neon>campobase
Bologna
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Due Eventi
dal 2/12/2009 al 3/12/2009
dalle 18

Segnalato da

Neon Campobase




 
calendario eventi  :: 




2/12/2009

Due Eventi

neon>campobase, Bologna

La Playlist 'Art between identity and the mask', a cura di Antonio Arevalo, presenta giovedi' 3 dicembre una rassegna di artisti latinoamericani affermati a livello internazionale, mentre Neon>focus (on video artists) di venerdi' 4 dicembre presenta Cesare Pietroiusti. Nell'abito di 'Very late at night ' le due serate propongono due contributi con Andrea Lissoni e Francesco Pacoda.


comunicato stampa

Playlist, Art between identity and the mask
a cura di Antonio Arevalo

Le varie facce dell'esistenza, le contraddizioni tra il bene ed il male, innocenza e corruzione, il sacro e il profano vengono radunate in questa rassegna di artisti latinoamericani affermati a livello internazionale e che in una sorte di working progress è già stata presentata a Monterrey, Cultures World Forum, Mexico, a Futura, Centro dell' Arte Contemporanea a Praga e alla edizione 2008 di Miart, Milano.

"Assemblando sperimentazione e ricerca di nuovi linguaggi, e rivisitazioni della memoria recente e ancestrale, mi interessava render conto di questa pluralità, dell'estrema vitalità di questa ricerca visiva, parte di un progetto più ampio, di una strategia articolata: un sorta di archivio, un cadavere squisito su quello che rappresenta l'identità latinoamericana di oggi".

La mostra, curata da Antonio Arévalo propone importanti interrogativi sui concetti d'identità, razza, classe, religione, genere e sessualità. Nelle opere esposte, sono pregnanti i contrasti tra sacro e profano, innocenza e corruzione, bene e male. Esse non mostrano registri esatti, ma cercano di stabilire un gioco sarcastico e ambiguo d'idee, dove tutto diventa complice. Codici e linguaggi video, film, producono un segno visuale realista, talvolta visionario se non allucinante. Dialogando a distanza gli artisti condividono il loro disagio esistenziale, si scambiano domande circa la loro identità, la propria nudità in quanto forma possibile d'espressione della confusione, o il suo esatto contrario.

"Tali domande possono anche essere evidenziate e segnate, come le pagine di un romanzo che non vogliamo dimenticare, come un verso che vogliamo conservare nella nostra memoria, quando avremo chiuso il libro dove l'abbiamo letto. Così queste opere rappresentano stralci di quella memoria latente che diventa coscienza collettiva dell' essere, messaggio capace di sublimare un' idioma etico, nella ricerca costante del voler sapere". In mostra: Alexander Apóstol (Venezuela), Patricia Bueno (Peru), Jota Castro (Peru), Donna Colon (Usa-Panama), Regina Jose' Galindo (Guatemala), Maria Rosa Jijon (Ecuador), Diango Hernández (Cuba), Antonio Manuel (Brasil), Ronald Moran (San Salvador), Iván Navarro (Cile).

Antonio Arévalo
Promotore culturale, curatore d'arte indipendente e poeta. Nato a Santiago in Cile, ha vissuto e lavorato a Roma dal 1975. Ha organizzato mostre internazionali ed eventi culturali in importanti istituzioni, musei e gallerie in Italia, Cile, Francia, Argentina, Ecuador, Mexico, U.S.A, Spagna, Germania, Slovenia, Svezia e Rep. Ceca, tra i piu_ recenti: “Jeu de l'ombre” (2007) al Museo di Napoleone a Roma, “Atlante Latinoamericano” (2007) alla Fototeca de Monterrey al Cultures World Forum, Mexico, e “Archivo Sur” (2008) Futura al Centro dell' Arte Contemporanea a Praga.

E' inoltre un poeta, il suo lavoro e stato incluso in numerose antologie poetiche e in cataloghi d'arte in Europa e in America. Curatore-Commissario del Padiglione Cileno alla 49° Biennale d'arte di Venezia (Menzione d'onore). E' stato inoltre Curatore per la III Biennale Adriatica Arti Nuove, 2006. Co-curatore del Padiglione Cileno alla 53° Biennale d'arte di Venezia “Fare Mondi”, 2009.

