Profiles, identities. L'artista indaga la natura umana, i suoi risvolti piu' intimi, e gli enigmi insondabili che ne caratterizzano il pensiero e l'anima. In mostra unicamente le sue opere pittoriche.
Vi informiamo che la nuova mostra personale di O. Pinarello si terrà dal 28 novembre al 10 dicembre 2009, organizzata dalla
Galleria Nuovo Spazio (Udine - Venezia Mestre), presso la propria sede di Palazzo Manin in centro storico a Udine. L'evento
è sotto il patrocinio dell'UNESCO.
La storica Galleria Nuovo Spazio, fondata nel 1968 a Venezia, fu inaugurata con una mostra di artisti allora emergenti, come
Mario Ceroli, Concetto Pozzati e Claudio Verna. L'attività espositiva proseguì alternando mostre di artisti come Salvador Dalì,
Enrico Baj, Picasso, Marino Marini, Virgilio Guidi, Lucio Fontana, Roberto Crippa (prima mostra postuma), Doris Reitter,
Giacomo Manzù, Zoran Music, Le Cloirec, Tullio Crali, Tancredi Parmeggiani, Andy Warhol.
Tra le mostre più recenti, Mimmo Rotella, Romano Zanotti in collaborazione con la Galleria ''Denise René'' di Parigi e successivamente
''Spazialisti Veneti''. Nel settembre 2000 la Galleria Nuovo Spazio apre una nuova sede a Palazzo Manin a Udine che inaugura con opere
di Afro, Bacci, Lucio Fontana, Marino Marini, Sebastian Matta, Music, Man Ray, Mimmo Rotella, Scanavino, Tancredi Parmeggiani, Marc Tobey.
La Galleria espone ora le opere di Ottavio Pinarello, sia quelle esclusivamente pittoriche, sia quelle di commistione tra pittura e
fotografia, che comunque rientrano nel tipico percorso dell'artista veneto caratterizzato dalla presenza dei suoi noti profili
umani stilizzati. ''(...). Ottavio Pinarello è indagatore della natura umana, dei suoi risvolti più intimi, degli enigmi insondabili che
ne caratterizzano il pensiero e l’anima. In questo frangente egli tramuta visioni interiori in scatti fotografici, che vengono impressi
su porzioni della tela che a sua volta subisce poi un deciso intervento pittorico con l’inserimento dei suoi noti profili stilizzati.
E’ un approccio solo apparentemente contraddittorio quello dell’artista. Egli sembra operare un ribaltamento della realtà percettiva:
lo scatto fotografico, lo strumento più potente per catturare la veridicità del reale, è usato per rappresentare l’immateriale e
l’impalpabile, ciò che si avverte nel profondo, mentre la restituzione del contesto reale avviene tramite l’intervento pittorico che
a sua volta “contiene” l’immagine fotografica. (....). Anche nelle sue tele esclusivamente pittoriche egli, come in passato, continua
a dar voce ai medesimi flussi esistenziali interiori. Facendo uso talvolta di pennellate uniformi e talvolta di interventi caratterizzati
da una maggiore frammentazione ed evidenza materica, l’artista lavora sull’ambivalenza e sulla creazione di molteplici piani e riferimenti
spaziali a seconda dell’elemento su cui l’osservatore porge maggiore attenzione.
E’ una ricerca spaziale abbinata sempre a particolari
necessità di espressione concettuale dell’autore. L’uomo, con le sue aspirazioni, i suoi limiti, le sue paure e i suoi interrogativi,
è posto proprio dinanzi a tali misteri, in un tentativo di confronto, di continua interrogazione. Ecco che l’essere umano si rapporta
con scenari sempre nuovi, sfondi astratti che si riferiscono al mondo esterno, tanto quanto all’universo interiore. Tale interrogazione
interiore è un’esigenza personale dell’autore, situazione che riversa nelle sue opere una pregnante carica emotiva e riflessiva, sempre
attentamente declinata e ponderata, come conferma lo stesso Paolo Barozzi che di Ottavio Pinarello rileva l’interessante processo di
analisi teorica e di costruzione concettuale, legate alla peculiare capacità di ricerca formale ed espressiva.''(di Giovanna Le Noci,
brani estratti dall'articolo pubblicato su Arte Contemporanea, maggio-giugno 2009).
Inaugurazione sabato 28 novembre ore 18.30
Nuovo Spazio (Palazzo Manin - int.7)
via Manin, 8 - Udine
Orari: dal martedì al sabato, dalle 16.00 alle 19.30
Ingresso libero