Il Chiostro dell'Arte Contemporanea
Arcangelo
Giannetto Bravi
Marco di Giovanni
Andrea Facco
Piero Gilardi
Ferdinando Greco
Jorunn Monrad
Alberto Storari
Ketty Tagliatti
Roberto Borghi
La mostra si concentra sul tentativo di Giannetto Bravi di 'artisticizzare il merchandise'. La galleria invita poi a compiere un viaggio nel proprio museo, esposto nella restante parte della mostra, che ospita i lavori scelti di piccolo e medio formato di artisti selezionati per l'occasione.
Fin dall’antichità, il collezionismo d'arte è stato strettamente connesso a motivazioni culturali ed estetiche, al fenomeno del mecenatismo e al mercato dell'arte. La passione e l’investimento hanno portato alla creazione di alcune delle più ricche collezioni, che con il tempo sono andate a costituire il nucleo originario di molti tra i più grandi musei.
Aggirandosi in modo compulsivo per i musei d’Europa, Giannetto Bravi si è immedesimato nel visitatore contemporaneo che va a caccia di capolavori, che rimane sorpreso da quadri eccellenti di autori ignoti, che riscopre la bellezza di opere così celebri e così viste da essere paradossalmente sottovalutate. La sua immedesimazione è arrivata a tal punto da comprendere il meccanismo di chi vuol familiarizzare col capolavoro e impadronirsene, quasi fosse “merce”.
La mostra concentra la maggiore attenzione sul tentativo di Bravi di artisticizzare il merchandise. L’intento era in origine, negli anni Settanta, quello di denunciare la mercificazione dell’arte, ma sulla scia della “Quadreria d’arte” che compone le cartoline dentro la sacralità della cornice, le ultime opere da lui realizzate con i più svariati gadgets di bookshop, contribuiscono ad arricchire un museo domestico, un luogo in cui compiere un viaggio da fermi, in cui transitare senza tragitti nello spazio. Questo atteggiamento rende Bravi il custode di un’ideale collezione universale, quella a cui gli amanti dell’arte aspirano.
La galleria invita poi a compiere il viaggio nel proprio museo esposto nella restante parte della mostra, che ospita i lavori scelti di piccolo e medio formato degli artisti selezionati sul fronte del contemporaneo. Di ciascun autore sono presenti una o due opere che sintetizzano ciascuna ricerca, dal Quipus-nodo di Jorge Eielson alle strade frecce del petit homme di Folon, indeciso sul percorso da tentare. Jorunn Monrad svela-occulta il titolo della mostra nelle sue ipnotizzanti visioni organiche, mentre Ferdinando Greco ci pone sull’orlo delle sue epifanie. Dalle rose ricamate di spine di Tagliatti ci si addentra nel ricamo simbolico di Adele Prosdocimi, per poi immergersi nei fondi blu mare delle velature di Marrocco ed emergere sulla spiaggia sassosa di Gilardi. Si tratta di “un perpetuo invito al viaggio”, ovvero il titolo del libro antologico di Giannetto Bravi che sarà presentato in occasione del vernissage, così come viene interpretato dagli artisti:
i disegni di Marco Di Giovanni sono un diario di viaggio, da cui Andrea Facco manda cartoline il cui francobollo è dipinto, ma non si nota, cosicché esse arrivano a destinazione, anche dall’Africa narrata da Arcangelo, il cui segno è inconfondibile come quello di Alessandro Verdi. Le derive navali e metaforiche di Alberto Storari chiudono il percorso di una ipotetica collezione, privata e universale al tempo stesso, se considerata nei termini di una funzione consolatoria dell’arte.
Inaugurazione 29 novembre ore 18.30
Il Chiostro Arte Contemporanea
viale santuario 11, Saronno
da martedì a venerdì 10-12.30 - 16-19 sabato e domenica 10/12.30 (Chiusura dal 24 dicembre all'11 gennaio 2010)
Ingresso libero