La mostra "Inca. Origine e misteri delle civilta' dell'oro" propone 270 opere provenienti dai maggiori musei del Peru', per ripercorrere l'intera storia delle civilta' dell'oro attraverso oggetti preziosi, abiti, terrecotte, sculture in pietra e in legno che abbagliarono i conquistadores. "Plus ultra. Oltre il Barocco", espone 90 importanti capolavori latinoamericani, secondo le tematiche dell'iconografia sacra e della pittura decorativa e di castas, per giungere all'arte neobarocca. Il percorso espositivo prende il via laddove gli Inca rientrano nell'ombra, con le stele dell'artista colombiana Olga de Amaral. Le due mostre sono parte delle celebrazioni del Bicentenario dell'indipendenza delle colonie americane della Spagna (1810-2010).
Inca
Origine e misteri delle civiltà dell'oro
Mostra a cura di Paloma Carcedo de Mufarech
Co-curatori: Antonio Aimi e Giuseppe Orefici
Insieme alla mostra gemella "Plus ultra. Oltre il Barocco", uno dei principali appuntamenti delle celebrazioni in Italia del Bicentenario dell’indipendenza delle colonie americane della Spagna (1810-2010).
Il prossimo inverno, Brescia diventerà una delle capitali mondiali dell’archeologia.
Al Museo di Santa Giulia è in programma dal 4 dicembre 2009 al 27 giugno 2010 la mostra INCA. Origine e misteri delle civiltà dell’oro.
Promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione CAB, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e da Artematica, in collaborazione con la Regione Lombardia e con il patrocinio della Provincia di Brescia, la mostra INCA Origine e misteri delle civiltà dell’oro è la prima parte di un percorso espositivo - voluto come "Omaggio alla civiltà dell’America Latina e dei Caraibi" - che si compie con la mostra PLUS ULTRA. Oltre il Barocco, dedicata invece all’arte dell’epoca post-colombiana, allestita in contemporanea nel medesimo monastero-museo di Santa Giulia.
L’evento bresciano, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica, dell’Ambasciata del Perú in Italia, dell’Ambasciata d’Italia a Lima e presenterà oltre 270 opere che consentiranno di ripercorrere l’intera storia delle civiltà dell’oro.
I pezzi esposti provengono dai maggiori musei peruviani: il Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perú, il Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera, il Museo "Oro del Perú"-"Armas del Mundo" – Fundación Miguel Mujica Gallo, il Museo Nacional Sicán, il Museo Arqueológico Nacional Brüning, il Museo Tumbas Reales de Sipán e altri ancora.
Si tratta del primo grande evento in Italia interamente dedicato alle civiltà dell’oro. In particolare, sono presentati oggetti in oro, terrecotte, sculture in pietra e in legno. Le opere in oro, argento, bronzo e rame, oltre a rappresentare il più numeroso complesso di reperti in metalli preziosi mai esposto al mondo, consentono di scoprire quei tesori che abbagliarono i conquistadores e che per secoli hanno fatto del Perú il simbolo stesso della ricchezza.
L’iniziativa è organizzata in stretta collaborazione col governo peruviano che ha concesso, per questo appuntamento, tesori finora mai esposti al di fuori dei confini nazionali e gode del sostegno delle istituzioni peruviane presenti in Italia.
La curatrice della mostra è Paloma Carcedo de Mufarech, studiosa esperta d’arte precolombiana della Pontificia Universidad Católica del Perú di Lima; i co-curatori sono Antonio Aimi, dell’Università degli Studi di Milano, e Giuseppe Orefici, direttore del Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane.
