Tra i gesti fugaci o ponderati di quattro artisti nasce una piccola collettiva in cui il colore si rende protagonista. Opere di Mirko Amerini, Fulvio Mian, Rosalba Mangione e Mara Scotto.
Tra i gesti fugaci o ponderati di quattro geniali artisti nasce una piccola collettiva in cui il colore dal bianco al nero, dal rosso al viola si rende protagonista palesato di straordinari interpreti principali dove ad emergere è una libertà di creare ed operare a modo proprio, a prescindere dalle grandezze, dai risultati, dal pubblico.
Artisti completamente differenti abili nella poesia artistica dei toni e del pensiero, identificatori di concetti supremi, indifferenti alla banalità.
L’essenzialismo del bianco di Mirko Amerini si incontra con la corposità del legno affiancato e/o assemblato, a seconda di ciò che detta la mente e l’anima, avulso da ogni forma di preoccupazione. Si identifica, così, creazione apparentemente ordinata imposta dall’azione e regolata dalla mente. Rosalba Mangione si lascia guidare dalla passione per il rosso e il nero e di fronte ad una tela bianca identifica un unico spazio in cui davvero riuscire a trovarsi con riquadri cromatici delineati da sobrie linee di demarcazione. Fulvio Mian rompe gli schemi poichè ogni colore ha un proprio ritmo e porta alla massima intensità la singolarità del timbro. I toni si alternano a vicinanze molto ravvicinate, quasi a concitare il ritmo, creando conformazioni cromatiche di giovane e brillante scorrevolezza. Mara Scotto crea un’arte intrisa di forme e gesti. Mostrando una realtà trasfigurata nell’assenza di una repentina identificazione figurativa le opere dell’artista identificano una ideale natura morta in cui il colore univoco del fondo si contrappone ad una fitta trama di nuance.
Inaugurazione 15 gennaio ore 18.30
Centro Culturale Zerouno
via Cialdini, 8 - Barletta (BT)
Orari:
mar-ven 10/13 e 18/21
lunedì mattina e sabato solo su appuntamento
Ingresso libero