisa programmaticità fin
dalle origini.
LA MOSTRA
Una ieratica processione di tuniche d’azione
immacolate (disposte a semicerchio nella galleria
veronese) imprime al visitatore una suggestione
immediata, resa ancor più viscerale dal vissuto che
ognuna porta con sé: schizzi di sangue misto a vino di
cui s’impregna il tessuto candido durante le sequenze
della messa in scena (aktion), o tracce di colore e
sudore lasciate dall’azione catartica di dipingere
(malaktion). Lo stesso Nitsch registra ad Asolo (TV),
nell’ultima settimana di settembre del 1991, origine ed
importanza di questa vestizione/investitura :“la mia
grande venerazione per Stefan George e Klimt e la mia
convinzione che l’esercizio artistico debba essere equiparato all’attività di un sacerdote,
già dal 1960 mi hanno spinto a portare durante le mie azioni pittoriche un camice bianco
semplice tagliato a forma di tonaca”.
GLI INEDITI
Al ruolo mistico dell’artista si sovrappone - nell’infinito caleidoscopio del pensiero
nitschiano - quello di architetto e scenografo, inventore dell’ambiente visionario adatto
ad ospitare i suoi drammi. Il corpo centrale della mostra è infatti rappresentata da
un’inedita inedita di grandi disegni su carta (70 x 100 cm), una nuova pagina del filone
concettuale parallelo alle performances: “nel 1965 –annota Nitsch nel 1976- ho iniziato a
concepire le stanze dove dovrebbe svolgersi la mia azione di 6 giorni. Intendo costruire un
teatro sotterraneo sotto Prinzendorf”.
Affiancano questo portfolio di Architekturzeichnungen (di disegni di architettura) datati
2009, altre due recenti e affascinanti figurazioni teoriche del Maestro: Deposizione nel
sepolcro (Die Grablegung) e La caduta di Gerusalemme (Die Eroberung von Jerusalem). Il
primo soggetto, stampato su tela di relitto d’azione nel 2007 -ospitato di recente in
un’unica sala alla Künstlerhaus di Vienna- rappresenta, nella sua ripartizione su tre tele, la
deposizione del corpo di Cristo nel sepolcro, la cui figura centrale è affiancata nel trittico dalla Madonna e San Giovanni, come in una contemporanea pala d’altare.
Il secondo soggetto,stampato su tela di relitto d’azione nel 2008, è stato invece concepito agli albori
della carriera di Nitsch, sulla falsariga del mito della Gerusalemme
celeste,luogo della realizzazione umana e artistica per eccellenza, che dall’Apocalisse a Torquato Tasso ha
rappresentato nella cultura occidentale l’ultimo fragile baluardo dell’umanità, e quindi il
“ghetto” dell’artista vate, come lo ha definito il critico Johannes Gachnang nominando tale città con il nome di “Heterotopia”, il “posto” reale ma “altro”, quel luogo di confine
raccontato da Michel Foucault in “Altri Spazi” (stampato in Germania solo nel 1984), in contrapposizione all’immaginaria “Utopia” di Thomas More.
Tra gli inediti della rassegna, la partitura originale della IX Sinfonia di Nitsch, eseguita in
anteprima mondiale lo scorso 3 luglio 2009al Museo Nitsch di Mistelbach, che per l’occasione fa da soundtrack alla visita nel luogo più raccolto, la cripta della galleria al
piano interrato.
Inaugurazione sabato 21 novembre ore 18.30
Galleria d'Arte BoxArt
via dei Mutilati 7/a Verona
orari: da martedì a sabato 10-12.30 e 15.30-19.30
ingresso libero