Il Comitato scientifico è composto da Walter Alva Alva, direttore del Museo Tumbas Reales de Sipán di Lambayeque, Andrés Alvarez Calderón Larco, direttore del Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera di Lima, Christian Mesias, direttore del Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perù di Lima, Claudio Cavatrunci, archeologo e Responsabile della sezione "America" del Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico "L.Pigorini" di Roma, Carlos G. Elera Arévalo, direttore del Museo Nacional Sicán di Lambayeque, Francesca Morandini, conservatrice e archeologa dei Civici Musei di Arte e Storia di Brescia, Fernando Rosas Moscoso, docente della Universidad Ricardo Palma e della Pontificia Universidad Católica del Perú, Luisa María Vetter Parodi, archeologa, ricercatrice associata al Museo Nacional Sicán e alla Pontificia Universidad Católica del Perú e professoressa alla Universidad Mayor de San Marcos a Lima, Carlos Wester La Torre, direttore del Museo Arqueológico Nacional Brüning di Lambayeque.
La mostra, articolata in dieci sezioni – Cronologia, Le Tecniche di trasformazione del metallo, La Cosmovisione, Le Linee di Nasca, I Costumi, Le Libagioni, La Musica, La Guerra, La Morte, I Preziosi – si snoda lungo l’intera storia delle civiltà dell’oro e offre una ricca panoramica delle culture precolombiane che sono fiorite in Perù dal 1500 a.C. fino all’arrivo degli Spagnoli nel 1532.
Un viaggio attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli, con la ricostruzione dell’ambiente, dei miti e dei riti alla base del contesto socio-culturale che ha consentito di creare alcuni dei capolavori assoluti dell’arte di tutte le epoche.
Il percorso espositivo presenterà i vestiti interamente ricoperti d’oro dei sovrani dell’antico Perú, i paraphernalia (coltelli sacrificali, diademi, strumenti musicali, ecc.) utilizzati nei rituali che garantivano l’equilibrio del cosmo e la crescita dei raccolti, gli ornamenti (corone, orecchini, narigueras, collane, pettorali, raffigurazioni di uomini e animali e divinità, ecc.) sempre in oro, che visibilmente mostravano la condizione semidivina dei re, i reperti del corredo funerario (maschere in oro, sculture in terracotta e legno, ecc. ), che accompagnavano i morti nel loro viaggio nell’Inframondo. In questo contesto si troverà anche una mummia, concessa in prestito in via del tutto eccezionale.
Grazie alla maestosità e alla straordinaria bellezza dei reperti esposti, il pubblico avrà un’occasione unica per scoprire la spiritualità dei popoli dell’antico Perù, fondata su religioni che permeavano ogni aspetto della vita quotidiana e che garantivano un continuo rapporto con le divinità del Cielo, della Terra e dell’Inframondo e coi mondi "altri" che custodivano gli "alter ego" di tutte le cose animate e inanimate e la conoscenza del passato e del futuro.
Catalogo: Marsilio editori
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PLUS ULTRA. Oltre il Barocco
L’esposizione riunisce, per la prima volta in Italia, 90 tra i maggiori capolavori del barocco latinoamericano, analizzando i suoi sviluppi attraverso le tematiche dell’iconografia sacra e della pittura decorativa e di castas, per giungere all’arte neobarocca.
PLUS ULTRA è la parte conclusiva di un percorso espositivo – voluto come "Omaggio alla civiltà dell’America Latina e dei Caraibi" - che si apre con la mostra INCA. Origine e misteri delle civiltà dell’oro, allestita in contemporanea nel medesimo monastero-museo di Santa Giulia.
Dal 4 dicembre 2009 al 27 giugno 2010, al Museo di Santa Giulia di Brescia, si tiene la mostra PLUS ULTRA. Oltre il Barocco.
L’iniziativa, il cui titolo riprende il motto che compare nello stemma dei sovrani spagnoli che, sulla scia di Carlo V, spostarono i confini geografici del mondo cristiano oltre le Colonne d’Ercole, verso l’Atlantico, è promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione CAB, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e da Artematica, in collaborazione con la Regione Lombardia e con il patrocinio della Provincia di Brescia, e costituisce l’ideale prosecuzione della mostra INCA. Origine e misteri delle civiltà dell’oro, allestita in contemporanea al Museo di Santa Giulia.
