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27/11/2009

Del plumbeo

Melepere, Verona

a cura di Patrizia Silingardi e Sonia Schiavone

del plumbeo, dal lat. plumbeus, di plumbus – 1: come agg. di PIOMBO, spec. per il colore grigio: albicante, bigio, livido, cinereo, cenerino, cenerognolo, ferrigno. 2:(fig.) oltremodo greve, pesante, opprimente, soffocante, triste, melanconico (atmosfera plumbea). 3: relativo al cielo temporalesco in cui si ravvisa l’inquietudine del preludio e della catarsi (in questo senso attinente al sentimento romantico dello sturm und drung, a quell’”'’estetica del sublime che compete il violento manifestarsi del caos, l'’apologia dell'’irrazionale e dell'inconscio, la tragica grandezza dell’universale a cospetto dell'’infinitesimale caducità dell’umano) 4: come ulteriore rimando alla cromia del cielo e dunque riferito alla modernità di cui fu profeta Benjamin; allo spleen decadente, alla flanerie baudelairiana e tardo ottocentesca; al fumo dell’industria e al progresso del macchinismo, all’isolamento e all’alienazione di cui la metropoli contemporanea è simbolo significativo che si palese nelle estreme conseguenze del catastrofismo post-nucleare.

opere di:

Colette Baraldi, Renzo Bertasi, Alessio Bogani, Diego Borgazzi, Claudia Collina, Sara Dell’onze, Silke De Vivo, Chiara Forti, Simone Fazio, Giulia Ferrarese, Giovanni Gallio, Adriana Jebeleanu, Pier Lanzillotta, Francesco Martinelli, Sabrina Muzi, Stefano Pasquini, Adriano Persiani, Christian Rainer, Linda Rigotti, Mustafa Sabbagh, Marco Scozzaro, Matteo Serri, Andrea Sessa, Chiara Soldati.

Inaugurazione 28 novembre ore 18

Melepere
Sottoriva 12 - Verona
Ingresso libero

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