'Mostra/installazione 4096 / the 218 possibilities of incomplete open cubes' e' un progetto artistico realizzato da due giovani architetti francesi. L'installazione dello scorso luglio a Spoleto e' ora riproposta e riformulata in maniera specifica nello spazio dell'ex mattatoio dialogando con le nude strutture dell'opificio.
Inaugura giovedì 19 novembre nella sede della Facoltà di Architettura Roma Tre nel Padiglione 2B via Aldo Manuzio, 72 (ex mattatoio), la mostra/installazione 4096 / the 218 possibilities of incomplete open cubes di Maël Veisse e Sébastien Renauld (F), un progetto artistico realizzato da due giovani architetti francesi di Nancy, esposto per la prima volta come evento collaterale al 52° Festival dei 2 Mondi di Spoleto (26 giugno-12 luglio 2009) nella suggestiva Chiesa di S. Carlo.
L’installazione viene riproposta e riformulata in maniera specifica nello spazio dell’ex mattatoio di Roma dialogando con le nude strutture dell’opificio.
Il progetto di VIAINDUSTRIAE e STUDIO A’87, curato da Giorgio Maffei, Emanuele De Donno e Franco Troiani, pone l’accento sulla forza dell’opera "aperta" dei due francesi sia al confronto con l’architettura sia all’eredità di maestri dell’arte contemporanea.
Maël Veisse e Sébastien Renauld (F) esplorano i sistemi di forme, aprono le loro possibilità, moltitudini inscritte nel cuore dei dispositivi finiti. La combinatoria si rivela attraverso installazioni o moduli abitabili, e in questo caso deborda nello spazio segnato dal passo e dal reticolo di forme-cubo. I due giovani artisti/architetti adottano un metodo sistematico che ricorda la poetica primaria e seriale minimalista con un rimando diretto al maestro americano Sol LeWitt (Open Cubes / Cubi Aperti).
L’intervento ambientale consta di 4096 varianti di cubi aperti, determinate da 217 matrici: tutto lo studio viene condensato in 13 libri d’artista in copia unica che ampliano e riattualizzano il libro d’artista del 1974 di Sol LeWitt Incomplete open cubes. Da questo poderoso lavoro a metà tra il rigore analitico e una ritmica metafisica, nasce il progetto di realizzare un’installazione/libro/ambiente catalogata in 13 tomi, ed esplosa in 217 forme in cemento e in un wall- drawing.
Inaugura giovedì 19 novembre ore 17,00
Facoltà di Architettura Roma Tre Padiglione 2B
(ex mattatoio) via Aldo Manuzio, 72 Roma