PLUS ULTRA presenta, per la prima volta in Italia, 90 tra i maggiori capolavori del Barocco latinoamericano, analizzando i suoi sviluppi attraverso le tematiche dell’iconografia sacra e della pittura decorativa e di castas, per giungere all’arte neobarocca, qui esemplificata dall’artista colombiana Olga de Amaral.
La mostra è curata da Giorgio Antei, coadiuvato da un comitato scientifico composto da Fidel González Fernández, Pontificia Università Urbaniana, Roma, María Concepción García Saiz, Direttore Museo de América, Madrid, Constanza Toquica, Direttore del Museo de Arte Colonial e del Museo- Iglesia de Santa Clara, Bogotá, Cecilia Genel, Direttore Museo Nacional del Virreinato, INAH, Tepozotlán, Messico, Luis Cano, Direttore Pinacoteca dela Profesa, Città del Messico, Martha Reta, Direttore Museo della Basilica di Santa Maria di Guadalupe, Città del Messico, Iván Martínez, Museo della Basilica di Santa Maria di Guadalupe, Città del Messico, Rodrigo Rivero Lake, Collezionista, Città del Messico, Magdalena Vences, Centro de Investigaciones sobre América Latina y el Caribe, Universidad Autónoma de México, Città del Messico, Elena Lucchesi Ragni, Musei Civici d’Arte e Storia, Brescia, Paola Faroni, Musei Civici d’Arte e Storia, Brescia.
Il percorso espositivo, che prende avvio proprio dalla conclusione di quello di Inca. Origine e misteri delle civiltà dell’oro, laddove gli Inca rientrano nell’ombra, presenta le "stele" dell’artista colombiana Olga de Amaral (Bogotà, 1932), una dozzina di pannelli dorati formati da fili intrecciati, che accompagnano il visitatore in uno spazio decorato con immagini velate che alludono alla conquista dell’America e alla scomparsa del mondo precolombiano.
Da qui si giunge alla sezione centrale di PLUS ULTRA dove si succedono una cinquantina di quadri di grandi dimensioni, splendidamente incorniciati, dei maestri del barocco latinoamericano: nomi noti e artisti anonimi che plasmano nei loro lavori immagini di grande forza pittorica e intenso contenuto spirituale. Fra i pittori novohispani (messicani), neogranadini (colombiani), cuzquegni (peruviani), ecc. figura anche un italiano, Angelino Medoro, al quale si affiancano personalità quali Correa, Villalpando, Torres, Rodriguez, Figueroa e altri, tutti esponenti di spicco del barocco criollo (creolo) e mestizo (meticcio).
Le opere - provenienti dal Messico (Museo del Virreinato, Pinacoteca della Profesa, Museo della Basilica di Guadalupe, ecc.) dal Guatemala (Museo de Arte Colonial, Catedral, Iglesia de la Merced), dalla Colombia (Museo de Arte Colonial, Iglesia Museo de Santa Clara), dalla Spagna (Museo de América) - esemplificano l’originalità e il livello raggiunto dall’arte religiosa nell’America coloniale. I richiami al barocco europeo si fondono con gli influssi autoctoni con risultati non solo inattesi ma a volte impressionanti. La devozione fa un tutt’uno con la materia pittorica per cui dalle immagini trasuda una fede enfatica, ridondante e appassionata.
Quindi si possono ammirare sculture lignee e in avorio che mettono in risalto l’abilità, se non il virtuosismo, degli scultori latinoamericani dell’epoca coloniale. Gli avori provengono dalle Filippine, che fra il Seicento e il Settecento erano legate alla Nueva España (Messico) da vincoli amministrativi ed ecclesiastici. Alle pareti si trovano piccoli quadri incorniciati da sontuose cornici d’argento, pezzi rarissimi e preziosi con intarsi madreperlacei, la maggior parte dei quali concessi eccezionalmente in prestito dalla prestigiosa collezione di Rodrigo Rivero Lake (Città del Messico).