01. ALEXANDER APÓSTOL, Venezuela
Documenta, 2005, video, 2 min. 12 sec.

02. PATRICIA BUENO, Peru
Tuyo es el Reino, 2007, video, 9 min. 26 sec.

03. JOTA CASTRO, Peru
“Doing it to death”, 2004. 3min. 2 sec.

04. DONNA CONLON, USA / Panama
Coexistencia, 2003, video, 5 min. 26 sec.

05. DIANGO HERNÁNDEZ Kuba / Cuba
Victoria, 2005, video, 2 min. 36 sec.

06. REGINA JOSÉ GALINDO, Guatemala
Limpieza social, 2006, video, 3 min. 46 sec.

07. MARIA ROSA JIJON. Ecuador
La casa che non è in nessun posto, 2009. 5 min, 14 sec.

08. ANTONIO MANUEL, Portogalo/Brasile
Semi/otica, 1968, video, 6 min.

09. RONALD MORAN, San Salvador
Terapia para un dulce sueño, 2007, video, 1 min, 20 sec

10. IVÁN NAVARRO, Chile
I'm not from here, 2006, video, 8 min. 30 sec

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very late at night

very late at night sabato 28 novembre a neon>campobase, Bologna. questo è un comunicato stampa diverso dai soliti, assomiglia a una lettera aperta. e raggiunge insieme artisti e curatori e collezionisti e giornalisti e critici e amici rinunciando alla gerarchia delle precedenze. racconta di un progetto - very late at night - che corrisponde all’idea di una mostra stratigrafica, una mostra-scavo in cui verranno organizzate ed esposte al pubblico opere-reperti estratti dal magazzino neon. un magazzino che non custodisce tesori ma testimonianze di una storia lunga complessa ricca e avventurosa fatta di incontri e di collaborazioni. a Roberto Daolio abbiamo chiesto di condividere la responsabilità della curatela del progetto espositivo. saranno esposti lavori di Sergia Avveduti, Maurizio Bolognini, Maurizio Cattelan, Gianluca Codeghini, Cuoghi Corsello, Nico Dockx, Emilio Fantin, M+M, Eva Marisaldi, Maurizio Mercuri, Giancarlo Norese, Paolo Parisi, Alessandro Pessoli, Marco Samorè, Alessandra Tesi, Luca Trevisani, Diego Tonus, Maurizio Vetrugno, Luca Vitone ... non necessariamente tutti nello stesso momento ma certo nel corso delle tre settimane in cui il progetto resterà aperto e disponibile al pubblico.

nel corso di queste tre settimane, dal 28 novembre al 19 dicembre, very late at night riceverà numerosi ospiti invitati a intervenire e a portare un contributo partendo da una sollecitazione legata a una riflessione sulla specificità di neon e sulla situazione attuale della ricerca, per contestualizzare la vicenda di neon rispetto alle dinamiche delle vicende artistiche nel corso di questi anni. hanno confermato la loro presenza: Renato Barilli, Lorenzo Bruni, Roberto Calari, Roberto Daolio, Silvia Evangelisti, Mauro Felicori, Elio Grazioli, Antonio Grulli, Andrea Lissoni, Marcorea Malià, Pierfrancesco Pacoda, Roberto Pinto; altri ospiti devono ancora dare conferma della loro presenza, vi comunicheremo puntualmente il calendario degli incontri.

naturalmente in questo periodo proseguirà la consueta programmazione di Playlist e di neon>focus con Bugo, Antonio Arevalo, Francesca Referza, Caterina Riva, Francesca Boenzi, Cesare Pietroiusti, Marinella Senatore, Anna Valeria Borsari, Saretto Cincinelli. e ancora la presentazione della ricerca We Love Magazines di Saul Marcadent: un pomeriggio-studio, articolato in due tavole rotonde, per parlare di editoria indipendente in Italia e per provare a tracciare una mappatura del contesto attuale, con la partecipazione di Vittore Baroni, Carlo Branzaglia, Martina Ganino, Federica Boràgina e Giulia Brivio, Antonino Bove, Camilla Candida Donzella, Cristiano Guerri, Invernomuto. very late at night si concluderà sabato 19 dicembre con un’asta in cui saranno poste in vendita insieme con le opere in mostra anche opere di altri artisti che hanno collaborato con neon: il ricavato andrà a sostenere il lavoro di neon>campobase; non siamo ancora in grado di comunicare il nome del nostro battitore, possiamo soltanto anticipare che ne abbiamo cercato uno speciale.

alla domanda perchè organizzare un’asta? rispondiamo raccontando che neon>campobase è uno spazio non profit che produce un’attività intensa e continuativa: incontri con artisti, talk, mostre, serate dedicate alla videoarte, presentazioni di ricerche sonore, etc. e che tutto questo ha un costo e che - dopo essere stati costretti a rinunciare allo spazio milanese (non ricevete più comunicazioni da neon>fdv: ha silenziosamente chiuso i battenti nel mese di giugno, per mancanza di risorse) - ora dobbiamo affrontare una situazione economica sempre più difficile anche a Bologna.

