I dipinti dell'artista esprimono ammirazione per i divi della nostra epoca, che appaiono fra sfumature di colore e nebbie oniriche. Quadri che richiamano la caducita' dell'esistenza e, al contempo, l'immortalita' del mito.
Il 16 dicembre alle ore 20 all’Hobo Art Club si inaugura la mostra di Fabrizio Cicero. Le opere saranno esposte nel locale in via Ascoli Piceno 3 del Pigneto fino al 10 gennaio 2010. Nel cuore del Pigneto, quartiere romano denso di stimoli, in cui arte, cultura, musica e culto del cibo si mescolano, si insinuano le tele oniriche di Fabrizio Cicero.
Quadri che esprimono ammirazione per i divi della nostra epoca, che appaiono fra sfumature di colore e nebbie provenienti dal sogno. Quadri che richiamano la caducità dell’esistenza nel disfacimento dell’immagine e, al contempo, l’immortalità del mito. Nelle tele di Cicero ci sono i miti che Roma non dimenticherà mai, c’è “Pierpaolo”, “Marcello” e c’è “Luisa”.
Dal cinema, luogo dell’immaginario per eccellenza, arrivano i personaggi che, come fantasmi, animano queste opere. C’è tanto Fellini, c’è Lynch e Kubrick: “Dr Strangelove”, “Alter ego”, “Prima dell’eclisse”, “Silencio”.
Qui ci sono “Donne provocanti, uomini audaci, anime eleganti e perfette, intoccabili, eppure abbandonate nell’aria a volteggiare indefinite, come indefinite sono le vite che vivono o hanno vissuto. C’è amore in quei vuoti dove ci si aspetta di vedere qualcosa di umano, c’è amore malgrado sia impossibile distinguere gli elementi che lo rivelino, che lo palesino agli occhi degli spettatori-vojeurs”.
Ufficio Stampa
Sara Loddo
saraloddo@gmail.com
Hobo Art Club
via Ascoli Piceno, 3 (Pigneto) Roma
dalle 18:00 alle 2:00
ingresso libero