Il percorso prosegue lungo una seconda galleria, con una quarantina di opere provenienti dal Museo de América (Madrid) e dalla collezione Rodrigo Rivero Lake. Da questa raccolta vengono esposti alcuni dei pezzi più straordinari della mostra, ovvero diversi biombos (paraventi) settecenteschi di splendida fattura novohispana (messicana) raffiguranti Città del Messico, scene di guerra, episodi della Conquista. Tuttavia, ciò che sicuramente attrae maggiormente l’attenzione è il gruppo dei quadri di castas (incroci razziali), che giunge in Italia per la prima volta. Oltre a costituire un genere pittorico originalissimo, queste opere permettono di penetrare nella realtà sociale e razziale del Messico "virreinal" (dei Vicerè), in un’epoca in cui prendeva forma l’identità culturale creola.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana editoriale.
Immagine: Fuso o spatola per la calce d'oro e turchese (particolare) Stile Frías, Intermedio Antico (200-600 d.C.) Lima, Museos "Oro del Perú"- "Armas del Mundo" ? Fundación Miguel Mujica Gallo
Info e prenotazioni: Numero verde 800 775083
da lunedì a venerdì: 9.00 – 13.00/14.30 – 18.00
Uffici stampa:
CLP Relazioni Pubbliche - Manuela Petrulli, tel. 02.433403; press@clponline.it
Artematica - Paola De Troia, tel. 030.3757578; 0422.410886; press@artematica.tv
Fondazione Brescia Musei - Ines de Giuli, tel. 030.2400640; ufficiostampa@bresciamusei.com
Comune di Brescia - Luca Nobilini, tel. 030.29771; lnobilini@comune.brescia.it
L’inaugurazione della mostra avverrà nella mattinata di giovedì 3 dicembre alla presenza di: Presidente della Repubblica di Panama Ricardo Martinelli, Vice Presidente della Repubblica dell’Uruguay Rodolfo Nin Novoa, il Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Ministro della Difesa del Perù Rafael Rey Rey, il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri On.le Vincenzo Scotti, il Sindaco di Brescia On.le Adriano Paroli.
Santa Giulia Museo della Città
Via Musei 81/bis 25121 Brescia
Orari: da lunedì a giovedì dalle 9.00 alle 19.00
venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 20.00
il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura della mostra.
Aperture speciali:
7 e 8 dicembre 2009 ore 9.00 – 20.00
1° gennaio 2010 ore 13.00 – 20.00
5 aprile 2010 (lunedì dell’Angelo) ore 9.00 – 20.00
Chiusure straordinarie: 24, 25, 31 dicembre 2009
Biglietti: Il biglietto comprende l’ingresso alle due mostre e al Museo di Santa Giulia
Intero € 12,00 (noleggio audioguida incluso)
Ridotto € 9,00 (noleggio audioguida incluso): studenti universitari fino a 26 anni con tessera o libretto universitario, over 60, soci TCI, soci CTS, soci FAI, titolari card "Desiderio", altre categorie convenzionate.
Ridotto gruppi € 8,00 (da 15 a 25 persone, previsto un ingresso omaggio per il capogruppo)
Ridotto speciale € 6,00 (noleggio audioguida incluso): fino a 18 anni non compiuti, cittadini peruviani.
Ridotto scuole € 6,00 (fino a 25 alunni, previsti due ingressi omaggio per gli accompagnatori)
Ingresso gratuito: bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore
Visite guidate e gruppi solo su prenotazione:
gruppi da 15 a 25 persone: € 90,00 + biglietto singolo partecipante: € 8,00;
scuole: per gruppi fino a 25 alunni € 40,00 + biglietto singolo alunno € 6,00
Per i gruppi con guida propria il costo dell’affitto obbligatorio del sistema radio microfonico è di € 60,00.
Laboratori didattici della durata di 2 ore (visita guidata + laboratorio): € 70,00 + biglietto singolo alunno € 6,00.
Diritto di prevendita di € 1,50 su ogni ingresso prenotato ad esclusione delle scolaresche.