very late at night vuole essere un segnale forte, neon>campobase per una volta sceglie di gridare: obiettivo dichiarato raccogliere fondi necessari per poter continuare a fare il nostro lavoro. una lettera aperta è più adatta di un comunicato stampa a lanciare un appello: agli amministratori pubblici ai collezionisti agli amici alle imprese chiediamo di contribuire a sostenere neon>campobase e con la partecipazione all’asta e sottoscrivendo la tessera di adesione all’associazione. è urgente e importante.

p.s. infine un distillato di storia: neon(>campobase) nasce nel 1981 come artist space e si evolve come spazio di ricerca e di sperimentazione per l’arte. garantisce agli artisti ampi margini di autonomia consentendo loro di sviluppare progetti liberi da vincoli commerciali: in questo modo nel corso degli ultimi venti anni ha contribuito allo sviluppo e alla crescita della generazione di artisti italiani oggi presente nel panorama internazionale. neon>campobase costituisce un caso unico nel panorama italiano muovendosi sulla linea di confine che separa l’ambito del non profit dall’area delle gallerie di mercato, mirando a colmare il gap che penalizza gli artisti interessati a percorsi di ricerca e di sperimentazione rispetto agli artisti inseriti in dinamiche di mercato; e cercando di stimolare un collezionismo consapevole e di creare connessioni con gallerie, curatori e istituzioni museali. gio 3 Andrea Lissoni

ven 4 Pierfrancesco Pacoda

mer 9 Renato Barilli

gio 10 Silvia Evangelisti

sab 12 Roberto Pinto

lun 14 Roberto Calari

mar 15 Lorenzo Bruni

mer 16 Marcorea Malià

gio 17 Antonio Grulli

ven 18 Mauro Felicori

sab 19 Elio Grazioli e Roberto Daolio - Asta

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Neon>focus (on video artists) con Cesare Pietroiusti

Cesare Pietroiusti
Da bambino la sua camera da letto confinava con l’appartamento dei nonni materni e tutte le sere, prima di dormire, la nonna gli dava la buonanotte bussando alcuni colpi sul muro che li divideva. Un giorno (poteva essere il 1963) convinse Gianni, un coetaneo, a praticare con il cacciavite un’apertura in quel muro, per arrivare dall’altra parte. Nascosti sotto il letto, che era appoggiato alla parete, lavorarono per alcuni giorni e fecero un bel buco (e un discreto danno nel muro) prima di essere scoperti.

Secondo alcuni interpreti tutta la sua carriera di artista è null’altro che una risposta alla frustrazione di quel buco che non arrivò dall’altra parte e per il quale arrivò invece un muratore a stuccare e ripristinare. Sembra che da allora egli ripeta, da solo o con altri, l’esperienza di quel buco nel muro. Nel 1989, ad esempio, nel visitare gli spazi adiacenti ad una galleria di Firenze (dove ci sarebbe stata una sua mostra), finì negli uffici toscani del Grande Oriente d’Italia.; nel 1990, a Parigi, nella casa di Rossana Rossanda, ma anche nelle cantine di un colonnello in pensione che lo stava per prendere a fucilate; nel 1991, a Roma, nella casa di un’ottica che continuò a stirare, preparare la cena, guardare la televisione, leggere il giornale ecc. non degnando neanche di uno sguardo il pubblico dell’inaugurazione che entrava e usciva da casa sua.

Nel 2006 fu invitato a fare una performance nei sotterranei dell’Angelo Mai la notte dell’ultimatum del Comune di Roma agli occupanti. La sua idea era di creare una nuova via di uscita per quelli a cui era stato intimato di andar via. Il risultato fu ancora un buco sul muro dell’ultimo tunnel e, di nuovo, un discreto danno, stavolta nel gabinetto del portiere dell’edificio accanto.

Immagine: Matteo Fraterno e Cesare Pietroiusti, Body Politics (The Walls of Athens)
performance per la II Biennale di Atene, 12 settembre 2009
foto: ilmotorediricerca

Giovedi 3 Dicembre 2009
alle 18: contributo di Andrea Lissoni nell'ambito della mostra "Very late at night"
alle 19.30: PLAYLIST - Art between identity and the mask a cura di Antonio Arèvalo

venerdi 4 Dicembre 2009
alle 18: Bologna tra subculture e controculture. Disco punk hip hop. Lo strano caso di una città laboratorio.
Contributo di Francesco Pacoda nell'ambito della mostra "Very late at night"
alle 19.30: Neon>focus (on video artists) con Cesare Pietroiusti

neon>campobase
via Zanardi, 2 - Bologn
ingresso libero

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