Un ordinato esercito di automi ha ottenuto ospitalita' tra le bambole della Rocca Borromeo di Angera. Sono pezzi rari e rarissimi, meraviglie della meccanica, soprattutto di fabbricazione francese e tedesca, datati tra il 1870 e il 1920, ovvero il cinquantennio che vide l'esplosione planetaria di questo allora nuovo genere di divertissement per grandi e piccini.
Meraviglie meccaniche francesi e tedesche del XIX e XX secolo.
Un ordinato esercito di automi ha ottenuto ospitalità tra le bambole
della Rocca Borromeo di Angera.
Dall' 8 giugno al 3 novembre, il Museo della Bambola e della Moda
Infantile accolto nella storica Rocca dei Borromeo che domina il Lago
Maggiore, propone così una straordinaria mostra interamente riservata
agli Automi.
Sono pezzi rari e rarissimi, meraviglie della meccanica, soprattutto di
fabbricazione francese e tedesca, datati tra il 1870 e il 1920, ovvero
il cinquantennio che vide l'esplosione planetaria di questo allora nuovo
genere di divertissement per grandi e piccini. Portano le firme di
grandi laboratori e di industrie celebri.
Da Roullet & Decamps, a
Alexandre Nicolas Théroude, Blaise Bontems, Leopold Lambert, Gustave
Vichy, Jan Marie Phalibois, Louis Renou, Robert Houdin nascevano gli
automi francesi, di qualità elevatissima e molto curati anche sotto il
profilo dell'estetica. In mostra sono affiancati da automi e giocattoli
meccanici tedeschi più semplici ma sempre affascinanti.
Prodotti in
serie più o meno numerose e a volte numerati, secondo il costo, la
complessità del soggetto e del meccanismo, erano ispirati a temi tra i
più vari tratti dal repertorio della vita quotidiana e del mondo
fantastico. Pubblicizzati dalle fabbriche produttrici con cataloghi
sempre aggiornati, corredati da disegni precisi con le didascalie
dettagliate sui movimenti eseguiti dal soggetto descritto, sul tipo di
materiale, sulle musiche del carillon, sui prezzi e misure, ebbero vasta
diffusione in Europa e oltreoceano.
Questi capolavori nati dall'ingegno di maestri orologiai, dalla
creatività di scultori e artigiani che ne hanno modellato i volti e
cucito i raffinati costumi, ispirati alla moda parigina della seconda
metà dell'ottocento, stupiscono ancora con i loro movimenti lenti,
ritmati, accompagnati da arie celebri, tratte spesso da repertori
operistici o popolari, scandite dal nostalgico suono del carillon.
Immagini emblematiche di quella società borghese, ricca e capricciosa,
spesso bizzarra nel gusto ed eccentrica nella propria rappresentazione,
gli automi descrivono atteggiamenti e vezzi con immediatezza, evocando
atmosfere passate.
Tra i soggetti preferiti, il Circo. Soprattutto nell'ultimo quarto del
XIX secolo, gli automi misero in movimento un'infinita serie di scenette
che prendevano spunto dal mondo circense degli equilibristi e dei clown,
da quello degli animali, questi ultimi a loro volta umanizzati in
atteggiamenti e abitudini, passando poi a considerare gran parte di quei
modi di fare stereotipati tipici dell'infanzia, e vezzosi,
caratteristici dell'universo femminile, fino ad alcune affascinanti
immagini fantastiche e poetiche.
Nella foto: ''Pierrot e la Luna'', cm 48, Gustave Vichy, 1890ca.
I pezzi esposti appartengono alla celebre Collezione di Robert e
Gisèle Pesché, proveniente dal Petit Musée du Costume della
città di Tours. La Collezione, ora di proprietà della Famiglia
Borromeo, è costituita, oltre che dagli automi, anche da una
ricchissima raccolta di bambole, collezioni d'arte applicata, porcellane
e ceramiche, dipinti, libri e pubblicazioni rare, materiali destinati ad
essere via via esposti nelle storiche sale della Rocca.
L'allestimento si sviluppa lungo un percorso segnato da magici effetti,
suoni e luci, istallazioni video che permettono di vedere gli oggetti
in movimento e ascoltarne la musica.
Tre sezioni identificano temi e soggetti esposti: La musica, Il Circo,
Vizi & Virtù.
Il supporto storico, didattico e informativo costituito da materiale
d'epoca come i cataloghi di vendita, le pubblicità delle ditte
produttrici, note sui fabbricanti, completerà il fantastico viaggio
attraverso un mondo precursore di più moderne tecnologie.
Terminata la visita alla mostra, si potrà accedere alle Sale Storiche
ricche di testimonianze straordinarie, importanti dipinti e il mirabile
ciclo di affreschi risalenti alla fine del '200 della Sala di Giustizia,
tra i più antichi e meglio conservati della Lombardia, per concludersi
alle torri e agli spalti da cui si gode un panorama di incomparabile
bellezza.
"AUTOMI: Meraviglie meccaniche francesi e tedesche del XIX e XX secolo"
si presenta, quindi, come una raccolta davvero unica per un Museo, a sua
volta unico, racchiuso in un luogo di rara suggestione.
" AUTOMI: Meraviglie meccaniche francesi e tedesche del XIX e XX
secolo", Angera, Rocca Borromeo (Via alla Rocca), dall' 8 giugno al 3
novembre 2002. Mostra promossa e organizzata dall' Amministrazione
Borromeo con il patrocinio degli Enti Locali. A cura di Marco Tosa;
allestimento: Cesare Mari, Panstudio Architetti Associati;
coordinamento: Stefania Debbia, Amministrazione Borromeo. Il biglietto
di ingresso consente la visita alla mostra, al Museo della Bambola e
della Moda Infantile e alle Sale Storiche.
Orario: da giugno a settembre 9.30/18.00, da ottobre a novembre
9.30/17.00
Ingresso alla Rocca, al Museo della Bambola e della Moda Infantile e
alla Mostra: Singoli adulti 6.00 E, Singoli ragazzi 4.00 E ; Gruppi
adulti 5.00 E, gruppi ragazzi 3.50 E.
Per informazioni e prenotazioni :
Rocca Borromeo, Via alla Rocca, 21021 Angera (VA). Tel 0331 931300, Fax
0331 932883.
Amministrazione Borromeo Tel 02 86452748, Fax 02 72010038
La Rocca è raggiungibile col battello di linea, allo sbarco
coincidenza con il bus navetta per la Rocca.
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049.663499 fax 049.655098
email info@studioesseci.net http://www.studioesseci.net
Museo della Bambola e della Moda Infantile
Rocca Borromeo, Angera, (VA) - Lago Maggiore